Quello tra centrosinistra e centrodestra a Monza è stato un pareggio, ma al ballottaggio sarà un derby. I due poli si sfidano almeno da un ventennio in città e arriveranno al 25 giugno con solo 35 voti di scarto sui 40mila circa che hanno incassato insieme. Più distaccato il Movimento 5 Stelle, lasciato a grande distanza. Nella distribuzione dei voti di coalizione all’interno del centrodestra, la Lega Nord ha superato Forza Italia come secondo partito della città. Indiscussa, invece, la leadership del Partito democratico nella coalizione del centrosinistra: è il primo partito della città, dove ha raccolto un quarto dei voti. La terza forza di Monza dopo le Amministrative è il Movimento 5 Stelle, ridimensionato rispetto al 10% che aveva ottenuto al debutto nel 2012. I pentastellati si sono fermati al 7,9%, quindi dovrebbero avere uno o due consiglieri comunali eletti. Le liste Sinistra Alternativa e il Popolo della Famiglia non avranno rappresentanti in aula. Nella classifica dei candidati con più preferenze personali, il più votato è sempre l’assessore uscente del Pd Antonio Marrazzo. Sono quindici anni che supera tutti alle comunali. (agg. di Silvana Palazzo)
Per pochi voti Roberto Scanagatti ha sopravanzato Dario Allevi nel primo turno delle Elezioni Comunali 2017 e quindi bisogna aspettarsi un ballottaggio particolarmente avvincente. Il sindaco uscente sostenuto dal Partito democratico ha ottenuto 19379 voti, mentre il candidato del centrodestra ne ha conquistati 19344. Sono 3711 per Giovanni Danilo Sindoni, 2540 per Pierfranco Maffè, 2352 per Paolo Piffer, 623 per Michele Quitadamo e 601 per Manuela Ponti. Per quanto riguarda, invece, le preferenze per gli aspiranti consiglieri, dietro Antonio Marrazzo (586 voti), Cherubina Bertola (483 voti) e Max Longo (478 voti) si è inserito Andrea Arbizzoni, il primo per quanto riguarda il partito Fratelli d’Italia con 455 voti. Gerry Gerosa è stato, invece, il più votato tra gli aspiranti consiglieri di Labmonza: ha raccolto 313 voti. Desiree Chiara Merlini con i suoi 231 voti ha raccolto più preferenze per la lista “Noi con Dario Allevi”. (agg. di Silvana Palazzo)
A Monza sarà necessario il ballottaggio tra Dario Allevi e Roberto Scanagatti per decidere chi sarà il nuovo sindaco. Ma i risultati delle elezioni comunali servono anche a determinare chi saranno i nuovi consiglieri. Vediamo quindi chi ha preso più voti nei quattro partiti più votati. Nel Partito democratico Antonio Marrazza ha avuto 586 preferenze, Cherubina Bertola 483, Paolo Pilotto 372, Egidio Riva 368 ed Egidio Longoni 344. Passando alla Lega Nord, Federico Arena è stato il più votato con 330 preferenze, davanti a Simone Villa (295), Alberto Mariani (266), Laura Capra (177) e Federica Mosconi (176). Per quanto riguarda Forza Italia,a Max Longo ha ottenuto 478 voti, Martina Sassoli 336, Rosario Adamo 304, Francesco Cirillo 247 e Marco Ferrari 219. Infine, nel Movimento 5 Stelle i tre candidati più votati sono stati Elisabetta Amato (61 preferenze), Aurelio Camporeale (60) e Gaspare Buffa (52).
I risultati delle elezioni Comunali di Monza sono ormai definitivi: al ballottaggio tra 15 giorni andrà il candidato sindaco del centrodestra, Dario Allevi che ha ottenuto il 39,02 contro il 38,97% di Roberto Scanagatti il Sindaco uscente renziano. Una situazione di sostanziale parità con i due candidati divisi da meno di 20 voti. Deludente la performance di Sindoni, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle che ha raggranellato un misero 7%. Male e sotto le aspettative il candidato bersaniano, Paolo Piffer, che si aggiudica la quinta piazza.
Da sottolineare il grande risultato di Pierfranco Maffé, esponente di centrodestra, ex assessore e consigliere Comunale, che con la sua lista Civica ha ottenuto il 5,23% e diventerà decisivo nel prossimo ballottaggio. Il dato più preoccupante, che deve far riflettere tutti i partiti, è che alle urne si è recato solo un monzese su tre per votare: alla fine l’affluenza non ha superato il 51%, contro il 59% di cinque anni fa.
Un risultato che di fatto boccia l’amministrazione uscente del Pd capitanata da Scanagatti, che al secondo turno cercherà l’apparentamento con le liste di sinistra (Piffer e Sinistra Alternativa), ma che pare non avere l’inerzia necessaria per stoppare l’avanzata del centrodestra. Sarà fondamentale per il candidato Allevi invece trovare una intesa con Maffé, per due motivi: recuperare il voto dei moderati e rafforzare la sua squadra di governo della città con un amministratore di grande livello. Un ticket Allevi-Maffé, con quest’ultimo vicesindaco, sarebbe una formula vincente.
Passando ora ai titoli di coda, menzioniamo per par condicio anche il Popolo della famiglia, che ha ottenuto un misero 1,20%, risultando il fanalino di coda di queste comunali 2017 di Monza. Forse ha pagato il fatto che la candidata, Ponti Manuela, fosse espressione di Forza Nuova e Fiamma Nazionale.
Venendo ai risultati di Lista, registriamo un grande risultato del Pd che si conferma il primo partito cittadino con il 28%, seguito dalla Lega Nord col 13% e subito a ruota Forza Italia che ottiene il 12%. Staccato il Movimento 5 Stelle che porta a casa solo il 7%.
Per quanto riguarda le preferenze dei candidati al Consiglio Comunale possiamo dire che siamo ben lontani, come numeri e risultati, dalle vecchie tornate elettorali. E questa cosa fa riflettere sull’utilità o meno di avere ancora le preferenze, tema che è oggetto di discussione a livello nazionale riguardo alla nuova legge elettorale. Il consigliere più votato di Monza è stato Marrazzo del Pd (586 voti), seguito dal collega di partito Bertola (483 voti). Terza posizione per Longo di Forza Italia (478 voti), quarto Pilotto, sempre Pd, con 372 voti, quinta la Sassoli di Forza Italia con 336 voti e sesto Arena, della Lega Nord, per lui 330 voti.