Interessante il sondaggio promosso dall’Istituto Piepoli in questo periodo pre-estivo con la politica ancora incentrate su Ius Soli e pre-campagne elettorali che probabilmente partiranno a settembre. È stato chiesto nei sondaggi pubblicati in questi giorni dall’istituto guidato da Nicola Piepoli, quale dei governi “Pd” possa essere il migliore per il nostro Paese anche nella prossima legislatura. E i risultati vedono sia Renzi che Gentiloni non proprio “stimati” per un secondo mandato a Palazzo Chigi: il Governo Gentiloni viene votato al 18%, l’’esecutivo di Renzi poco di più con il 20%, mentre un “papa straniero” viene scelto per la stragrande maggioranza degli elettori intervistati, con il 48% per un Governo guidato da un’altra personalità. Non vengono fatti nomi ma viene scelto piuttosto un “mister x” che non una “minestra riscaldata” al secondo mandato come Renzi o Gentiloni. Un fattore importante che dovrebbe far riflettere Pd e centrosinistra in genere, nella preparazione della decisiva prossima campagna elettorale.
L’immigrazione e l’emergenza migranti riaccendono i fari sulla politica anche in piena estate, tramite sondaggi e intenzioni di voto che seguono le novità della politica, con i prossimi mesi decisivi per capire come poter gestire un “biblico esodo” continuo sulle nostre coste di fronte al pressoché silenzio e inazione dell’Europa. La legge dello Ius Soli, in cantiere per il Governo Gentiloni e già approdato in Parlamento, non trova grande accettazione nel popolo di elettori, quantomeno quelli intervistati nel sondaggio di Termometro Politico. È infatti il 63,6% a bocciare la legge sullo Ius Soli che concederebbe la cittadinanza italiana a figli di immigrati nati sul nostro territorio; d’accordo il 33,3%, ma i dati scendono e di molto se si chiede all’elettorato il favore o meno alla concezione della cittadinanza italiana anche agli stessi genitori e non solo ai figli. Qui Renzi e Gentiloni ricevono un giudizio assai chiaro dei cittadini: assolutamente contrario l’86,5% “devono seguire le procedure già esistenti per la cittadinanza”, si legge nel sondaggio prodotto. Assolutamente d’accordo invece solo il 10,6%, che ritengono la possibile norma un modo per poter far diventare italiani anche loro. Governo e Pd dovranno farci i conti per capire come gestire anche questa spinosa faccenda del diritto di cittadinanza o meno ai vari migranti.
Gli ultimi sondaggi e intenzioni di voto prodotte dall’Istituto Piepoli mostrano un dato curioso: il Pd e il Movimento 5 Stelle sono tornati a pari, 29,5% a testa e la sfida sempre più incerta verso le prossime Elezioni Politiche presumibilmente ormai certe nel 2018. Il Governo però rischierà e molto di non avere una maggioranza, e per questo motivo è utile guardare anche a livello di coalizioni come potrebbero giocarsela i tre “poli” della nostra politica. Stando al sondaggio, il centrodestra compatto supererebbe sia Renzi che Grillo, con un buon 33,5%, frutto del 12,5% di Forza Italia, 13,5% di Salvini, 4% della Meloni e 3% di Alternativa Popolare. Ma il centrosinistra, se dovesse per caso presentarsi compatta, in stile Ulivo per intenderci, potrebbe anche farcela: 29,5% per Renzi, 3% per Mdp, 2% per Sinistra Italiana, 1,5% per altre forze della sinistra extra-Pd. Resta il fattore “utopia” visto che l’alleanza Renzi, D’Alema, Fratoianni e Pisapia non sembra avere, ad oggi, una base solida e fattiva per potersi vedere all’opera.