Renzi non ha usato mezze misure con Alfano e Lupi, esponenti di Ncd-Alternativa Popolare. I grandi partiti vogliono la soglia di sbarramento al 5 per cento. Ed il Pd è un grande partito sempre pronto a garantire stabilità e a divorare le mini-aggregazioni che lo hanno servito come cagnolini da compagnia. 

Alfano l’ha presa male. Lupi ha appena belato. Lo ha notato proprio Angelino che ha realizzato in quei pochi istanti che l’ex ministro dei Trasporti è probabilmente già in viaggio per una destinazione diversa dalla sua. Una svolta a destra. 



Tedesco, dunque. Ma quale tedesco? Il quasi maggioritario Rosatellum, o il più crucco Merkelsconi frutto dei suggerimenti pervenuti ad Arcore tramite il fido Antonio Tajani, ormai intimo di Angela. Già, perché i tedeschi — quelli veri — vogliono come al solito stabilizzare il bel paese e avendo chiaro che la leadership del consenso tricolore è in comproprietà tra tre “cazzari”, Silvio, Matteo e Beppe, hanno deciso di provarci insufflando nel sistema la più teutonica delle regole. Tanti voti prendi, ed ad altrettanti seggi hai diritto.



Tutto ciò obbliga le forze di sistema, il giorno dopo il voto, ad aggregarsi per rimediare ai problemi dei cittadini. Problemi enormi sedimentati attraverso anni di politiche miopi e clientelari. Che oggi più che mai verranno aggirati dal “voto subito”. Conviene a Renzi, che se facesse la legge di bilancio perderebbe inevitabilmente consensi, visti i guasti ai conti pubblici provocati dal suo sconsiderato governo. Conviene a Berlusconi. Il vecchio marpione sa più degli altri quanti sia inutile governare gli italiani. E conviene a Grillo che farà il pienone contro “Renzusconi”, la prova che sono tutti uguali.



E la legge di bilancio? Tranquilli. Ci penserà il tedesco. Quello vero. Wolfgang Schäuble. Finalmente l’Italia avrà stabilità da vendere, con addosso la camicia di forza cucita da Berlino.