Sono destinate a far discutere le frasi di Vittorio Di Battista, padre del deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista, che alla trasmissione di Radio 24 “Si può fare”, condotta da Alessio Maurizi e Carlo Gabardini, ha ammesso le proprie simpatie fasciste. Ai due speaker radiofonici, che gli chiedevano se è vero che ha avuto un passato da fascista, Di Battista senior – come riportato da nextquotidiano.it – ha replicato:”Si, ma non solo un passato. Non apriamo una discussione su quale è il mio fascismo oggi…”. Alla domanda, ancora più diretta, “Quindi lei è fascista?”, Vittorio Di Battista ha risposto senza dubbi:”Assolutamente si”. 



Prima la discussione si era spostata sul presunto incontro segreto tra Matteo Salvini e Davide Casaleggio. Questa la versione del papà di Di Battista:”Sono un elettore che continuerà a votare 5stelle. Riguardo alle vostre certezze, su un accordo probabile tra M5S e Lega, vi chiedo: avete le stesse fonti di Repubblica? Perché quelle sono fonti un po’ strane…”



I dubbi espressi da Vittorio Di Battista, papà di Alessandro, rispetto al presunto incontro segreto tra Salvini e Casaleggio, riguardano come detto le fonti de La Repubblica:”Non si nega l’eventualità di una convergenza programmatica, non c’e’ niente di male. Ma se La Repubblica passa da una possibile convergenza ad una notizia spaventosa…Bisognerebbe chiedere al figlio del commissario Calabresi (direttore de La Repubblica, ndr), perché le sue fonti sono strane…cioé non sono state rese note”. 

Ma se Di Battista senior nutre dei dubbi sul fatto che il figlio del co-fondatore dei pentastellati e il segretario della Lega Nord si siano incontrati, lo stesso non si può dire per quanto riguarda la posizione di Luigi Di Maio, candidato premier in pectore che ha negato il vertice:”Se per caso questo incontro ci fosse stato e Di Maio od altri negano che ci sia stato allora – dice Vittorio Di Battista – non si tratterebbe solo di non candidarsi a premier ma di un piccolo testa di c***o che è stato travolto dagli eventi”. E a quel punto, chiedono i conduttori di Radio 24, basterebbe per non candidarsi premier? “A me si”, risponde un Di Battista scatenato…