Le votazioni in corso sulla legge elettorale alla Camera proiettano il Parlamento verso le possibili conseguenze del nuovo sistema elettorale tedesco proposto dall’accordo con le maggiori forze politiche del Paese. I sondaggi però registrano un dato curioso: se per Salvini, Renzi e anche Grillo la volontà di andare alle urne anticipate, forse già a settembre, gli italiani a sorpresa dicono “picche”. Nel sondaggio prodotto da Index Research, il voto anticipato verrebbe scelto solo dal 33,5% degli elettori intervistati, mentre il 54,9% intende proseguire a scadenza naturale la legislatura, puntano così ad elezioni la prossima primavera 2018. In questo modo, il Governo Gentiloni viene visto come “male minore” rispetto ad instabilità continua per elezioni in autunno e Manovra Economica a rischio.
Tra gli elettori del movimento 5 Stelle, in termini di preferenza assoluta, i sondaggi esprimono una netta e sonora bocciatura per Beppe Grillo: i grillini lo appoggiano per scelte e leadership (anche se non completamente) ma non lo vedono come un politico di fiducia a cui affidare ad esempio un governo. Stando ai dati prodotti dai sondaggi di Demos & Demetra per Repubblica, il popolo a Cinque Stelle intervistato risponde Luigi Di Maio a gran voce, sotto la domanda “qual’è il tuo politico preferito?”. Il giovane leader prende il 45% di fiducia, mentre per poco viene battuto l’altro “dioscuro” del Movimento, Alessandro Di Battista in ascesa ma non bastevole per ora per superare il vicepresidente della Camera.
Dietro il vuoto, visto che l’8% lo prende Grillo e il 5% tutti gli altri possibili leader non rientrati nel tris di “big” a Cinque Stelle. Sonora bocciatura dunque per Grillo che, con un M5s al governo, potrebbe pensare di manovrare il tutto dal di fuori, come sempre, senza però avere la fiducia e l possibilità di guidarlo in prima persona.
L’ultimo periodo della politica italiana, dominata dalla lotta sulla legge elettorale, vede gli ultimi sondaggi premiare il Movimento 5 Stelle come primo partito in Italia, senza però la soddisfazione di una maggioranza stabile, motivo per cui Grillo e Di Maio si sono dovuti “accontentare” per ora di arrivare all’accordo sul nuovo sistema elettorale “tedesco” con Pd, Forza Italia e Lega Nord. Stando ai sondaggi però pubblicati da Emg Acqua, i grillini restano saldi in testa con il 29,9%, Renzi insegue al 27,5% e Forza Italia la spunta nella sfida del centrodestra con la Lega Nord (13% vs 12,9%).
Per quanto riguarda i partiti minori, segnaliamo Fratelli d’Italia al 4,6% quindi ad oggi fuori dalla Camera per un soffio (sempre rimanga lo sbarramento del 5% dalla bozza finale del sistema elettorale “tedesco”), come del resto anche Alternativa Popolare al 2,7%, Sinistra Italiana al 2,2% e Mdp-Articolo 1 al 3,2% delle preferenze per gli elettori intervistati.