All’indomani del ballottaggio delle elezioni comunali la faccia di Silvio Berlusconi campeggia un po’ ovunque: alleandosi con Salvini ha riportato il centrodestra alla vittoria, battendo sonoramente Renzi. E’ una avvisaglia per le prossime elezioni nazionali? “Le differenze fra i due restano notevoli” ha detto al sussidiario il sondaggista Renato Mannheimer, “dal tema dell’Europa alla leadership del centrodestra stesso. Bisogna vedere se riusciranno a restare insieme”. Riguardo allo spostamento dei voti da un partito all’altro rispetto al primo turno, Mannheimer come aveva previsto nei suoi sondaggi fa notare che in alcuni casi questo è avvenuto: “gli elettori del centrosinistra hanno ‘tradito’ votando centrodestra”. E il Movimento 5 Stelle, che ha conquistato la sola Carrara?
Mannheimer, ci sono stati spostamenti di voti dai rispettivi partiti di appartenenza tra il primo e il secondo turno?
Certamente si è verificato qualche caso di elettore del centrosinistra che nel secondo turno è andato verso l’astensione o addirittura verso il centrodestra.
Il numero degli astenuti è stato molto alto. Ci sono dentro anche i 5 Stelle?
Specialmente i 5 Stelle si sono astenuti. Lo avevano fatto già al primo turno, lo hanno fatto ancora di più al secondo turno. Qualche pentastellato poi è andato ad aiutare il centrodestra.
Sarà sicuramente successo a Genova, dove si è assistito a un ribaltone storico. A quali città secondo lei sono legati i dati più eclatanti?
Direi non tanto eclatanti quanto importanti: Genova e Sesto San Giovanni, città storiche della sinistra.
E a Verona, dove la partita era interna al centrodestra?
A Verona hanno giocato molti fattori locali. Il dato sostanziale delle elezioni è la vittoria del centrodestra, che ha vinto un po’ in tutta Italia; poi ci sono importanti realtà locali dove il voto è difforme.
Ad esempio Parma, dove Pizzarotti ha dimostrato di vincere senza i 5 Stelle?
Però c’è il caso di Carrara dove hanno vinto alla grande. Ci andrei piano a parlare di sconfitta di Grillo come fanno in molti. Sicuramente la sua è una battuta d’arresto, perché così come i voti sono andati a candidati di centrodestra, sempre voto di protesta è stato, e quindi sono voti che potranno tornare.
Renzi ha vinto o ha perso? Ha detto che il centrosinistra ha 69 comuni contro 57.
Penso che in questi casi sia meglio esaminare con attenzione i risultati. Ritengo che Renzi sia lo sconfitto e credo che una riflessione adeguata su quello che è successo sarebbe meglio che trovare queste citazioni sul numero dei comuni, sono dati che contano poco.
Berlusconi e Salvini insieme, invece, hanno dimostrato di vincere: è una avvisaglia per le elezioni nazionali?
Bisogna vedere se riescono a stare insieme fino ad allora. Dipende da entrambi perché le spaccature fra i due sono rilevanti, dal tema dell’Europa alla leadership del centrodestra.