Roberto Saviano è un’ipocrita: la pesante accusa arriva da Luigi Di Maio, che è tornato sul caso delle Ong che salvano i migranti nel Mediterraneo. «A chi dice che in questo momento è inopportuno attaccarle, a Saviano e agli altri, dico che fanno parte di quella schiera di ipocriti che ha sempre finto di non vedere il business dell’immigrazione», ha dichiarato il vicepresidente della Camera, che vuole vederci chiaro e sapere chi le finanzia. Da Caserta, dove ha partecipato ad un’iniziativa del Movimento 5 Stelle, l’esponente grillino ha voluto dunque replicare all’attacco di Roberto Saviano: lo scrittore aveva spiegato su Twitter che «definire “taxi del mare” barche che salvano vite è grave, soprattutto se a farlo è il vicepresidente della Camera e non un Salvini qualunque».
Di Maio ha anche annunciato la presentazione di un’interrogazione al ministro Minniti, del resto si parla di un’inchiesta della Procura di Catania sull’escalation di arrivi dei migranti negli ultimi giorni (ottomila in Sicilia in 72 ore). «Le organizzazioni non governative sono accusate di un fatto gravissimo, sia dai rapporti Frontex che dalla magistratura, di essere in combutta con i trafficanti di uomini, con gli scafisti, e addirittura, in un caso e in un rapporto, di aver trasportato criminali», ha aggiunto Luigi Di Maio (clicca qui per visualizzare il post).
Il botta e risposta è proseguito sui social: lo scrittore napoletano ha risposto con toni altrettanto duri. «Luigi Di Maio mi accusa senza mezzi termini di essere corresponsabile, con il mio “buonismo”, dei crimini commessi sulla pelle dei migranti», ha esordito Saviano, il quale ha ribadito di essersi occupato del business dei rifugiati, scatenando l’ira del Pd. «Se fossi uno di loro, un grillino o un piddino, lo querelerei. Ma non mi interessa la politica politicante, dunque non lo farò», ha proseguito lo scrittore, secondo cui Di Maio sta semplicemente cercando i voti «di tutti quelli che i migranti li vorrebbero morti in fondo al mare» (clicca qui per visualizzare la replica).