Il Movimento 5 Stelle si conferma il partito di maggioranza per gli ultimi sondaggi elettorali e politici, ma il Partito Democratico sta provando a recuperare terreno. Questa è la fotografia scattata da Ixè per Agorà: secondo l’istituto guidato da Weber, i grillini hanno ceduto un altro decimo, dopo i due della settimana scorsa, stabilendosi così al 28,4%, ma il trend resta comunque positivo rispetto al mese di marzo. La scissione a sinistra ha, invece, provocato un’emorragia di voti che sembra essersi fermata e, infatti, ora i dem sfondano di nuovo al 27%. Questo dato frena gli entusiasmi del M5S, visto che il distacco tra i due partiti è tornato ai livelli di marzo. La situazione non è, invece, positiva nel centrodestra: Forza Italia, che aveva sfondato quota 13%, è scesa al 12,6%. Il partito di maggioranza relativa del centrodestra è allora quello della Lega Nord, che resta stabile al 12,9%. Instabile Fratelli d’Italia, che è attualmente accreditato al 4,6%. Il trio del centrodestra appare complessivamente in perdita. (agg. di Silvana Palazzo)
Il servizio di raccoglitore e analisi di sondaggi Termometro Politico, a tre giorni dal voto delle Primarie del Pd ha compiuto uno studio interessante riguardo la media dei principali sondaggi usciti in queste ultime settimane pre-voto proprio sull’evento di domenica prossima, 30 aprile 2017. Tenendo dunque conto dei sondaggi espressi da Ixe (28 aprile), Ipsos (28 aprile), Emg (24 aprile) e Winpoll (22 aprile), la situazione che ne fuoriesce è tutt’altro che positiva per i rivali di Matteo Renzi al Congresso dem. Infatti l’ex premier, fatta la media generale, dovrebbe riuscite a spuntarla senza particolare problemi avendo un 71,4% di preferenze scaturite dai vari sondaggi di questa ultima settimana. Orlando è troppo indietro e slavo miracoli il suo 18,75% difficilmente potrà alzarsi di molto ai gazebo; stesso discorso per Michele Emiliano, con il 9,85% ancora con meno speranze rispetto al ministro della Giustizia.
Stando ai sondaggi pubblicati ieri da Emg Acqua per il tg La7, la situazione dei seggi conquistabili alla Camera non varia di molto rispetto all’ultimo trend di questo strano mese di aprile, passato tra primarie Pd e problemi di natura “altra” rispetto alla legge elettorale (manovrina prima, ora Alitalia). Eppure si registra nell’ultimo sondaggi un avvicinamento del Pd rispetto al M5s, comunque in testa con le intenzioni di voto che “garantiscono” ad oggi ancora i maggiori numeri di seggi a Montecitorio. Ma la maggioranza resta sempre una chimera visto che i 192 seggi grillini e i 181 seggi dem non garantiscono minimamente una maggioranza in Parlamento, men che meno i prodromi di una “grande coalizione” sulla scia tedesca visti i rapporti pessimi tra Renzi e Grillo. E allora il problema andrà spostato tutto sulla nuova legge elettorale da cambiare, come pare abbian recepito le maggiori forze partitiche fissando per maggio il ritorno in aula del testo cambiato. Nel sondaggio si vede anche la situazione degli altri partiti, di certo inferiore ai primi due movimenti italiani: Lega Nord con 80 seggi, Forza Italia (87), Fratelli d’Italia (31) e Mdp (26). Chiudono Alternativa Popolare, con 20 seggi che di fatto la rimettono in Parlamento rispetto all’ultimo trend negativo, e Sinistra Italiana con un solo seggio conquistabile.
Interessanti gli ultimi sondaggi di Demopolis sul voto per fascia di età, che prova ad inquadrare la situazione politica ed elettorale tra i principali partiti d’Italia: Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, due anime completamente diverse che inseguono fasce di elettori in questo momento del tutto speculari. Grillo e Di Maio a mani basse conquistano voti sui giovani e cercano di andare anche verso le fasce più anziane della popolazione, al contrario Renzi e la banda dem prova l’operazione “giovani” per riprendere la fiducia nelle generazioni che faranno il futuro dell’Italia economica, sociale e culturale. Stando dunque ai sondaggi politici condotti da Demopolis, si scopre che al momento il 41% degli under 45 vota Cinque Stelle, con percentuali ancora più alte sugli under 25, mentre il Pd non riesce a sfondare minimamente con il solo 16% di preferenze. Di contro, i dem rappresentano ancora un buona dose di fiducia per gli elettori over 64, con il 40% di preferenze che invece i grillini si sognano, ridotti al 185 nella stessa fascia di età. Problemi speculari, ricette completamente diverse e molti mesi di campagna elettorale davanti: ne vedremo “delle belle”…
Sono stati pubblicati gli ultimi sondaggi elettorali e politici di Emg Acqua per quanto riguarda le Primarie Pd che si terranno domenica prossima in tutte le piazze italiane: un Matteo Renzi che non dovrebbe aver problemi a superare la concorrenza interna di Orlando ed Emiliano, anche se in calo rispetto alle ultime settimane e sotto la quota (comunque monstre) del 70% di preferenza. Stando ai sondaggi prodotti per il tg La7 di Enrico Mentana, gli elettori sceglierebbero ad oggi Renzi con il 65,4% dei risultati, mentre il candidato e ministro della Giustizia Andrea Orlando non riesce ad andare oltre al 21,5%. Ancora peggio il governatore della Puglia, Michele Emiliano, che con il 13,1% non riesce a convincere l’elettorato dem di voler cambiare passo dopo i tre anni passati già renziani. Indecisi una buona fetta, circa il 18,4% degli intervistati, mentre pare che l’affluenza totale tra gli aventi diritto al voto in Italia che sceglieranno di andare a votare per le Primarie sarà del 6,2%. Insomma, il Congresso dovrebbe ancora una volta tingersi di colori renziani e celebrare la seconda vittoria consecutiva di Matteo Renzi, con un “ma” grosso come una casa però; in ottica delle prossime elezioni nazionali, il Pd dato sempre più in crisi, sarà in grado di fare quel cambio di passo che serve per poter battere i grillini? E questo sarà possibile con Renzi ancora segretario?