In uno scenario politico che continua a mostrarsi privo di indicazioni chiare, l’unica certezza è che il Movimento 5 stelle è il partito a cui al momento l’opinione pubblica dà la fiducia maggiore. Lo dice il sondaggista Carlo Buttaroni, presidente di Tecnè, intervistato da ilsussidiario.net. Ed è proprio questa schiacciante superiorità del movimento di Grillo che potrebbe portare a inedite alleanze Berlusconi-Renzi. “Potrebbe succedere, ma solo dopo che Mattarella abbia incaricato il Movimento 5 stelle di formare il governo e i grillini non siano riusciti a portare a termine l’incarico. Ma sarebbe un’alleanza fragile, che rischia di non avere neanche i numeri in Parlamento”. Intanto lo scenario è in continuo movimento, con l’arrivo di una nuova proposta di legge elettorale da parte del Pd, il cosiddetto Rosatellum.



Rosatellum: secondo i sondaggi se passa la nuova legge elettorale di Renzi, con il 50 per cento di proporzionale e il 50 per cento di maggioritario, chi viene avvantaggiato e perché?

E’ molto difficile capirlo, sembrerebbe che spinga a una convergenza verso un modello moderato, un’area centrista come in Germania, quel tipo di impianto lì. 



Dunque un Renzi e un Berlusconi senza la Lega sarebbero avvantaggiati?

Si potrebbe dire di sì, perché il sistema uninominale porta a formare coalizioni subito prima del voto, mentre il proporzionale lascia libertà di correre da soli. In questo momento la tendenza politica è di non fare coalizioni.

Perché?

Se vogliamo definire il Pd di Renzi un partito centrista, è difficile che questo tipo di maggioranza si dichiari prima del voto. Succederà dopo, in Parlamento, e Berlusconi vi potrebbe entrare. In realtà non è la legge elettorale che spinge a questo, ma la tecnica elettorale. Attenzione: io non credo che la legge elettorale venga fatta per favorire questo o quel partito, è la geografia politica di oggi che dice che quel tipo di maggioranza è quella più naturale e plausibile. Ma se fra un mese questa geografia cambia, potrà essere il centrodestra o il centrosinistra.



Secondo lei Berlusconi alla fine si convincerà a fare fronte comune con Salvini? chi sarebbe il leader? I sondaggi cosa suggeriscono?

Sì, l’impressione è che l’ex capo del governo spinga per fare campo comune. Bisogna però dire che con il sistema proporzionale il leader della coalizione non importa più di tanto. 

In che senso?

Si contano i voti cumulativi, non importa chi ne prende di più singolarmente. Personalmente una lista unitaria la vedo impraticabile, ma una coalizione dove confluiscono i principali partiti del centrodestra potrebbe essere un percorso praticabile con tre partiti che fanno un manifesto di appartenenza a una area comune, e cioè Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Renzi invece fa capire di voler correre da solo, senza i vari dissociati o ex Pd, è così?

Per quanto riguarda il Pd, il punto è che a Renzi spetta l’onere della prova.

Cosa intende?

Si candida a governare, ma con quale formula politica? Guarderà a sinistra o al centrodestra e quindi al centro? Questo è il bivio davanti a cui si trova davanti Renzi, cioè dove spostare il peso elettorale e trovare l’equilibrio.

Dunque, con un Pd che guarda al centro, si torna all’alleanza Berlusconi e Renzi… I sondaggi sono “favorevoli”?

Il punto è che il primo partito attualmente sono i 5 Stelle. O il giorno dopo il voto Berlusconi e Renzi dicono “ci proviamo noi” e allora Mattarella dà l’incarico a questa neoalleanza…

Un’alleanza in funzione anti 5 stelle?

Sì, ma politicamente diventa difficile da sostenere anche perché al momento un’alleanza Forza Italia-Pd potrebbe non avere i numeri in Parlamento. Piuttosto in seconda battuta, nel momento in cui M5s non riuscisse ad avere la fiducia. 

A ottobre ci sarà una manovra finanziaria assai pesante in termini di tasse. Una manovra per sistemare i problemi lasciati dal governo Renzi, quanto peserà in termini di voti? E il tema dei migranti?

Il tema sicurezza più che quello dei migranti è sicuramente molto sentito dall’opinione pubblica. Il problema vero al momento è però l’occupazione, abbiamo un tasso tra i più bassi in Europa. Il tema delle tasse viene di conseguenza, ma riguarda una quota non elevatissima della popolazione.

Il tema sicurezza resta saldamente in mano alla Lega?

In questo momento è appannaggio della Lega, è il suo cavallo di battaglia.

Secondo i sondaggi al momento del voto i 5 Stelle avranno meno consenso rispetto ai sondaggi attuali, che ne pensa?

Penso che nel 2013 venivano stimati più bassi dei voti reali. In realtà si decide nella strada da casa al seggio, dipende se l’onda è ancora favorevole. Al momento sappiamo che l’opinione pubblica dà loro la fiducia maggiore rispetto a qualunque altro partito.