Anche a Gorizia a trionfare nell’ambito dei ballottaggi alle Amministrative 2017 è stato il centrodestra, con Rodolfo Ziberna sindaco. Il neo primo cittadino, come reso noto dall’agenzia di stampa Ansa, si è già ufficialmente insediato in municipio ma ha soprattutto già elencato quali saranno le sue priorità: emergenza alberi, questione migranti, scelta della Giunta e convocazione del primo consiglio comunale. Il passaggio di testimone dal suo predecessore, l’ormai ex sindaco Ettore Romoli, è avvenuto intorno a mezzogiorno. Proprio Romoli, nell’accogliere Ziberna si è scusato per aver lasciato nelle sue mani una città “un po’ in disordine”. “Se a Gorizia non ci fosse stata la cultura della prevenzione, i danni sarebbero stati più gravi”, ha replicato il neo primo cittadino. Ziberna ha avuto la meglio sul candidato del centrosinistra Roberto Collini, eletto con il 59,79% dei voti. Come prima cosa dopo aver indossato i panni si Sindaco, il neoeletto si è recato nelle zone colpite violentemente dalla bufera di vento che si è abbattuta ieri mattina, proprio nella giornata dedicata alle elezioni. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Clicca qui per Ballottaggi Elezioni Comunali 2017: diretta live, come si vota. Qui i risultati Comunali: Trapani, Catanzaro, L’Aquila – Genova, Parma, La Spezia – Chiavari, Abbiategrasso, San Donato – Monza, Crema, Buccinasco – Taranto, Lecce, Oristano. Qui gli eletti: Verona, Padova.
Il centrosinistra unito ha vinto il ballottaggio a Padova: Sergio Giordani ha battuto Massimo Bitonci della Lega Nord alle Elezioni Comunali 2017. Un miracolo, perché sono stati rimontati undici punti di distacco allo “sceriffo” del centrodestra. Padova allora potrebbe essere un modello nazionale per il centrosinistra. Ne è convinto il nuovo sindaco: «La politica è efficace se unisce, non se divide. I grandi problemi si risolvono solo se la gente sta insieme e punta a obbiettivi comuni. La classe dirigente deve tornare a dare il buon esempio». Nell’intervista a Repubblica il primo cittadino ha provato a spiegare la sconfitta di Bitonci: «Una città colta e avanzata non poteva accettare un sindaco rissoso, razzista e anti-europeo. Spero che anche il resto d’Italia farà lo stesso quando voterà per il Parlamento». Non senza polemiche il commento del sindaco uscente di Verona, Tosi: «Ci aspettavamo forse un maggior apporto dal Partito Democratico». La sua candidata, la fidanzata Bisinella, ha dichiarato: «Verona ha scelto. Lasciamo una città vitale, cresciuta e con un bilancio a posto».
Non ha nascosto un tono polemico Massimo Bitonci, subito dopo la sconfitta nel ballottaggio alle amministrative di Padova, dove a trionfare è stato il candidato del centrosinistra Giordani con il 51,9%. Uno scarto di circa 3000 voti che consegna all’ex presidente del Padova Calcio le chiavi del comune. Queste le parole di Bitonci alle tv locali subito dopo la fine dello spoglio riportate da Il Mattino di Padova:”Facciamo gli auguri di buon lavoro a questa maggioranza così eterogenea: vedremo chi fa il sindaco, chi fa il vicesindaco, chi farà l’assessore alla casa, chi seguirà la sicurezza, e quali saranno le iniziative che prenderà questa nuova maggioranza. Io farò l’opposizione com’è giusto che sia: ho sempre portato a termine qualsiasi cosa ho fatto nella mia vita”. Ma quali sono i motivi della sconfitta? “Io ho avuto il coraggio di dire le cose come stavano, per esempio sull’ospedale di Padova e probabilmente c’è stato un voto anche su questo. I padovani del centro storico non hanno capito che l’apertura di un polo universitario è un progetto che è già nelle corde dell’università”. (agg. di Dario D’Angelo)
Verona volta pagina e mette Federico Sboarina sulla sedia di sindaco. All’ex leghista Flavio Tosi non è bastato neppure l’endorsement di Matteo Renzi, il quale nei giorni scorsi aveva dichiarato che «il Pd appoggia a Verona la candidatura di Patrizia Bisinella, rappresenta l’alternanza credibile a Salvini». La volata del candidato di centrodestra è stata possibile grazie al contributo di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia. Molto sul successo a Verona si è giocato Matteo Salvini, che è stato l’unico leader nazionale ad arrivare in città con comizi e gazebo. Del resto con Tosi ormai è una sfida personale, cominciata nel marzo del 2015, quando l’ormai ex sindaco di Verona fu espulso dal Carroccio. Flavio Tosi si immaginava come futuro candidato nazionale del centrodestra dopo aver guidato Verona per dieci anni e, invece, la sconfitta della fidanzata cambia tutti i suoi piani. (agg. di Silvana Palazzo)
Il centrodestra ha conquistato al ballottaggio anche Gorizia, il cui nuovo sindaco, eletto con il 59,79% dei voti, è Rodolfo Ziberna. Battuto Roberto Collini, candidato della coalizione di centrosinistra incapace di superare la soglia del 40,21%. Un successo, quello di Ziberna, che come ha voluto sottolineare lo stesso neo-sindaco a Il Messaggero Veneto, non può non essere considerato come un premio all’uscente Ettore Romoli:”È un risultato che va doverosamente condiviso con Romoli, una quota del voto è legata all’operato della sua giunta. La coalizione di centrosinistra aveva impostato la sua campagna elettorale sulla discontinuità e questo, purtroppo per loro, la città lo ha capito bene. Ettore ha fatto un grande lavoro, solo una persona miope non può vederlo, sarebbe assurdo non seguire quel solco già tracciato. Anche se quella dei prossimi cinque anni sarà la Gorizia di Ziberna e della sua squadra”. (agg. di Dario D’Angelo)
Il nuovo sindaco di Padova è Sergio Giordani: in controtendenza rispetto ai risultati delle altre città giunte al ballottaggio, il centrosinistra ha vinto nel secondo turno delle Elezioni Comunali. L’ex presidente del Padova Calcio ha ottenuto il 51,8% dopo un testa a testa con il sindaco uscente, il leghista Massimo Bitonci, il quale si è fermato al 48,1%. Tenendo conto anche del fatto che il leghista, insieme ad Arturo Lorenzoni e Simone Borile, è eletto consigliere, vediamo come vengono ripartiti i seggi e quindi come si comporrà il nuovo Consiglio comunale. La maggioranza spetta a Giordani con 19 seggi: 6 consiglieri del Partito democratico, quattro ciascuno per le liste civiche “Coalizione civica per Padova”, “Lorenzoni sindaco” e ” “Giordano sindaco”. La minoranza a Bitonci con 10 seggi: 7 consiglieri arriveranno dalla sua lista civica “Bitonci sindaco”, 2 dalla Lega Nord e uno da Forza Italia. (agg. di Silvana Palazzo)
Alla fine quella di Federico Sboarina, candidato a sindaco del centrodestra del ballottaggio a Verona è stata un’affermazione netta: con il 58,11% dei voti è lui a raccogliere l’eredità di Flavio Tosi. Non ce l’ha fatta la compagna dell’ex sindaco, quella Patrizia Bisinella che con il 41,89% ha ottenuto comunque un risultato lusinghiero ma non abbastanza per trionfare in queste amministrative 2017. Dopo il testa a testa di ieri, ecco che il consiglio comunale prende forma in maniera chiara: il neo-sindaco potrà contare su una maggioranza di 22 seggi. Undici andranno alla lista civica Sindaco Sboarina, 7 alla Lega Nord e 2 a testa tra Forza Italia e Fratelli d’Italia. Per quanto riguarda l’opposizione, nel civico consesso entreranno 3 rappresentanti della Lista Tosi, tra cui la Bisinella stessa, più uno della civica Ama Verona; attribuiti 4 seggi anche ai candidati al consiglio comunale collegati alla candidata di centrosinistra Orietta Salemi, di cui 3 al Partito Democratico e 1 alla lista Verona Civica (agg. di Dario D’Angelo)
Dopo aver vinto al ballottaggio contro Bitonci, Sergio Gioardini ha ricevuto la chiamata di Matteo Renzi. È stato lo stesso nuovo sindaco di Padova a svelare il retroscena: «Mi hanno passato Matteo Renzi al telefono, mi è parso fosse contento per la nostra vittoria, ma c’era un gran casino e non ho capito granché», ha ammesso l’imprenditore, come riportato dal Giornale di Vicenza. Sostenuto da Coalizione Civica di Arturo Lorenzoni, Giordani si è detto soddisfatto per la grande affluenza. Poi ha lanciato un messaggio a Bitonci: «Alla fine, nella vita, come nei film, i buoni vincono sempre». A Verona si è chiusa l’era di Flavio Tosi: la città è finita nuovamente nelle mani del centrodestra. Al ballottaggio ha vinto Federico Sboarina con oltre il 58% delle preferenze. «Sono emozionato, sapete quanto io ami questà città. Dedico questa vittoria a chi amo, a mia moglie Alessandra, e alla mia città, Verona», ha dichiarato il neo sindaco. (agg. di Silvana Palazzo)
Sergio Giordani è il nuovo sindaco di Padova: il candidato del centrosinistra ha battuto al ballottaggio Massimo Bitonci con il 51,84%. Una vittoria risicata contro il 48,16% del centrodestra. Stanno per terminare le operazioni di scrutinio a Verona, dove nel secondo turno dovrebbe spuntarla Federico Sboarina con il 57,88%. Il candidato del centrodestra, dunque, ha battuto la compagna del sindaco uscente, Flavio Tosi: Patrizia Bisinella, infatti, è al 42,12%. Rodolfo Ziberna è, invece, il nuovo sindaco di Gorizia: il candidato del centrodestra è stato eletto con il 59,79%. «Entro dieci giorni Gorizia avrà la nuova giunta comunale», il primo commento di Ziberna. Come riportato da Il Gazzettino, ha già fissato il suo primo impegno da sindaco: «Da domani però pensiamo a liberare la città dalle ramaglie». Ziberna ha fatto riferimento ai danni causati dal nubifragio abbattutosi ieri su Gorizia. (agg. di Silvana Palazzo)
Sta volgendo al termine lo scrutinio a Padova: le sezioni completate sono 170 su 206. Al ballottaggio dovrebbe spuntarla Sergio Giordani, candidato del centrosinistra, con il 51,62%. Massimo Bitonci del centrodestra è, invece, al 48,38%. Federico Sboarina è il nuovo sindaco di Verona: «Se ho vinto? Non voglio sbilanciarmi, ma direi di sì. Il laboratorio del centrodestra partito anni fa è serio e ha portato ad un risultato importante». I dati sono comunque ufficiosi: le sezioni scrutinate sono 233 su 268. In base ai dati raccolti finora, Sboarina ha il 57,88% delle preferenze contro il 42,12% di Patrizia Bisinella. A Gorizia si profila una vittoria del centrodestra, che ha candidato Rodolfo Ziberna. A circa metà dello spoglio ha raccolto il 60,64%. E, infatti, ha già ricevuto la telefonata di congratulazioni dal suo avversario, Roberto Collini, sostenuto dal Pd e alcune liste civiche. (agg. di Silvana Palazzo)
Urne chiuse per i ballottaggi delle elezioni comunali 2017. Tra poco si saprà chi saranno i sindaci di Padova, Verona e Gorizia, oltre che delle altre città dove si è votato. Sono però già disponibili alcuni exit poll, che riguardano anche la città scaligera. Secondo Emg-Acqua per la7 (copertura del campione dell’80%), Federico Sboarina (centrodestra) avrebbe preso tra il 54% e il 58% dei voti, mentre Patrizia Bisinella (Lista civica legata a Flavio Tosi) conquisterebbe tra il 42% e il 46%. Secondo, invece, l’exit poll dell’Istituto Piepoli realizzato per Porta a porta, Sboarina avrebbe un consenso tra il 52% e il 56%, mentre Bisinella tra il 44% e il 48%. Per conoscere i risultati del ballottaggio a Padova, dove si affrontano Massimo Bitonci e Sergio Giordani, e a Gorizia, dove sono contrapposti Rodolfo Ziberna e Robergo Collini, occorrerà aspettare le prime proiezioni basate su dati reali. Ancora non si conoscono poi i dati relativi all’affluenza in queste città. (aggiornamento di Lorenzo Torrisi)
Quella di oggi è la giornata delle scelte per Verona, Padova e Gorizia. A chi affideranno la guida delle città per i prossimi cinque anni? Tra un’ora comincerà lo spoglio delle sezioni elettorali, quindi nella notte tra oggi e domani conosceranno il nome del loro nuovo sindaco di queste tre città. La scelta dei cittadini chiamati alle urne per il ballottaggio non riguarda comunque solo l’elezione del sindaco: oggi si decide anche la composizione del consiglio contale con i seggi di maggioranza, assegnati alle liste che sostengono il candidato sindaco vincente. I restanti seggi di maggioranza, invece, andranno alle liste del candidato che uscirà sconfitto dal secondo turno delle Elezioni Comunali. Quelli di minoranza sono restanti, perché in parte sono stati assegnati ad alcune liste i cui candidati non sono riusciti ad accedere al ballottaggio. Il momento della verità si sta avvicinando per Verona, Padova e Gorizia. (agg. di Silvana Palazzo)
Alle ore 19 il comune di Padova ottiene la palma di migliore d’Italia nei ballottaggi in corso nei 111 ancora al voto per questo secondo turno. Mentre infatti a livello nazionale la scelta del sindaco arriva con un brusco calo di affluenza, nel comune dove si sfidano Bitonci e Giordani il dato è piuttosto eloquente: primo turno al 45%, secondo turno al 43,1%, calo lievissimo per le ore 19 che confermano la volontà dei cittadini padovani di voler scegliere il proprio sindaco in grande numero. Buoni numeri anche a Gorizia dove per questo secondo dato parziale si osserva un 32,5% di affluenza rispetto al 385 del primo turno di due settimane fa: male invece Verona che va sotto al dato nazionale con il 29,5% e in netto calo rispetto all’11 giugno dove si era registrato il 38,74% di votanti alle urne. Ancora due ore per le votazioni, le sfide per l’elezione a sindaco e la composizione del Consiglio Comunale stanno per giungere al termine! (agg. di Niccolò Magnani)
Mentre si avvicina l’orario dei secondi risultati parziali dell’affluenza al Ballottaggio di Gorizia, la partita nell’unico Comune al voto di tutto il Friuli Venezia Giulia sembra essere praticamente segnata. Il candidato del centrodestra, Rodolfo Ziberna, ha sfiorato la vittoria al primo turno ed è appoggiato da ben 8 liste collegate (tra cui il centrodestra nazionale unito e compatto) e per questo potrebbe avere vita facile in questo ballottaggio. Lo sfidante ed ex direttore Rai Roberto Collini non è andato oltre il 21% al primo turno e parte ovviamene in svantaggio secondo i sondaggi in queste Elezioni Comunali goriziane. Il dato di affluenza delle ore 12 aveva visto in netto calo di 4% le votazioni rispetto a sole due settimane fa: nota bene importante, lo spoglio delle Comunali a Gorizia avrà luogo subito dopo le 23, a differenza di quanto avvenuto al primo turno che le operazioni di conteggio furono iniziate la mattina del 12 giugno. (agg. di Niccolò Magnani)
Ballottaggi in dirittura d’arrivo in queste elezioni comunali 2017, con importanti città capoluogo dove il voto avrà anche un significato politico, in un contesto segnato da un apparente ritorno al classico “bipolarismo” centrodestra-centrosinistra. Voto tutto da decifrare a Verona, dove al ballottaggio si contendono la poltrona di sindaco due candidati interni al centrodestra: Patrizia Bisinella, entrata in Senato nel 2013 con la Lega Nord, ora in corsa a Verona per Fare!, la formazione del sindaco uscente Flavio Tosi, e Federico Sboarina. 46 anni, avvocato, al primo turno Sboarina ha conquistato 33.440 voti pari al 29,13%; Patrizia Bisinella, 46 anni, parte da 26.946 voti, pari al 23,47%. Si tratta di vedere se i voti del Pd, che vanno a Bisinella, basteranno per colmare il divario. Rush finale a Padova per Bitonci (40,2%) e Giordani (29,2%). Bitonci, leghista, vuole finire il lavoro cominciato nel precedente mandato, Giordani punta sul cambiamento. Giordano ha dalla sua l’apparentamento con il civico Lorenzoni: il 22,8% ottenuto da quest’ultimo al ballottaggio può regalare la vittoria a Giordani, ma solo sulla carta. E a Gorizia? Nella città sul confine italiano, l’azzurro Rodolfo Ziberna (49,8%) non è stato eletto al primo turno per soli 22 voti. Per lui il ballottaggio contro Roberto Collini, di centrosinistra (22,6%) dovrebbe essere una passeggiata.
Dalle 7:00 di oggi, anche gli elettori padovani sono stati chiamati a votare in occasione del rush finale del secondo turno e che vede candidati da una parte il 52enne Massimo Bitonci e dall’altra il 64enne Sergio Giordani. Stabilità versus cambiamento: è questa la scelta di fronte alla quale sono stati chiamati i padovani ad esprimersi. Il primo candidato, quindi, intende finire il lavoro iniziato, a differenza del secondo che vorrebbe invece scrivere una nuova pagina. E così, il ballottaggio che andrà avanti fino alle 23:00 di oggi, inevitabilmente si pone come uno dei più serrati degli ultimi 20 anni poiché, secondo le ultime impressioni, appare sempre più evidente come il nuovo sindaco di Padova riuscirà ad avere la meglio sul suo sfidante per una manciata di voti, forse meno di mille. Come ricorda Il Gazzettino online alla vigilia del voto, le due varianti che si riveleranno determinanti per il risultato finale di questo ballottaggio saranno rappresentate dalla percentuale di elettori e dal meteo. Entrambi i candidati, infatti, dovranno confermare necessariamente i risultati registrati nel primo turno dello scorso 11 giugno dove Bitonci era in testa grazie ai suoi 39.413 voti (40,2% di preferenze), mentre alle spalle Giordani collezionava 28.593 voti (29,2%). La distanza potrebbe essere accorciata grazie all’apparentamento tra quest’ultimo e le liste civiche di Lorenzoni e che sulla carta potrebbe portare ad un 52% finale, ma il risultato ai ballottaggi potrebbe non essere così scontato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
I sondaggi pre elettorali avevano previsto il ballottaggio a Verona, peraltro abbastanza scontato, ma non ci hanno visto giusto quanto a percentuali. Il consenso di Federico Sboarina oscillava tra il 31 e il 35% e, invece, ha ottenuto meno del 30%. Dall’altra parte Patrizia Bisinella, a cui le era stato attribuito il 18-22%, ha sorpreso con il 23,54% delle preferenze. La candidata di riferimento di Flavio Tosi sembrava non in grado di arrivare al ballottaggio e, invece, se la vedrà con Sboarina al secondo turno. È andato ben al di sotto delle aspettative, invece, Sergio Giordani, che ha raccolto il 29,32% dei voti al primo turno. I sondaggi però gli attribuivano il 35-39% delle preferenze. Al contrario ha sorpreso Massimo Bitonci, che per i sondaggi avrebbe ottenuto il 34-38% e, invece, ha conquistato il 40,25%. I risultati di Gorizia hanno invece rispettato i sondaggi: il centrodestra partiva favorito e, infatti, ha sfiorato la vittoria con il suo 49,88%. Al ballottaggio Rodolfo Ziberna se la vedrà con Roberto Collini.
Si apre il secondo turno per le Elezioni Comunali Amministrative (qui i risultati del primo turno) anche nelle città di Verona, Padova e Gorizia. Tre città particolarmente importanti nello scacchiere del Nord Italia: a Verona il centrosinistra è risultato escluso dal ballottaggio, con Federico Sboarina e Patrizia Bisinella che si giocheranno la poltrona da Primo Cittadino. Il candidato del centrodestra, al 29,26% al primo turno, se la vedrà con la compagna dell’ex Sindaco Flavio Tosi, che ha raggiunto il 23,54% superando di un punto percentuale la candidata del centrosinistra, Orietta Salemi. A Padova il Sindaco uscente, Massimo Bitonci per il centrodestra, parte favorito col 40,25% del primo turno, sfidato da Sergio Giordani per il centrosinistra che ha raggiungo il 29,32%. A Gorizia Rodolfo Ziberna, per il centrodestra, ha mancato d’un soffio la vittoria al primo turno ottenendo il 49,88%. Roberto Collini per il centrosinistra ha ottenuto così la chance del ballottaggio con il 22,68% dei voti.
A Verona le Elezioni Comunali Amministrative del 2012 furono quasi plebiscitarie per Flavio Tosi, che riuscì ad ottenere, sostenuto dalla Lega Nord e liste civiche ma non il centrodestra, il 57,32% e l’elezione al primo turno. I seggi per la coalizione pro-Tosi furono 22, 17 per la Lista Civica “Per Verona” (la più votata con il 37,22% dei voti) e 5 per la Lega Nord (al 10,72%). Michele Bertucco per il centrosinistra ottenne il 23,29%, con 6 seggi per il Partito Democratico (che ottenne il 14,84% come lista) e 1 per Sinistra, Ecologia e Libertà. Il Movimento 5 Stelle, al 9,52% come lista, ottenne il 9,32% per il suo candidato Sindaco di Verona, Gianni Benciolini, e 2 seggi. Staccato il candidato del centrodestra, Luigi Castelletti, al 8,88% col Popolo della Libertà che crollò al 5,29% e un solo seggio, mentre l’altro seggio della coalizione andò all’UDC. Nessuno degli altri candidati Sindaci superò l’1% né riuscirono ad ottenere seggi per le liste che li sostenevano.
Massimo Bitonci ripartirà dunque in pole position al ballottaggio di Padova, ma anche a causa delle polemiche dovute allo scioglimento del Consiglio Comunale, non è riuscito a ripetere subito l’exploit. Nelle Elezioni Comunali Amministrative del 2014 ottenne l’elezione al secondo turno a capo di una coalizione di centrodestra con il 31,42% dei voti al primo turno ed il 53,49% al ballottaggio. La Lista Civica Bitonci Sindaco ottenne 10 seggi, 4 furono per Forza Italia, 3 per la Lega Nord e 2 per la Lista Civica Rifare Padova. La Lista più votata, al 24,93%, fu il Partito Democratico che sostenne come Sindaco Ivo Rossi, al 33,76% al primo turno e al 46,50% al ballottaggio, battuto da Bitonci. Al PD andarono 6 seggi, 1 a testa alle Liste Civiche Padova 2020 e Con Ivo Rossi. L’unica altra lista capace di ottenere nel 2014 un seggio in Consiglio Comunale a Padova fu il Movimento 5 Stelle, 1 solo seggio ottenendo l’8,85% come lista e l’8,63% per il candidato Sindaco, Giuliano Altavilla.
A Gorizia nel 2012 fu Ettore Romoli a vincere le elezioni per il centrodestra, riuscendo a farsi eleggere Sindaco al primo turno, ottenendo il 51,50% dei voti e battendo nettamente il candidato del centrosinistra Giuseppe Cingolani, al 36,60%. Manuela Botteghi per il Movimento 5 Stelle si fermò al 9,82%, tutti sotto il 3% gli altri candidati indipendenti. La lista più votata fu quella del Popolo della Libertà collegata a Romoli Sindaco, con il 26,01%, seguita dal Partito Democratico 17,10% e dal Movimento 5 Stelle all’8,97%. Il successo schiacciante del PDL garantì 14 seggi in Consiglio Comunale contro i 6 del Partito Democratico. 3 seggi per Unione di Centro, Pensionati per Romoli, e la Lista Civica Gorizia è Tua. 2 seggi per la Lega Nord, la Lista Civica per Gorizia – Correttezza e Competenza e il Movimento 5 Stelle, infine 1 seggio fu ottenuto dall’Italia dei Valori, da Sinistra Ecologia e Libertà e dalla Federazione della Sinistra.