Analisi e riflessioni dopo le Elezioni Comunali 2017 a Parma. Come si è mosso l’elettorato nel primo turno delle amministrative? Il sindaco uscente Federico Pizzarotti ha espanso il proprio bacino elettorale in maniera trasversale, soprattutto ai danni del centrosinistra, oltre che a destra. Lo ha rilevato l’Istituto Cattaneo che ha effettuato un’analisi dei flussi rispetto alle comunali del 2012 e alle politiche del 2013. La composizione dell’elettorato di Pizzarotti è cambiata rispetto al 2012: una parte arriva dal centrosinistra. L’elettorale del Pd e quello del precedente candidato di centrosinistra ha mostrato un grado di infedeltà importante. Per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle, gli elettori che nel 2012 avevano votato Pizzarotti si sono divisi in due: una parte ha rinnovato la fiducia al sindaco, cioè il 4,7% del corpo elettorale, mentre il 5,5% ha preferito astenersi. (agg. di Silvana Palazzo)



Lo hanno detto e scritto praticamente tutti, eppure a Parma l’effetto-Pizzarotti ha davvero steso il Movimento 5 Stelle in quel comune che primo tra tutti aveva lanciato la sfida alle Amministrative del Movimento 5 Stelle. Pizzarotti passa al secondo turno e non dovrebbe avere troppi problemi per battere lo sfidante Paolo Scarpa del Centrosinistra, ma resta il guanto della sfida vinto con gli ex-amici grillini, che rosicano e masticano amaro il giorno dopo vedendo il loro epurato più famoso condire per bene il piatto elettorale davanti a sé. I numeri sono impietosi: 2406 voti per il 3,4% in tutta Parma, i più votati dei Cinque Stelle restano anni luce lontani da quelli assegnati alla Lista Civica Effetto Parma di Federico Pizzarotti. Cinzia Ferraroni con 95 voti, Dario Di Marcoberardino con 41, mentre i primi più votati per il sindaco uscente con 554 e 474 preferenze risultano Marco Bosi e Michele Alinovi. Grillini in netta minoranza, la sconfitta per Grillo – che si accompagna a quella più fragorosa a Genova, è di quelle sonanti. (agg. di Niccolò Magnani)



L’ex sindaco Pizzarotti non ce l’ha fatta al primo turno e dovrà vedersela al ballottaggio con Paolo Scarpa, una sfida all’ultima scheda. Pizzarotti ha ottenuto 26496 voti pari al 34,78%; Filippo Greci 1508 pari all’,198%; Daniele Ghirarduzzi 2426 pari al 3,18%; Laura Bergamini 951 voti pari all1,25%; Ettore Manna 1505 voti paril’1,98%; Laura Cavandoli 14685 voti pari al 19,28%; Luigi Alfieri 1961 voti pari al 2,57%; Paolo Scarpa 24934 voti pari al 32,73%, Emanuele Baccheri 1350 voti pari all’1,77% e infine Teresa Russo 362 voti pari allo 0,48%. Ecco i voti alle liste: Siamo Parma Greci sindaco 1485 voti, il 2,14%; M%S 2406 voti, il 3,48%; Effetto Parma Pizzarotti sindaco 23946, il 34,59%; Partito comunista 862 voti, 1,25%; Rifondazione comunista 830 voti, l’1,2%; PCI 538 voti, lo 0,78%; Fratelli d’Italia 15550 voti, il 2,24%; Lega Nord 8348 voti, il 12,06%; Lista civica insieme per il futuro 1184 voti, 1,71%; Forza Italia 1866, pari al 2,7%; Alfieri per Parma 1910, il 2,76%; Parma Unita 2928, il 4,23%; Parma protagonista Scarpa Lista 9495, il 13,71%; CasaPound Italia 1245, l’1,8% e Pia Russo sindaco 358, 0,52%.



Vediamo invece i primi candidati consiglieri delle maggiori liste. Per la Lista Pizzarotti ottiene 554 voti Marco Bosi, 474 voti Michele Alinovi e 345 voti Cristiano Casa; per la Lega Nord Maurizio Campari ottiene 215 voti e Emiliano Occhi 207; per Forza Italia Franco Cattabiani prende 134 voti e Paola Zanichelli 123; lista Parma Protagonista è Bruno Agnetti a prendere 425 voti, Pier Paolo Eramo 394 e Roberta Roberti 376 voti.