Una nave carica di armi è partita da Piombino con destinazione Arabia Saudita, in una zona dove è in corso un’esercitazione. Mezzi militari, blindati, armi e relative munizioni sono state caricate sulla Excellent, una nave noleggiata dal ministero della Difesa. Non è la prima volta che la nave, proveniente in questo caso da Savona, attracca a Piombino. Non c’è alcun collegamento alla guerra in Siria, anzi stando alla versione ufficiale si tratterebbe solo di un’attività di routine. L’iniziativa, però, sta facendo discutere: il capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana-Possibile, Giulio Marcon, si tratta di un fatto gravissimo, perché l’Arabia Saudita è coinvolta in Yemen in una guerra sanguinosa ed è nel mirino delle Nazioni Unite per la violazione dei diritti umani, senza dimenticare che ha sostenuto alcune fazioni terroristiche in Medio Oriente.
Per questo ha chiesto «l’immediato blocco del trasferimento delle armi nella penisola arabica, la sospensione delle esercitazioni e lo stop ad ogni vendita di armi all’Arabia Saudita». Per questo motivo il gruppo parlamentare di Sinistra Italiana-Possibile ha chiesto al governo di riferire in Parlamento. Una polemica simile è scoppiata qualche mese fa, quando 18 containers con circa tremila bombe realizzate da Rmw Italia di Domusnovas sbarcarono in Arabia Saudita per essere utilizzate nei bombardamenti in Yemen. La nave Bahri Tabuk partì in quel caso da Cagliari. Il senatore M5s Roberto Cotti, da sempre in prima fila nella denuncia del genocidio in atto in Yemen, chiese al premier Paolo Gentiloni di sospendere le autorizzazioni all’export di armamenti in Arabia Saudita e in tutti i Paesi alleati che partecipano ai bombardamenti in Yemen. Un appello rimasto inascoltato.