A Palermo continua a infuriare la polemica su Ismaele La Vardera, il candidato Sindaco di centrodestra accusato di aver affrontato la campagna elettorale per le amministrative con l’unico obiettivo di girare un film-documentario su questa esperienza. Già collaboratore de “Le Iene”, Ismaele La Vardera ha ottenuto meno del 4% dei voti e alla fine della campagna ha avuto una colluttazione con l’attore Francesco Benigno, al quale ha confessato la sua intenzione di utilizzare il materiale girato in campagna elettorale, spesso anche di nascosto, per realizzare il film. Il programma di Radio Rai, “La Zanzara”, ha intervistato La Vardera sottolineando il paradosso vissuto in questi giorni, considerando che la sua candidatura potrebbe essere stata solamente un gigantesco bluff, che ha scatenato reazioni rabbiose da parte dei leader politici che lo hanno sostenuto, su tutti Giorgia Meloni e Matteo Salvini.



Ai microfoni di “La Zanzara”, Ismaele La Vardera si è difeso spiegando come la sua esperienza sia stata reale al 100%, tanto che la sua candidatura è stata richiesta inizialmente da parte di comitati civici che lo hanno invitato a candidarsi. Durante la campagna elettorale è nata poi l’idea di realizzare il film, senza che i leader politici come la Meloni o Salvini, pur offrendo il loro sostegno politico, abbiano versato un solo euro per la sua campagna. La Vardera ha usufruito solamente di donazione spontanee che non avrebbero comunque superato i mille euro da parte dei suoi elettori. Incalzato dai conduttori de “La Zanzara” Cruciani non ha ammesso dunque di essere entrato in campagna elettorale solo per girare il film, anche se il fine ultimo è diventato quello. Ha inoltre sottolineato di essere stato aggredito da Francesco Benigno, che a sua detta ha preso malissimo la rilevazione che la campagna elettorale a Palermo di La Vardera è diventata un film. La Vardera ha affermato di voler denunciare Benigno per la sua aggressione.

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