Viene pubblicata anche questa settimana la consueta ormai “puntata” dedicata ai sondaggi elettorali politici di Emg Acqua per quanta riguarda la situazione delle possibile coalizioni post-voto, necessarie qualora rimanesse l’attuale legge elettorale che consegnerebbe – con le intenzioni di voto attuali – il Paese in mano ad alcuna maggioranza stabile. Nelle possibili coalizioni che potrebbero formarsi in seguito alle Elezioni Politiche, i sondaggi di Emg segnalano che ancora una volta è la “fantomatica” coalizione “sovranista” di Movimento 5 stelle, Fratelli d’Italia e Lega Nord. Chiesto a Renzi ieri sera a Tabloid un commento a riguardo, l’ex premier ha riso sotto i baffi no credendo possibile uno scenario del genere. Eppure, guardando i sondaggi potrebbe essere l’unica modalità per una maggioranza alla Camera (316 seggi); centrosinistra semplice con 220, Pd, sinistre, autonomie e AP ne prendono sempre 220, le larghe intese con Berlusconi e Renzi insieme arrivano “solo” a 281 seggi conquistabili, mentre il centrodestra da solo non va oltre i 202. Renzi riderà pure, ma se Grillo e Salvini tentassero il “colpaccio” potrebbero essere gli unici a poter tenere (con i numeri, che per fortuna non sono tutto) la maggioranza nel Paese. (agg. di Niccolò Magnani)
I dati che fuoriescono dai sondaggi politici ed elettorali pubblicati da Index Research in questi giorni mostrano come la “semplice” scissione del Pd con la nascita di Mdp e la “rifondazione” di Sinistra Italiana con il pensionamento di Vendola, stanno conducendo il Paese in mano al Movimento 5 Stelle. I sondaggi elettorali mostrati sulle ultime intenzioni di voto dicono proprio questo, alimentando le polemiche di Renzi e del Pd rimasto contro Bersani e D’Alema, responsabili di aver “spaccato la sinistra e il Paese, non solo il Pd”. Un 25,3% è quanto oggi vale il Pd secondo il sondaggio di Index, mentre il Movimento 5 stelle prosegue la sua risalita al 30,3%: ma sono i voti di Sinistra Italiana, 2,5%, e Mdp al 3,9% a mettere in crisi Renzi & Co consegnando di fatto il forte vantaggio a Grillo e Di Maio. Più sotto le altre bandiere politiche, con Forza Italia al 12,8%, Lega Nord al 12,7%, Fratelli d’Italia al 5%, Alternativa Popolare al 2,7%. (agg. di Niccolò Magnani)
Fanno registrare quasi la stessa percentuale di consensi, in base agli ultimi sondaggi elettorali e politici, la Lega Nord e Forza Italia. Secondo la rilevazione condotta dall’Istituto di ricerche Demopolis, nel periodo dal 16 al 18 aprile scorso, per il programma di La7 Otto e Mezzo la Lega Nord è in vantaggio su Forza Italia di solo lo 0,2%: il partito guidato da Matteo Salvini raccoglie infatti il 12,7% delle preferenze degli elettori e Forza Italia lo tallona con il 12,5%. Tra i due partiti di Centrodestra ci sarebbe quindi un testa a testa se si andasse a votare oggi per le elezioni politiche. Per quanto riguarda le altre liste per la Camera dei deputati, questi ultimi rilevamenti elettorali e politici indicano sempre in testa il Movimento 5 Stelle con il 30,2% delle intenzioni di voto. Secondo i risultati della rilevazione il Partito Democratico si piazzerebbe a tre punti di distanza dal M5s, raccogliendo il 27% delle preferenze degli elettori. Percentuali di consensi più basse sono invece raccolte dagli altri pariti. Restando in area di governo, Alternativa Popolare (ex Nuovo Centrodestra) arriva al 3,2% mentre Fratelli D’Italia-An lo supera con il 4,9%. Sinistra Italiana è invece data al 2,4%.
Le indicazioni di voto per le elezioni politiche per la Camera dei deputati sono una delle domande dei sondaggi che i vari istituti di ricerca conducono periodicamente. L’obiettivo è quello di monitorare le preferenze degli italiani nei confronti dei partiti. Al campione di elettori viene appunto chiesto di indicare per quale partito voterebbero nel caso in cui si andasse oggi alle urne. L’Istituto di ricerche Demopolis, negli ultimi rilevamenti elettorali e politici effettuati nel periodo dal 16 al 18 aprile scorso per il programma di La7 Otto e Mezzo, ha rilevato che un’affluenza alle urne del 64%. I risultati di questi sondaggi segnalano poi che se si andasse oggi al voto gli italiani che non saprebbero per chi votare sarebbero 1 su 5. La percentuale di elettori indecisi rilevata dall’Istituto di ricerche è infatti del 19%. Sarebbe buona invece, considerando la sua recente formazione, la performance del nuovo partito nato dalla scissione della sinistra interna al Partito Democratico: il Movimento dei Democratici e Progressisti raccoglierebbe infatti il 4,3% delle preferenze.