Gli scrutini delle Elezioni Comunali non sono ancora del tutto completati a Palermo e Trapani, mente a Catanzaro le operazioni di spoglio sono più veloci e siamo a 70 sezioni su 90 completate. Per questo motivo, è già possibile fare un ragionamento sulle preferenze di queste Amministrative 2017 nella città calabra. Con Abramo e Ciconte al ballottaggio, sono le liste ad avere avuto una influenza importante per condurre i voti necessari da battere il contender con lista civica Nicola Fiorita. Per Abramo risultano decisivi i circa 3500 voti di Forza Italia (al 10%), mentre per Ciconte a far flop è proprio il Pd che con il 4% non dà un significativo apporto al candidato sindaco.
Molto bene le liste civiche Fare per Catanzaro (9%) e Udc (5%). Per vedere i primi consiglieri eletti (provvisori ovviamente), si può verificare a questo link: tra i grillini (al 3,5% come lista), spiccano i nomi di Roberta Canino e Giuseppe Lamanna. Modestina Migliaccio e Ivan Cardamone sono invece i più votati in Forza Italia; Lorenzo Costa e Vincenzo Capellupo sono i primi due consiglieri con buone probabilità di elezione nel Pd. Clicca qui per Elezioni Amministrative 2017: risultati live, affluenza, come si vota. Qui i risultati Comunali: Genova, Parma, La Spezia – Chiavari, Abbiatregrasso, San Donato – Monza, Crema, Buccinasco – Padova, Verona, Gorizia – Taranto, Lecce, Oristano
Aumentano ancora i consensi del sindaco di Palermo Leoluca Orlando nelle amministrative 2017: quando ad essere scrutinate sono state 318 sezioni su 600, dunque più della metà, la percentuale da lui raggiunta è del 46,03%. Quasi un plebiscito per il primo cittadino che rientrerà a Palazzo delle Aquile per la quinta volta potendo contare su un margine di circa 20.000 voti su Fabrizio Ferrandelli, il candidato scelto tra gli altri da Forza Italia che per ora non va oltre il 31,59%. Rispetto a Catanzaro possiamo contare sui voti scrutinati da altre 14 sezioni rispetto all’aggiornamento precedente ma la sostanza non cambia: Sergio Abramo, candidato del centrodestra, con il 38,77% dei voti è sicuro di accedere al ballottaggio. Vincenzo Ciconte dovrebbe essere ormai sicuro di aver staccato la concorrenza di Nicola Fiorita: il candidato del centrosinistra è al 31% contro il 24,63% del civico. (agg. di Dario D’Angelo)
La nottata non ha portato evidentemente “consiglio” visto che le sezioni scrutinate a Palermo, Trapani e Catanzaro non ci sono ancora i risultati e gli spogli definitivi. Quello che però è certo che Leoluca Orlando sarà il nuovo sindaco palermitano, o almeno, viene riconfermato per il secondo mandato consecutivo. Al momento sia gli eletti che le preferenze non hanno ancora luce pubblica, mentre si delineano i voti per le singole liste a sostegno dei candidati sindaco. Spicca in Palermo il primo partito che è il Movimento 5 Stelle con il 13,4% delle preferenze. Essendo praticamente tutte liste civiche, i dati significativi per le vicende nazionali riguardano Forza Italia, che non va oltre l’8% l’Udc che si assesta sul 3,22%.
A Trapani, il ballottaggio dovrebbe andare tra Antonino D’Alì e Girolamo Fazio, ma anche in questo caso le sezioni scrutinate sono ancora troppo poche per poter stabilire con certezza che Pietro Savona sia del tutto escluso dalla partita del secondo turno. Chiudiamo con Catanzaro che prosegue nell’ormai certo conteggio verso il ballottaggio tra Sergio Abramo e Ciconte, con la lista civica di Nicola Fiorita che sembra ormai esclusa del tutto dalla parta al secondo turno. I conteggi vanno avanti al rilento e non prima di pranzo si potrà sapere con certezza ballottaggi, eletti e conteggi. (agg. di Niccolò Magnani) Clicca qui per Elezioni Amministrative 2017: risultati live, affluenza, come si vota. Qui i risultati Comunali: Genova, Parma, La Spezia – Chiavari, Abbiatregrasso, San Donato – Monza, Crema, Buccinasco – Padova, Verona, Gorizia – Taranto, Lecce, Oristano
Mancano ancora diverse sezioni da scrutinare a Palermo prima dei risultati definitivi di queste amministrative ma è ormai chiaro che ad essere confermato sindaco sarà Leoluca Orlando, che con circa il 45% dei voti ha superato ampiamente la soglia del 40% necessaria a evitare il ballottaggio. Ed è proprio il sindaco uscente, come riportato dal Giornale di Sicilia, a parlare già come il vincitore di questa tornata:”Questa esperienza politica deve continuare ed è un modello di riferimento per tante altre realtà del nostro Paese, è un modello di civismo politico che è alternativo ai velleitarismi e alle logiche soffocanti degli apparati. Il mio partito si chiama Palermo”. In quel di Trapani faticano ad arrivare risultati dai seggi: quando sono state scrutinate solo 5 delle 70 sezioni totali, in testa c’è la lista di centro di Girolamo Fazio (37,37%) davanti ad Antonio D’Alì (24,41%) del centrodestra e Pietro Savona del centrosinistra (22,81%). A Catanzaro, infine, con 24 sezioni scrutinate su 90 è l’uscente Sergio Abramo, candidato di Forza Italia e degli altri di centrodestra, a garantirsi il ballottaggio con il 37,69% dei voti: contro di lui è sfida tra Vincenzo Ciconte del centrosinistra (29,78%) e il civico Nicola Fiorita (26,77%). (agg. di Dario D’Angelo)
Nessuna accelerata per ora alle procedure di spoglio a Catanzaro, dove siamo ancora a 15 seggi scrutinati su 90. Non è ancora il momento di sbilanciarsi con le analisi, per ora si può tener conto solo dei primi dati parziali. Il sindaco uscente Sergio Abramo del centrodestra per il momento è avanti con il 38,24%, mentre Vincenzo Antonio Ciconte del centrosinsitra lo segue con il 29,49%. Poco distante Nicola Fiorita, che ha il 26,79%. Chiude la candidata Laura Granato del Movimento 5 Stelle: ha raccolto solo il 5,48%. Non va meglio a Trapani, dove sono a quota 5 seggi scrutinati su 70. Per ora Girolamo Fazio è davanti con il 37,37%, seguono Antonio D’Alì, candidato sindaco del centrodestra, con il 24,41%, e per il centrosinistra Pietro Savona con il 22,81%. Come riportato da PalermoToday, intanto nel capoluogo siciliano Fabrizio Ferrandelli annuncia: «Martedì chiederemo il riconteggio dei voti. I presidenti di seggio non hanno contato bene i voti dei candidati sindaco». Attendiamo la replica di Leoluca Orlando. (agg. di Silvana Palazzo) Clicca qui per Elezioni Amministrative 2017: risultati live, affluenza, come si vota. Qui i risultati Comunali: Genova, Parma, La Spezia – Chiavari, Abbiatregrasso, San Donato – Monza, Crema, Buccinasco – Padova, Verona, Gorizia – Taranto, Lecce, Oristano
Sono ancora 3 su 90 le sezioni scrutinate a Catanzaro per le Elezioni Comunali 2017, quindi è ancora presto per analizzare il voto. I risultati sono parziali: Sergio Abramo del centrodestra è in vantaggio con il 45,84%, Vincenzo Antonio Ciconte del centrosinistra è più staccato con il 25,59%. Vicino a quest’ultimo è Nicola Fiorita, che ha il 24,30%. Ultima Bianca Laura Granato del Movimento 5 Stelle con il 4,24%. Anche a Trapani prosegue a rilento lo spoglio per le Amministrative: siamo a 3 sezioni scrutinate su 70. Per ora è in vantaggio Girolamo Fazio: ha il 37,68% ed è davanti ad Antonio D’Alì del centrodestra, che invece ha ottenuto finora il 24,93% delle preferenze. Molto vicino è Pietro Savona con il 24,34%. Segue Marcello Maltese del Movimento 5 Stelle con il suo 10,12%. Per l’ufficialità di Leoluca Orlando ancora sindaco di Palermo bisognerà attendere a lungo, perché lo spoglio va a rilento, ma i giochi sembrano fatti. (agg. di Silvana Palazzo)
Vanno a rilento gli scrutini a Palermo, dove siamo ancora a quota 23 sezioni su 600. Sono 2.967 i voti raccolti finora alle Elezioni Comunali 2017 da Leoluca Orlando, quindi il candidato sindaco del centrosinistra è salito a quota 47,09%. Distaccato Fabrizio Ferrandelli del centrodestra, che è al 30,74% con 1.937 voti. Segue Ugo Forello del Movimento 5 Stelle con 15,98%. Ismaele La Vardera della Destra è al 2,65%. A Trapani, invece, se la vedranno col ballottaggio: i cinque candidati sono lontani dalla soglia del 40%. Mimmo Fazio, Antonio D’Alì, Piero Savona e Marcello Maltese si troverebbero in una forbice che va dal 27 al 20%. Si profila un ballottaggio anche a Catanzaro: Sergio Abramo, a caccia del quarto mandato, dovrà vedersela molto probabilmente con Vincenzo Ciconte. Il candidato del centrodestra Abramo è dato al 40%, mentre a Ciconte del centrosinistra viene attribuito il 30%. (agg. di Silvana Palazzo)
Orlando dovrebbe superare agevolmente il primo turno delle Elezioni Comunali 2017: anche la terza proiezione di Emg per La7 attesta il candidato sindaco di Alleanza per Palermo, sostenuto dal centrosinistra, sopra il 40%. Il vantaggio su Fabrizio Ferrandelli starebbe aumentando: Orlando è al 44,4%, mentre il candidato sindaco del centrodestra è al 32,7%. Restano indietro Ugo Forello del Movimento 5 Stelle e Ismaele La Verdera, rispettivamente al 16,9% e 2,2%. Dati contrastanti rispetto alla terza proiezione effettuata da Ipr per la Rai, secondo cui il candidato sindaco del centrosinistra sarebbe al 42%, quindi quello del centrodestra al 25% con Forello al 16% e La Vardera al 3%. La sostanza però non cambia per Orlando, che sarebbe eletto sindaco già al primo turno, quindi non sembra profilarsi lo scenario del ballottaggio per il capoluogo siciliano. Per quanto riguarda, invece, Catanzaro c’è la seconda proiezione di Ipr Marketing-Istituto Piepoli per la Rai: il candidato sindaco del centrodestra Sergio Abramo è al 39%, Antonio Ciconte del centrosinistra è al 29%, Nicola Fiorita con la lista civica al 27%. (agg. di Silvana Palazzo)
Prima proiezione Ipr per la Rai su Palermo: alle Elezioni Comunali 2017 è in vantaggio Leoluca Orlando, candidato sindaco del centrosinistra, con il 42%. Segue il candidato del centrodestra, Fabrizio Ferrandelli, con il 33%. Poi Ugo Forello del Movimento 5 Stelle con il 18% e, infine, Ismaele La Vardera del centrodestra con il 3%. Risultati importanti per Orlando, perché se supererà effettivamente il 40% verrà eletto sindaco già al primo turno. La proiezione di Piepoli per la Rai attesta un vantaggio ancor più netto del centrosinistra: Leoluca Orlando sarebbe al 45%, Fabrizio Ferrandelli al 31%, Ugo Forello al 17%. «In attesa di risultati certi, sembra evidente che la mia candidatura fra tutte le candidature delle grandi città italiane è quella che riporta il miglior risultato», ha dichiarato Orlando, secondo cui il cambiamento deve continuare. In attesa di conoscere i risultati dello spoglio in corso, Orlando, come riportato da Lapresse, ha aggiunto: «La positività di questa esperienza e l’esigenza di non fermare il cambiamento sono stati confermati dalla mia proposta di civismo politico lontano da velleitarismi e da soffocanti logiche di apparato». (agg. di Silvana Palazzo)
Sono usciti i primi exit poll delle Elezioni Comunali 2017 a Palermo e Catanzaro e non ci sono buone notizie per il Movimento 5 Stelle: i primi risultati, ovviamente ancora parziali e del tutto perfettibile nelle percentuali, danno Leoluca Orlando in grande spolvero a Palermo con la forte candidatura del Pd che rischia addirittura di sfiorare la vittoria al primo turno, mentre Ugo Forello (M5s) al momento resta fuori dal possibili ballottaggio, superato da Fabrizio Ferrandelli del Centrodestra. Secondo i dati Piepoli/Rai, a Palermo le prime indicazioni delle Amministrative vedono Orlando in testa con range tra il 39 e il 43%, vincendo così le Elezioni grazie alla nuova legge elettorale sicialiana che pone la soglia vincente al 40%. A seguire (e quindi in un ipotetico ballottaggio qualora Orlando non raggiunga il 40%) vincerebbe il centrodestra la sfida dei “rivali di Orlando”, con Ferrandelli che strappa un 26-30% di preferenze. Al terzo posto, con la sconfitta dunque del candidato forte di Grillo, Ugo Forello detto Salvatore che prende un 18-22% che al momento lo proietta ad una cocente sconfitta clamorosa per i grillini nel capoluogo di regione Sicilia.
Dando uno sguardo a Catanzaro, la situazione vede un possibile ballottaggio tra il centrodestra e la lista civica di Nicola Fiorita: sempre secondo i dati prodotti da Piepoli/Rai, in testa troviamo Sergio Abramo del centrodestra con range tra il 31 e il 35%, appena dietro Fiorita con il 30-34%, bocciato invece pare la candidatura di Ciconte, uomo punta di Pd e Centristi nel capoluogo calabrese. (agg. di Niccolò Magnani)
Nel penultimo dato sull’affluenza per le Comunali a Palermo, il servizio specifico del Comune siciliano – visto che i dati vengono raccolti non dal Viminale ma dalle stesse realtà locali – si osserva come sia ancora in lieve calo la partecipazione al voto dei cittadini siciliani. Sulle 600 sezioni scrutinate e totali, il 37,55% segna un risultato minore rispetto alla media nazionale fissata al 42,3% con gli ultimi dati appena giunti: 210 mila votanti in Palermo si sono espressi finora per votare il successore di Orlando e proprio il plurisindaco in passato con diverse casacche resta ancora il favorito con possibilità, remote, di vincere già al primo turno. A Trapani invece il 41,7% alza la corsa verso le ultimissime operazioni di voto fino alle 23, mentre per quanto riguarda Catanzaro è boom-voto con il 54% di partecipazione alle ore 19, proiettandosi ad essere uno dei comuni da record in queste Amministrative. (agg. di Niccolò Magnani)
Anche in Sicilia e Calabria si apprestano a concludersi le ultime ore della giornata elettorale per le Amministrative: un elemento particolarmente curioso accaduto soprattutto nella città di Palermo riguarda gli annosi “soprannomi” con cui i candidati si sono presentati e iscritti alle liste, con evidenti “esche” per gli elettori in modo da guadagnare anche un solo voto in più che potrebbe rilevarsi decisivo. Un caso-limite è quello di Salvatore Forello e Fabrizio Ferrandelli, candidati per arrivare al ballottaggio e sfidanti più in lizza per poter controbattere il favorito Orlando. Per quanto riguarda il candidato del Movimento 5 Stelle, la nomenclatura sulla scheda elettorale vede “Salvatore Forello detto Ugo”, un soprannome breve e corto che potrebbero rimanere in testa maggiormente, tentando di replicare il precedente incredibile di Riccardo Nuti che alle scorse Comunali a Palermo si era candidato con la dicitura “detto Grillo”. Il rivale Ferrandelli si presenta invece con la dicitura “Fabrizio Ferrandelli detto Fabbrizio”, con due “B” per poter prendere le fasce della popolazione palermitana più “popolare” che potrebbe sbagliare la scrittura esatta del nome. (agg. di Niccolò Magnani)
Anche in queste elezioni comunali 2017 la Sicilia si conferma una Regione a parte, in cui la politica ha leggi proprie. Non sempre facili da decifrare. E così a Palermo, Leoluca Orlando, sindaco uscente e candidato in pole position, si ritrova alla testa di una coalizione di centrosinistra, ma non ha voluto il simbolo del Pd; mentre il suo principale sfidante, Fabrizio Ferrandelli, ex Pd, è sostenuto da Forza Italia e centristi dell’Udc. Ugo Forello guida ai 5 Stelle e tenta di ottenere un buon risultato capace di fare da trampolino di lancio ai pentastellati in vista del voto regionale di novembre, nel quale crede molto Beppe Grillo. Un’altra particolarità della Sicilia è che – diversamente dal resto del territorio nazionale – qui basta ottenere il 40% dei voti +1 per essere eletti al primo turno: dieci punti percentuali in meno che fanno intravedere ad Orlando la riconferma a sindaco di Palermo. Se invece si dovesse andare al ballottaggio, per lui lo scenario potrebbe complicarsi. Ferrandelli ha fatto una campagna elettorale molto agguerrita e a dargli una grossa mano, in termini di consenso, è stato l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, che dopo avere scontato sette anni di carcere per favoreggiamento ha ripreso a fare politica. E in politica, si sa, rapporti e conoscenze contano moltissimo. Soprattutto in Sicilia. Sempre in caso di ballottaggio, rappresentano un’incognita i voti a 5 Stelle, che però pagano in termini di popolarità l’inchiesta sulle firme falsificate nel 2012. A Trapani si assiste ad una sfida a cinque tra Pietro Savona (centrosinistra), Marcello Maltese (M5s), Antonio D’Alì (centrodestra), Girolamo Fazio (Udc e altri) e Giuseppe Costantino Marascia (Liste civiche). Il sindaco uscente è Vito Damiano, di centrodestra, eletto nel 2012, che non si ricandida. D’Alì e il centrodestra cercano di mantenere Palazzo Senatorio, governato dal centrodestra da 19 anni. A Trapani è la prima volta del Movimento 5 stelle, il cui consenso, non avendo precedenti rimane un’incognita, anche e soprattutto in caso di ballottaggio. Situazione frastagliata a Catanzaro, capoluogo della Regione Calabria dove in queste elezioni comunali 2017 si contendono la poltrona di sindaco il primo cittadino uscente Sergio Abramo, di centrodestra, già sindaco dal 1997 al 2005; Vincenzo Ciconte per il centrosinistra, a Catanzaro alleato con l’Udc, Bianca Laura Granato per il Movimento 5 stelle, e la realtà civica “Cambiavento”, il movimento fondato da Nicola Fiorita. (Agg. di Federico Ferraù)
Palermo, Trapani e Catanzaro non faranno eccezione sulle modalità di voto che saranno rispettate in tutta Italia per queste elezioni Comunali 2017. Il primo turno è previsto per oggi domenica 11 giugno, con i candidati Sindaci che per essere eletti al primo turno dovranno superare il 50% più 1 dei voti. In caso di soglia inferiore, servirà il ballottaggio fra i due candidati più votati, previsto per domenica 25 giugno. Attenzione alla Sicilia, regione a statuto speciale che ha abbassato dal 50% + 1 al 40% + 1 la soglia per evitare il ballottaggio. Una situazione che potrebbe favorire Leoluca Orlando a Palermo. Secondo le previsioni, Sergio Abramo vincerebbe a mani basse a Catanzaro. Sia Palermo, sia Trapani sia Catanzaro superano ovviamente i 15.000 abitanti, soglia sotto la quale non sarebbe previsto il ballottaggio.
Domenica 11 giugno si voterà in Italia per le elezioni amministrative, con il rinnovo dei consigli comunali di alcuni importanti Comuni del Sud. Su tutti, Palermo (capoluogo di regione della Sicilia), Trapani e Catanzaro (capoluogo di regione della Calabria). A Palermo il Sindaco uscente è Leoluca Orlando per il centrosinistra, a Catanzaro è Sergio Abramo per il centrodestra, così come per il centrodestra il Sindaco uscente di Trapani è Vito Damiano, che ha già anticipato come non si sarebbe ricandidato. Nella città siciliana sarà corsa a cinque per la successione di Damiano, con gli strascichi di indagini giudiziarie che hanno coinvolto il consiglio comunale molto pesanti, e che potrebbero favorire l’eventuale elezione di un candidato del Movimento 5 Stelle. In questo senso, i sondaggi, pur con il loro margine d’errore, hanno già espresso preferenze abbastanza chiare.
A Palermo ad esempio Leoluca Orlando sembra favoritissimo per la riconferma. In Sicilia basterà superare il 40% (e non il 50%) per evitare il ballottaggio, e il Sindaco uscente, appoggiato dal Partito Democratico, viene segnalato al 45% dai sondaggi. In ogni caso, Orlando vincerebbe il ballottaggio sia col candidato del Movimento 5 Stelle, Forello, segnalato al 26% al primo turno, sia col candidato del centrodestra, Ferrandelli, quotato al 20%. A Catanzaro Sergio Abramo potrebbe essere riconfermato Sindaco al primo turno, visto che i sondaggi lo accreditano al 51,8%. Il candidato del PD Ciconte è assestato al 27,1%, Laura Granato del Movimento 5 Stelle più o meno all’11%. A Trapani non sono state compiute rilevazioni, ma la situazione giudiziaria che ha coinvolto il vecchio consiglio comunale, come detto ha portato in pole position il candidato M5S Marcello Maltese, davanti a Piero Savona per il Partito Democratico e a Antonio D’Alì per il centrodestra. La candidatura del centrista Girolamo Fazio, sindaco di Trapani dal 2001 al 2012, è stata accettata solo in extremis a causa di un ricorso, poi respinto, sulla sua incandidabilità.
In questa tornata di elezioni amministrative, vanno al voto alcune delle ultime grandi città che avevano eletto i loro Sindaci prima dell’arrivo della grande ondata del Movimento 5 Stelle, davvero competitivo a partire dalle politiche del 2013. I risultati dei pentastellati potrebbero rappresentare la vera incognita nei ballottaggi. Lo sa bene Leoluca Orlando a Palermo, che se non riuscisse a sfondare il 40% e a ottenere l’elezione al primo turno, rischierebbe di ritrovarsi contro coalizzati i candidati di centro-destra e M5S. Lo stesso vale per Sergio Abramo a Catanzaro, che in un eventuale ballottaggio potrebbe veder confluire i voti di Ciconte verso la Granato oppure viceversa, anche se sembra più difficile una convergenza del M5S verso un candidato del Partito Democratico. Come detto, a Trapani a causa delle vicende giudiziarie di candidati e partiti, Marcello Maltese punta all’exploit contro un PD debole e un centrodestra diviso tra le candidature di Fazio e D’Alì.