Sul fronte della crisi e del salvataggio di Alitalia, il fronte degli elettori italiani nei sondaggi politici prodotti da Ipsos è alquanto chiaro: secondo il 67% delle intenzioni di voto l’unica vera “soluzione” per la crisi della ex compagnia di bandiera italiana è lontana anni luce dalla nazionalizzazione o da qualche altro intervento del governo. «Si deve salvare da sol, oppure meglio che fallisca», è la scelta preferita per gli elettori intervistati da Ipsos; per il 19% invece Alitalia va salvata, anche con soldi pubblici del Governo Gentiloni. Il 14% non si esprime, nella settimana in cui i tre commissari stanno cercando di trovare una via alternativa al fallimento purtroppo presente non tanto lontano nell’orizzonte fosco della compagnia ex di bandiera.
Le nuove intenzioni di voto apparse ieri nei sondaggi elettorali e politici prodotti da Emg Acqua per il tg La7 diretto e condotto da Enrico Mentana svelano “l’acqua calda”: il Pd dopo la vittoria di Matteo Renzi alle Primarie – o quantomeno dopo aver terminato finalmente la querelle sulla leadership – si è rifatto sotto al Movimento 5 Stelle nel borsino settimane in vista delle prossime Elezioni Politiche. Le ultime rilevazioni dettate dal sondaggio Emg infatti mostrano un pareggio ormai in vista tra i dem e i grillini, con i secondi che restano davanti ai Renziani per un lieve 0,5%. M5s avanti con il 29% delle preferenze, dietro il Pd con il 28,5% insegue e medita intanto sul fronte legge elettorale – oggi si tiene il primo vertice in Parlamento con il dialogo a buon punto con Forza Italia – come poter ovviare alla persistente problematica della mancanza di governabilità qualora si andasse al voto con questo sistema proporzionale.
Dietro alla coppia di testa troviamo i tre partiti del centrodestra sempre meno uniti tra loro (specie dopo lo screzio Berlusconi-Salvini sulla sconfitta di Marine Le Pen in Francia): Forza Italia davanti con il 13%, Lega al 12,4% e Fratelli d’Italia al 4,6%. Non sfondano invece le sinistre, sia Si che Mdp (di cui oggi si tiene il vertice nazionale a Roma) che raccolgono insieme meno del 6%: Fratoianni prende il 2%, Bersani il 3,5%. Da ultimo, Alternativa Popolare non va oltre il 2,8%, mentre da registrare una astensione tornata molto alta al 39%,4%, praticamente più di un terzo degli italiani non vota/non sa ancora cosa votare.
Nei sondaggi prodotti ieri da Eumetra Monterosa si prova ad approfondire in quale modalità e con che posizione si fisserebbero gli elettori italiani qualora domani vi fossero elezioni politiche nazionali: la legislatura avrebbe arrivare a compimento, salvo scossoni nei prossimi mesi, eppure oggi l’Italia come si avvicina alla scadenza elettorale più importante degli ultimi anni (e che ha il compito di risollevare l’Italia dopo la crisi ancora stagnante in atto)?
Stando ai dati forniti da Eumetra si scopre che solo il 32% degli elettori ha già deciso quale partito votare, mentre il 21% è già orientato verso un partito ma non ha ancora effettuato completamente la sua scelta. Il 22% è indeciso tra due o più partiti e ben il 25% si asterrebbe ad oggi o comunque voterebbe scheda bianca, seguendo l’esempio delle Presidenziali in Francia dove il numero monstre di 4milioni di francesi ha consegnato la scheda elettorale intonsa.