Lei quale di questi partiti pensa di votare se si trovasse oggi nella cabina elettorale? E’ questa la domanda che i sondaggi elettorali politici pongono al campione di elettori per rilevare le intenzioni di voto. Ed ecco che in base alla rilevazione, condotta dal 31 marzo al 2 aprile scorso da Emg Acqua per La7, si scopre che il distacco tra i primi due partiti è di tre punti percentuali. Il Movimento 5 Stelle raccoglie infatti il 30.6% delle preferenze e si piazza al primo posto mentre il Partito Democratico resta indietro nei consensi e si attesta al 27.0%. Il Pd è reduce dalla scissione della sinistra interna e quindi i sondaggi elettorali politici si chiedono anche quanta è stata la perdita di consensi. I due partiti nati dalla scissione del Pd, il Movimento dei Democratici e progressisti e Campo progressista, raccolgono rispettivamente il 3.6% e lo 0.9% dei consensi degli elettori. Per quanto riguarda ancora i partiti di centrosinistra Sinistra Italiana fa registrare l’1.7%. Passando invece al centrodestra le percentuali di intenzioni di voto sono le seguenti: Lega Nord il 12.3%, Forza Italia il 12.0%, Fratelli d’Italia – An il 4.7%, Alternativa popolare il 3.1%. Infine il restante 4.1%, secondo le indicazioni di questi sondaggi, va ad altri partiti. (aggiornamento di Stefania La Malfa)



Dopo la scissione interna della sinistra del Pd i sondaggi elettorali politici rilevano una perdita di consensi del Partito Democratico. Secondo l’ultima rilevazione condotta da Scenari Politici – Winpoll per l’Huffington Post tra il 30 e il 31 marzo scorso, il Pd perderebbe infatti il 7%: è questa infatti la percentuale di preferenze che raccoglierebbero le due nuove formazioni politiche, Movimento Democratici e Progressisti e Lista Pisapia, se si andasse oggi al voto. Il dato scorporato delle percentuali dei due partiti è il seguente: Mdp arriverebbe al 4,2% e Lista Pisapia al 2,8%. La perdita di consensi, secondo i risultati di questi sondaggi elettorali politici, farebbe arrivare il Partito Democratico al 26,1%: il Pd si piazzerebbe quindi al secondo posto nelle intenzioni di voto degli elettori, dietro al Movimento 5 Stelle che raccoglierebbe il 27,5%. Per quanto riguarda gli altri partiti di centrosinistra sarebbero queste le percentuali di consensi: Sinistra Italiana 1,3%, Partito di Rifondazione Comunista 0,5%, altri partiti di centrosinistra 1,4%. Per quanto riguarda invece i partiti di centrodestra le percentuali sono invece le seguenti: Forza Italia 13,2%; Lega Nord 11,2%; Fratelli d’Italia 5%, Alternativa Popolare (ex Nuovo Centrodestra) 3,3%, altri partiti di centrodestra 1,9%. (aggiornamento di Stefania La Malfa)



E’ sempre bassa la fiducia degli italiani nel governo Gentiloni. A certificarlo sono anche gli ultimi sondaggi elettorali politici che sono stati realizzati dall’Istituto Ixè per il programma di Rai 3 Agorà. Al campione di elettori intervistati è stato chiesto di indicare la propria fiducia nel governo: la maggioranza, il 49% ha risposto di averne poca e il 27% di non averne alcuna. Più basse le percentuali di chi invece ripone molta + abbastanza fiducia nell’Esecutivo: si tratta del 24% degli italiani, a cui si somma il 23% di chi dichiara di avere abbastanza fiducia. Infine solo l’1% degli elettori intervistati da questi sondaggi ha dichiarato di avere molta fiducia nel governo Gentiloni. Per quanto riguarda i leader politici ecco quali sono le percentuali raccolte tra gli elettori che hanno affermati di avere Molta + abbastanza fiducia: al primo posto si piazza il premier Paolo Gentiloni con il 26%, seguito a stretto giro, con il 24%, dall’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi. Al terzo posto si piazza la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni con il 19%, poi il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio con il 18%. E a seguire, con il 17%, il leader della Lega Nord Matteo Salvini con il 17%, Beppe Grillo con il 16% e Silvio Berlusconi chiude la classifica con il 15%.



Nel nostro paese è tornata alla ribalta nelle ultime settimane anche la questione della legittima difesa. E su questo tema anche i sondaggi elettorali politici hanno rilevato le opinioni degli italiani. Negli ultimi giorni un barista è stato ammazzato da un rapinatore a Budrio, in provincia di Bologna, mentre nelle scorse settimane è accaduto il contrario, in provincia di Lodi un ristoratore ha ucciso uno dei ladri che erano entrati nel suo bar- ristorante. Sulla questione della sicurezza e della legittima difesa le posizioni sono contrastanti: c’è chi ritiene non sia giusto farsi giustizia da sé e chi invece pensa che sia giusto sparare in queste situazioni. Secondo i dati dei sondaggi realizzati lo scorso 29 marzo da Eumetra Monterosa per il quotidiano Il Giornale, la maggioranza degli italiani è a favore della possibilità di sparare in caso di legittima difesa. Lo dichiara infatti il 63% degli intervistati. Per il 28% sparare ai ladri che entrano in casa è una reazione “esagerata” e si dovrebbe chiamare la polizia. Sa rilevare inoltre che il restante 9% di italiani ha risposto di non avere un’opinione su questo tema.