Gli ultimi sondaggi espressi per le Elezioni in Francia del prossimo 23 aprile mostrano un dato curioso: ormai è partita a parità totale tra Marine le Pen e Emmanuel Macron nella sfida al primo turno, mostrando come i francesi siano del tutto divisi su chi porre all’Eliseo dopo la tante ombre e poche luci del governo Hollande di questi ultimi 5 anni. Secondo i sondaggi promosso dall’Istituto Elabe in vista delle elezioni presidenziali francesi, il leader di En Marche! sale al 23,5%, pari merito esatto con la leader del Front National in leggero calo dopo il brutto dibattito televisivo condotto in minoranza e senza mostrare una vera reazione agli attacchi prevedibili dei rivali. È crollo totale dei socialisti, che vedono Hamon al 9% e ormai doppiato dal leader di estrema sinistra radicale, Melenchon, in netta risalita al 17%: tallona ormai il gollista Fillon che con un 19% di preferenze ancora spera di poter rosicchiare uno dei due posti per arrivare al ballottaggio di maggio verso l’Eliseo.
Emmanuel Macron ha decisamente la personalissima sfida interna contro Marine Le Pen nel secondo dibattito in diretta nazionale verso le Elezioni Francia 2017: mentre è Melenchon ad aver vinto per if francesi la serata piazzandosi come “più convincente” davanti allo schermo, il candidato ex ministro di Hollande pare abbia vinto decisamente contro la sua rivale n.1 per la conquista dell’Eliseo. Molto aggressivo, tonico e dedito a mostrare la possibile catastrofe che potrebbe cogliere la Francia qualora si seguisse la linea politica lepenista di uscita dall’Euro e dall’Unione Europea. Momento clou proprio quando Emmanuel Macron attacca la leader del Front National, «Quello che propone, Madame Le Pen, è la riduzione del potere d’acquisto dei francesi, perché uscire dall’euro per i risparmiatori e per i lavoratori è una riduzione del potere d’acquisto». In una sorta di uno-contro-tutti la proposta e linea macroniana è piuttosto chiara: dividere l’elettorato in pro e contro Le Pen in modo da poter raccogliere nel quasi certo ballottaggio un’incamerata di voti anche da altri partiti politici che però non sono per nulla d’accordo con le politiche di Madame Marine. Lei di contro si è dimostrata per la prima volta davvero in difficoltà, forse non del tutto pronta a ricevere un attacco praticamente trasversale contro la sua proposta e linea politica. Meno di 20 giorni per preparare un contrattacco, basterà per la candidata di estrema destra?
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