La minaccia di un attacco terroristico targato Isis irrompe nelle Elezioni di Francia 2017 a poche ore dal ballottaggio tra Emmanuel Macrone e Marine Le Pen. Come riportato dal Site, il sito di monitoraggio dell’estremismo islamico sul web, nella versione francese del magazine Rumiyah è apparso un messaggio indirizzato ai cosiddetti “lupi solitari” che si rifanno al Califfato:”Uccidete i candidati al ballottaggio per le presidenziali in Francia e il personale nei seggi. Non dimenticate il vostro dovere di musulmani, scegliete un candidato per ucciderlo e un seggio per darlo alle fiamme. Attaccate i politici, gli elettori e gli scrutatori durante il voto del 7 maggio”. Ma la minaccia terroristica non è l’unica che incombe sul voto francese: lo staff di En Marche! di Emmanuel Macron ha infatti denunciato un attacco hacker di proporzioni massicce volto a “destabilizzare le elezioni presidenziali francesi”. Come riferisce La Repubblica al centro dell’attacco sono finiti “mail, documenti contabili, contratti et” poi pubblicati online. (agg. di Dario D’Angelo)
Nelle ultime rilevazioni e sondaggi sul voto in Francia ad un giorno dalle Elezioni che decreteranno il vincitore di ballottaggio e Presidenziali, Emmanuel Macron è sempre più il trionfatore della vigilia. Non ci sono istituti sondaggistici che danno Marine Le Pen come minimamente favorita nella sfida di domani, nonostante l’ultima settimana abbia visto parecchie critiche anche nell’opinione pubblica contro le ricette di En Marche!, considerate troppo vicine al recente passato firmato Francois Hollande. Nell’ultimo sondaggio apparso ieri per BFM-TV e L’Express, Macron svetta con il 62% contro il 38% della leader Front National: secondo il direttore dell’istituto Elabe, l’aumento della forbice tra i due candidati alle Elezioni francesi è dovuto al fatto che «il 54% di coloro che hanno votato per Melenchon esprimono un’intenzione di voto a favore di Macron», spiega Yves-Marie Cann.
Ma un altro elemento di questo sondaggio stupisce un po’ tutti, sostenitori di Macron compresi, e riguarda quanto avverrà nel prossimo giugno con le elezioni legislative (in Francia le Presidenziali e le Legislative arrivano in due momenti diversi, ndr): En Marche, nonostante sia un partito appena nato, pare sfondare anche a livello parlamentare. Un ulteriore sondaggio di Opinion Way mostra anche la percentuale precisa, con il partito di Macron che sarebbe pronto a ricevere fra 249 e 286 seggi, contro i 200-210 della destra, con il Front National in netta discesa e calo dopo questi mesi di massima esposizione della sua leader Marine Le Pen.
I sondaggi le danno contro, le previsioni pure e le Elezioni di Francia che stanno per tenersi domani, domenica 7 maggio, probabilmente vedranno eleggere l’acerrimo rivale Macron. Eppure Marine Le Pen può dire di aver in qualche modo già vinto. Anzi, lo ha detto proprio così ieri a chiusura della sua campagna elettorale: «Quale che sia il risultato del ballottaggio di domenica prossima abbiamo cambiato tutto». Nell’intervista ad Ap la leader del Fn ha aggiunto come lei insieme al suo partito hanno ottenuto una «vittoria ideologica. Anche se non raggiungeremo il nostro obiettivo, in ogni caso è nata una gigantesca forza politica. Il mio partito è riuscito a “imporre una revisione” della politica francese».
Una vittoria con una sconfitta, e come è possibile? Beh, guardate la strada di questa campagna che ci siamo lasciati dietro le spalle: ogni candidato, da Fillon a Melenchon passando per Hamon e lo stesso Macron hanno condotto una sfida all’ultimo sangue proprio contro Le Pen. Marine li ha “abbassati” tutti al suo livello, provando a convincere la Francia che la politica va riformata e rifatta completamente. Il significato più intimo del populismo sta qui, nell’aver “abbassato” sul popolo e sulle sue paure e arrabbiature, programmi, promesse, attacchi e ovviamente anche gli stessi candidati. Non vincerà probabilmente, ma con la stessa elezione di Macron, sconfiggendo i partiti tradizionali francesi come Repubblicani e Socialisti, si dimostrerà come l’effetto “populismo” in un modo o nell’altro avrà trovato uno spazio decisivo all’interno delle nuove Elezioni Presidenziali francesi.