È partito per gli Stati Uniti d’America, ma ha trovato il tempo per salutare Roberto Saviano. Non corre buon sangue tra il vicepresidente della Camera e l’autore di Gomorra, i quali hanno dato vita oggi ad una nuova puntata della loro ormai stucchevole telenovela. L’esponente del Movimento 5 Stelle ha annunciato che interverrà alla prestigiosa università di Harvard per parlare di democrazia diretta e della piattaforma Rousseau con cui viene definito il piano di governo partecipato degli attivisti grillini. Roberto Saviano ha allora colto l’occasione per criticare aspramente l’invito da parte della celebre università del Massachusetts a Luigi Di Maio e per suggerire a quest’ultimo un tema di discussione attuale e di interesse negli Stati Uniti, cioè «come, in una democrazia evoluta, la cultura del sospetto e il cinismo delle classi dirigenti possono produrre una indegna miscela di disinformazione e razzismo, le cui vittime sono gli ultimi, i deboli e coloro che provano a risollevarne le sorti e a salvarne le vite. Una volta tanto potrebbe sfoggiare enorme competenza».
Una stoccata del genere non poteva restare senza risposta e, infatti, è sembrato subito inevitabile il botta e risposta sui social. Il vicepresidente della Camera non ha, infatti, perso occasione e ha replicato allo scrittore. «C’è un signore che è ossessionato da me. Continua a fare tweet su ogni cosa che faccio. Anche su questa trasferta ad Harvard. Se ne faccia una ragione, il problema delle ONG esiste. E non lo potrà coprire con qualche citazione di Carlo Levi. Noi andremo fino in fondo», ha scritto Luigi Di Maio su Facebook. Gli attriti sono cominciati quando il vicepresidente della Camera ha attaccato le Ong, accusandole di trasportare criminali e di nascondere un vero e proprio business. Roberto Saviano in quell’occasione ha replicato all’esponente M5s accusandolo di cercare i voti di chi «vuole i migranti in fondo al mare».