A Barack Obama piace l’Italia. Dopo Milano, il cuore pulsante del Nord, l’ex presidente americano si concederà, stavolta assieme alla moglie, un week end di assoluto relax nella tenuta dell’ex ambasciatore Usa John Phillips a Borgo Finocchieto di Bibbiano, nel comune di Buonconvento (Siena). Decine di uomini del Secret Service presidiano il Borgo e la tenuta, che non offre vacanze a prezzi modici: 16mila euro al giorno per soggiornarvi (ma si sa che sinistra e finanza quando vanno insieme regalano emozioni).
Non è un ritrovo di teste coronate, quanto piuttosto di nuovi “padroni del mondo“.
Alcuni dal curriculum incerto come Marco Carrai, forse prodigo di consigli ed informazioni per la tanto vantata strategia che dovrebbe portare nientemeno che alla defenestrazione di Trump. Il nostro esperto di servizi segreti in sedicesimi sarà introdotto all’ex uomo più potente del mondo, ovviamente dall’ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Impossibile non notare che a tavola ci saranno con l’ex ambasciatore Phillips ed Obama ben quattro ex sostenitori del referendum costituzionale italiano: prototipo della demoracy building che Barack avrebbe voluto realizzare ad est come a sud del pianeta. Un raduno di risentiti insomma. Non quattro amici al bar, ma quattro sacerdoti del potere globale al Borgo Finocchieto.
“Vendetta, tremenda vendetta”… è il titolo della romanza che i quattro si apprestano a cantare. In perfetta sincronia ed in angosciosa attesa che il fronte populista globale, dai Putin alle Le Pen, ai Salvini, ai Berlusconi, ai Trump, si dissolva sulle note del meno conosciuto ma più tosto: “Se quel guerrier io fossi…”
Borgo Finocchieto. Italia. Capolinea della cultura politica e del “feeling dem-liberal-terza via” inteso a metà tra la brama di potere e la presa per il culo.