Doccia fredda per il Movimento 5 Stelle dopo i primi sondaggi: in nessuno dei maggiori centri coinvolti nelle Elezioni Comunali 2017 riuscirebbero ad andare al ballottaggio. Le urne stanno premiando i sindaci uscenti, a partire da Leoluca Orlando che, stando agli exit poll e alle prime proiezioni, conquisterebbe il quinto mandato, non consecutivo, a sindaco di Palermo. Il primo cittadino uscente è dato tra il 42% e il 44%. E proprio a Palermo si registra una delle sconfitte più cocenti del Movimento 5 Stelle che puntava al ballottaggio con Ugo Forello, che invece si ferma secondo i primi sondaggi al 18%, facendosi scavalcare da Fabrizio Ferrandelli. Dalle prime indicazioni emerge un dato inequivocabile: i sondaggi delle ultime settimane hanno sopravvalutato la forza del M5s nell’arginare critiche e perplessità e il possibile ritorno del bipolarismo, che si è invece affacciato nuovamente sulla scena politica italiana. (agg. di Silvana Palazzo)
Interessanti i risultati delle elezioni comunali 2017 che emergono dal secondo giro di exit poll che arrivano e sono significativi perché ponderati con le proiezioni. A Parma il risultato non cambia rispetto a quello che già abbiamo dato: Pizzarotti primo col 38-42%, segue Scarpa del Pd tra 28 e 32%. A Palermo gli exit poll ci danno un Leoluca Orlando sindaco eletto senza bisogno del ballottaggio, tra il 41-45%. Cambia anche e di molto lo scenario per le elezioni comunali di Genova: gli exit poll lanciano Bucci, candidato di Forza Italia al 40% davanti al candidato del Pd, Crivello, tra il 24% e il 28% con i 5 Stelle che rimangono tra il 18-22%. Gli exit poll delle elezioni comunali di L’Aquila confermano Di Benedetto del Pd al 44-48%, mentre è in ascesa il candidato del centrodestra, Biondi, che sale al 41-45%. M5S crolla tra 1-5%. Arrivano anche gli exit poll delle Comunali di Monza: il sindaco uscente del Pd, Scanagatti, primo col 42%, seguito da Allevi di centrodestra. I grillini si fermano al 6%, grande sorpresa invece la lista civica di Maffé, Io Cambio, che raggiunge il 5%. A Lecce avanti il centrodestra con Gilberto al 42% seguito da Salvemini del Pd al 32%.
Non abbiamo ancora i risultati delle Elezioni Comunali sui dati reali, ma sono arrivati i primi Exit poll dei capoluoghi di Regione che ci danno degli importanti segnali politici che emergerebbero da queste amministrative 2017. Il Movimento 5 Stelle viene spazzato via da tutti i ballottaggi. Una sconfitta che, se confermata poi dai dati reali, avrebbe del clamoroso. A Parma, gli exit poll confermano le previsioni della vigilia del voto: Pizzarotti, ex M5S, tra il 38% e 42%, Scarpa del centrosinistra tra il 28% e il 32%, ultimo Ghirarduzzi di M5S tra il 2% e il 4%. Passiamo alle Elezioni Comunali di Palermo con gli exit poll che danno Leoluca Orlando tra il 39% e 43% che potrebbe quindi essere eletto Sindaco al primo turno. In seconda posizione il candidato del centrodestra, Fabrizio Ferrandelli che si attesterebbe tra il 26% e 30%, staccato e fuori da un eventuale ballottaggio il candidato di M5S che si ferma al 20%. Alle Comunali di Genova gli exit poll ci regalano un testa a testa tra centrosinistra e centrodestra, con entrambi i candidati Bucci e Crivello tra il 33% e il 37%. Anche a Genova M5S si ferma al 20% e rimane fuori dai ballottaggio. A Verona abbiamo invece il Pd in testa con la candidata Salemi che si attesta al 22%-26% seguita da Sboarina (22%-26%), malissimo M5S: il candidato Gennari tra il 9% e 13%.
Mancano davvero poco ai primi exit poll delle Elezioni Comunali Amministrative in più di 1000 comuni d’Italia: i sondaggi e gli ultimi dati prodotti dagli studi di YouTrend mostrano un dato interessanti. Dei 160 comuni al voto con abitanti superiori ai 15mila, la metà quasi esatta delle amministrazioni uscenti apparteneva al Centrosinistra che dunque ha un obiettivo abbastanza chiaro e immediato. La scommessa è quella di tenere “botta” confermando almeno il 50% delle amministrazioni sulla fetta dei grandi comuni al voto: di questi, il 41% era in mano al Centrodestra, il 17% erano liste civiche, mentre il 9% apparteneva ai partiti centristi, il 5% alla Sinistra extra-Pd e solo 3 in mano al Movimento 5 Stelle. Proprio i risultati dei grillini sono il banco di prova più interessante in questa corsa alle Comunali “meno note” ma non meno importanti a livello politiche di quelle campali di un anno fa. (agg. di Niccolò Magnani)
I sondaggi prodotti prima del voto di oggi avevano dato Lecce come uno dei rebus più grandi per il centrodestra: una storica roccaforte per Forza Italia e FdI rischia di non arrivare ad una conferma certa, specie dopo la buonissima prova dell’affluenza al voto fino alle ore 19 (oltre il 50% in tutta Lecce). Secondo quanto riportava fino a ieri il sondaggio del Corriere Salentino, la maggioranza dovrebbe essere raggiunta dal candidato di centrodestra Mauro Gilberti me con voti tra il 38 e il 43%, non bastevoli per vincere al primo turno. Carlo Salvemini, del Pd, sfiora il 35% e si candida a fare da contender nel secondo turno del 25 giugno prossimo. Il Movimento 5 Stelle non va oltre l’11%, stando a questi ultimi sondaggi, ma con l’uscita dei primi exit poll si potrà avere subito il polso della situazione e verificare la veridicità o meno dei dati raccolti in questi ultimi giorni di campagna elettorale. (agg. di Niccolò Magnani)
Le intenzioni di voto e i sondaggi della vigilia davano per le Elezioni Amministrative a Parma un risultato abbastanza scontato: Pizzarotti, sindaco uscente ex M5s dovrebbe riguadagnarsi la possibilità del ballottaggio in cui è favorito contro qualsiasi sfidante dovesse arrivare al secondo turno. L’affluenza non altissima a Parma – alle ore 19 è il 36.85%, sotto la media nazionale del 42,3% – potrebbe in realtà fare gioco a favore per l’ex grillino che dovrebbe mantenere il vantaggio dei fedelissimi con pochi “astensionisti” degli ultimi anni che si sono presentati alle urne, non cambiando così di molto il peso elettorale globale nella cittadina emiliana.
Secondo i sondaggi pubblicati a pochi giorni dal voto di Ixè, si osservava come Pizzarotti sarebbe vicino al 40%, con il 37%, mentre il secondo posto dovrebbe essere garantito per Paolo Scarpa al 20,8%, candidato Pd e unico vero sfidante (per i numeri) in questa conclusa campagna elettorale. Dietro restano Laura Cavandoli, Centrodestra, al 6,4% e Ghirarduzzi al 2,4%, grillino e vera sconfitta per il suo leader che nella città del primo “epurato” rischia di prendersi il “cappotto”. (agg. di Niccolò Magnani)
Negli ultimi sondaggi politici prodotti alla vigilia delle Elezioni Comunali nella città di Padova vede ancora il ripresentarsi della sfida durata lungo tutta la campagna elettorale di questi mesi. Con dati forniti dalle stime di voto di Swg, Sergio Giordani (candidato di Pd, Area Civica ed ex presidente del Calcio Padova) è dato tra il 35-39% delle preferenze, mentre insegue il sindaco uscente (e commissariato) Massimo Bitonci, sostenuto da liste civiche, Lega e Fratelli d’Italia, invece viene visto tra il 34 e il 38%. Più indietro gli altri candidati che non dovrebbero riuscire a competere per il ballottaggio: Arturo Lorenzo tra l’11 e il 15%, Simone Borile (M5s) 7-9% e Luigi Sposato tra il 2 e il 4%. In attesa degli exit poll che arriveranno attorno alla chiusura delle urne alle ore 23, la sfida fino all’ultimo voto tra centrosinistra e Lega nord è tutt’altro che scontata. (agg. di Niccolò Magnani)
Sono in corso le votazioni anche nel comune di Piacenza, dove i sondaggi prima di queste Elezioni Comunali 2017 avanti una corsa serrata per arrivare al ballottaggio tra 3 principali candidati sindaco sfidanti tra loro. Al momento, anche vedendo la campagna elettorale “giocata” a Piacenza, i Cinque Stelle sembrano essere un gradino più in basso come possibilità di risultare tra i primi due posti questa sera dopo le ore 23, alla chiusura delle urne e dopo i primi exit poll. Andrea Pugni infatti era dato alla vigilia tra il 9 e il 12%, troppo poco per insidiare il tris di testa: Paolo Rizzi, Pd e Civiche, è dato dai sondaggi Twig tra il 33 e il 37%, mentre al secondo posto ci sarebbe il candidato della Lista Civica Massimo Trespidi tra il 21 e il 25%.
Terzo, ma sempre in lizza, Patrizia Barbiere, candidata del centrodestra unito con Lega Nord, FdI e Forza Italia. La Lista Civica-Piacenza in Comune con Luigi Rabuffi potrebbe sfiorare il 10% ma saranno i primi ehi poll a stabilire come questa lista e tutte le altre presenti a Piacenza si potranno contendere i posti in Consiglio Comunale. (agg. di Niccolò Magnani)
Sesto San Giovanni, uno dei comuni più popolosi attorno a Milano, rischia di essere confermata anche in queste Elezioni Comunali 2017, la vera Stalingrado d’Italia, con il sindaco uscente del Pd, Monica Chittò, assai vicina alla rielezione come primo cittadino. Stando agli ultimi sondaggi sulle Amministrative prodotti da Lorien Consulting prima del silenzio elettorale, la Chittò in quota Pd e Sinistre sfiorerebbe il 41% dei voti, dunque con il necessario ricorso al Ballottaggio dove però sembra avere vita abbastanza agevole rispetto agli altri candidati sindaco rivali. Roberto Di Stefano, con Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia uniti, avrebbe ad oggi il 21,2%m mentre il grillino Antonio Foderaro si avvicina e di molto con il 19,6% delle preferenze. La lista civica di Gianpaolo Caponi, al 16,5% il “quarto incomodo”, con le altre liste date a cifre molto basse prima dell’apertura delle urne questa mattina. (agg. di Niccolò Magnani)
La sfida alle Amministrative di Padova ha tenuto i sondaggi in “crisi” nelle ultime settimane: gli ultimi disponibili davano Massimo Bitonci, sindaco uscente e commissariato dopo la crisi del suo Consiglio Comunale negli ultimi mesi, davanti a tutti con la possibile vittoria al primo turno senza però la maggioranza, dunque andando a Ballottaggio. Al secondo posto è lotta serrata tra Arturo Lorenzo, candidato della Sinistra, Sergio Giordani, candidato del Pd, e il grillino Simone Borile: se la possono giocare tutti, anche se dal punto di vista dei numeri un dato significativo è arrivato dal sondaggio prodotto da Marka Research, con Bitonci del centrodestra votato dal 46% contro Lorenzo al 54% qualora si arrivasse al ballottaggio tra i due candidati sindaco più in lizza. (agg. di Niccolò Magnani)
Tra le città in cui si sceglie il sindaco oggi, domenica 11 giugno, c’è Parma. È il primo comune conquistato dal Movimento 5 Stelle, ma Federico Pizzarotti è fuoriuscito dallo schieramento per i contrasti con Beppe Grillo. Forte dei risultati ottenuti in questi anni da sindaco, Pizzarotti corre verso la conferma: anche gli ultimi sondaggi lo ritengono favorito, quindi destinato a vincere di nuovo. L’indagine di Demos&Pi e Demetra, commissionata da Repubblica, gli attesta il 42.1% dei voti. Del resto il 57% di chi ha partecipato al sondaggio giudica abbastanza positiva la sua esperienza da primo cittadino. Paolo Scarpa del centrosinistra potrebbe invece riscuotere il 27.3% dei consensi. Non sembra avere alcuna possibilità di successo Daniele Ghirarduzzi del Movimento 5 Stelle: nei sondaggi ottiene il 4,5%, meno anche di Laura Cavandoli del centrodestra che invece dovrebbe arrivare a quota 16%.
Gli ultimi sondaggi sulle Elezioni Amministrative a Como davano Mario Landriscina, candidato unico del centrodestra, diretto al ballottaggio. Secondo l’indagine dell’Istituto Piepoli – commissionata dal Corriere di Como – sulle intenzioni di voto in vista delle Comunali la sfida è per chi dovrà andare con lui al ballottaggio, visto che il 46% voterebbe per Landriscina. In vantaggio un queso caso Maurizio Traglio, imprenditore ed ex consigliere di amministrazione di Alitalia: il candidato sindaco sostenuto da PD, Verdi e la lista civica a suo nome è al 20%. Segue Alessandro Rapinese sostenuto da Lista civica Rapinese Sindaco con il 15%. Indietro il candidato del Movimento 5 Stelle, Fabio Aleotti: è al 4%, dietro anche a Bruno Magatti sostenuto da Lista civica Civitas e daPossibile con il 12%. Non sembra avere chance Celeste Grossi, sostenuto da Lista civica Prossima Como, Sinistra Italiana e Rifondazione comunista: gli ultimi sondaggi gli accreditano solo il 2% dei voti.