Qual è la percentuale di distacco tra M5s e Pd? Gli ultimi sondaggi elettorali politici sono discordanti su questo dato. Anche se il Movimento 5 Stelle è indicato sempre in testa nelle intenzioni di voto, i vari istituti di ricerca non concordano sul vantaggio nei confronti del Partito Democratico. Secondo i risultati dall’ultima rilevazione condotta da Emg Acqua per La7 Srl, nel periodo dal 14 al 16 aprile scorso, la percentuale di distacco tra i primi due partiti è di 3 punti. In base infatti a questi ultimi sondaggi elettorali politici, se si andasse oggi al voto per le elezioni politiche, il Movimento 5 Stelle raccoglierebbe il 30.0% dei consensi mentre il Partito Democratico arriverebbe al 26.8%: quindi tra M5 s e Pd ci sarebbero poco più di tre punti percentuali di differenza. Nelle intenzioni di voto espresse invece dagli elettori intervistati dai sondaggi lo scorso 19 aprile da Index Research per il programma di La7 Piazza Pulita, il M5s e il Pd sono invece divisi da 5 punti percentuali. I risultati di queste rilevazioni indicano infatti il Movimento 5 Stelle al 30,6% e il Partito Democratico al 25,5%. (aggiornamento di Stefania La Malfa)
A una settimana dal voto per le Primarie Pd gli ultimi sondaggi elettorali e politici condotti dai vari istituti di ricerca continuano a indicare Matteo Renzi in pole position per la carica di segretario del Partito Democratico. L’ex premier sembra quindi volare verso la riconferma alla segreteria del Pd. Il voto per le Primarie Pd si terrà domenica 30 aprile: gli elettori potranno votare dalle ore 8 alle ore 20. Secondo gli ultimi sondaggi elettorali e politici, condotti lo scorso 19 aprile da Index Research per il programma Piazza Pulita di La7, Matteo Renzi raccoglierebbe il 62% dei consensi mentre il ministro della Giustizia Andrea Orlando arriverebbe al 28% e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano solo all’11%. Emiliano subisce anche lo svantaggio di essere parzialmente escluso dalla corsa alla Primarie Pd in Lombardia e Liguria: il candidato alla segreteria Pd è stato infatti solo riammesso in parte dopo un’iniziale esclusione totale per la mancanza del numero necessario di firme per la presentazione nei collegi. La campagna elettorale è ancora in corso e si chiuderà il prossimo mercoledì 26 aprile con un confronto a tre in tv su Sky: vedremo se il dibattito modificherà le intenzioni di voto degli italiani rilevate dai sondaggi.
Il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico sono divisi da 5 punti percentuali secondo i dati elaborati dagli ultimi sondaggi elettorali e politici. In base ai risultati della consultazione effettuata dall’istituto Index Research per il programma di La7 Piazza Pulita lo scorso 19 aprile, il M5s raccoglie il 30,6% delle intenzioni di voto degli elettori e resta quindi in testa sugli altri partiti. Il Partito Democratico arriva secondo, con una differenza di 5 punti sul Movimento 5 Stelle: il Pd fa registrare il 25,5% delle preferenze degli italiani intervistati. Se si tenessero ora le elezioni politiche le percentuali di preferenze che gli partiti raccoglierebbero tra gli elettori sono le seguenti. Forza Italia raggiungerebbe il 13,0%, seguita dalla Lega Nord con il 12,4%. A seguire Fratelli d’Italia con il 5,0% e il nuovo Movimento dei Democratici e Progressisti, nato dalla scissione della sinistra interna al Partito Democratico, che arriverebbe al 4,0%. E ancora, secondo i dati di questi sondaggi elettorali e politici, Alternativa Popolare (ex Nuovo Centrodestra) raggiungerebbe il 2,6% dei consensi e Sinistra Italiana il 2,5%.