Da aspirante consigliere comunale di Acri a star: questa è la storia di Angelo Cofone. Il video di un suo comizio è diventato virale e subito è stato paragonato a Cetto La Qualunque, celebre personaggio di Antonio Albanese. Presente sul palco per sostenere la candidata sindaco Anna Vigliaturo, ha dato vita ad un comizio esilarante. Forse per l’emozione o per la mancanza di capacità dialettiche ha faticato a leggere il suo discorso. “Frospero” (fiammifero), come viene soprannominato, esordisce con un’excusatio non petita: «Buonasera a ttuttiiii. Se faccio qualche sbaglio non vi mettete a ridere perché sennò…». Con il suo marcato accento calabro arringa la folla, ma inciampando sugli errori, fermandosi e tentennando. «…Abbiamo deciso, sostenen… sost… (ride) …scusate…». Sostiene Anna Vigliaturo, ma lui la chiama «Vigliatura». E quando passa a parlare dei problemi del paese non va meglio, anzi si innervosisce: «…che vengono riversati… tutt… Fonda…».



Angelo Cofone salta qualche riga? Sta di fatto che a un certo punto si spazientisce: «Aaahh… S’è capit tutt…». E si mette a ridere pure lui, mentre la piazza si sbellica, riconoscendogli comunque un applauso di incoraggiamento. Un applauso che gli infonde nuovo coraggio, ma il risultato non cambia. Riprende a leggere male, al punto tale che afferma: «Possiamo solo immaginare i danni che possiamo provocare». Cosa c’è scritto sul foglio? «Quinti… Insiem… Tutta la squatr… Non solo noi… Beh… Vi prometto che… Tutt… Tutt… Per c…».



Non si capisce. Sbuffa nel microfono cn un’imprecazione che fa scoppiare una fragorosa risata generale nella piccola folla. Questa performance su Youtube ha fatto il pieno di visualizzazioni. Non sono mancati gli sfottò, ma Angelo Cofone ha anche impietosito qualcuno, che quindi lo ha difeso: «Mi vergogno di chi ruba, non di Angelo Cofone». Dopo aver vinto sul web, conquista il 7% dei consensi, contribuendo a portare la sua alleata al ballottaggio. Se vi siete persi il suo video, eccolo qui di seguito.

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