SONDAGGI IXÈ: PREMIER M5S, CHI GUIDA IL GOVERNO GRILLINO?

Uno specchio del periodo oggi presente in casa M5s è l’ultimo dei sondaggi espressi dall’Istituto Ixè; è stato infatti chiesto agli elettori in casa Movimento 5 Stelle, quali candidati premier vorrebbero alle prossime elezioni Politiche del 2018. Ebbene, la risposta è arrivata ma denota come a livello nazionale manchi ancora un’immagine “forte” e di fiducia a livello personale, con Grillo che sembra aver perso il suo smalto iniziale, e con i primissimi leader in pole position che continuano a non convincere. Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista prendono il 16% nelle “primarie grilline” del sondaggio Ixè, Roberto Fico il 10%, ma è il 31% dell’opzione “nessuno di questi” a farsi segnalare all’attenzione degli osservatori in casa M5s. I risultati a livello di lista sono sempre ottimi, ma per quanto riguarda la scelta dei ruoli e delle persone che dovrebbero guidare il Governo M5s di problemi ancora in casa Grillo & Casaleggio sono tutt’altro che in secondo piano.



SONDAGGI, RENZI POLVERIZZA ELETTORI: CONTINUA A PERDERE VOTI E IL PD CROLLA AL 24%.

Matteo Renzi continua a perdere consenso e il Partito democratico crolla al 24%, mentre il Movimento 5 Stelle tiene, restando sospeso tra il 28 e il 29%, ma senza essere alle stesse vette di inizio anno. Sono questi i dati emersi dall’ultimo sondaggio di Ipr Marketing: l’elettorato è sempre più «polverizzato», spiega il direttore dell’istituto, Antonio Noto. Il Pd dunque continua a perdere potenziali elettori: prima delle primarie il partito oscillava tra il 27 e 28%, ma dopo l’elezione di Renzi a segretario è sceso tra il 25 e 26%. Ora però è arrivato ad una soglia per la quale la situazione può essere definita critica. C’è un’emorragia di voti per via del dissenso nei confronti del segretario. Il calo però non sposta i consensi verso altri, perché il 90% degli elettori che abbandonano il Partito democratico dichiara di non voler votare più nessun partito e quindi va a ingrossare il gruppo già affollato degli astensionisti. Il M5s è invece sostanzialmente stabile, ma comunque non scoppia di salute: dal 32% è sceso al 28% per le recenti polemiche, ma sta peggio Forza Italia che è a quota 11,5%. Meglio va a destra la Lega Nord, che è al 14%. (agg. di Silvana Palazzo)



PIEPOLI, INTENZIONI DI VOTO: TESTA A TESTA TRA PD E M5S, MA IL CENTRODESTRA UNITO… –

È testa a testa tra il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle secondo gli ultimi sondaggi politici. Il duello è serrato, ma nessuno dei due partiti riesce ad avere la meglio: la fotografia è stata scattata dall’istituto Piepoli, secondo cui il centrodestra però non sta affatto a guardare, visto che raccoglie più di tutti, ma solo se unito. PD e M5s si attestano al 29,5%, poi c’è la Lega Nord, che secondo Piepoli ottiene il 13,5%. Leggero è il vantaggio su Forza Italia: il partito di Silvio Berlusconi infatti raccoglie il 12,5%. Per trovare gli altri partiti bisogna andare molto più indietro con le percentuali: Fratelli d’Italia è al 4%, seguono Alternativa Popolare e il movimento dei Democratici e Progressisti, entrambi al 3%. La Sinistra Italiana è invece al 2%. Il centrosinistra unito raccoglierebbe con il resto delle liste il 36%, ma appare difficile un accordo per una coalizione in vista delle prossime elezioni politiche. (agg. di Silvana Palazzo)



FIDUCIA LEADER: GENTILONI BATTE TUTTI –

Nei sondaggi prodotti da Ixè sulla fiducia nei principali leader politici italiani, si può osservare in prima battuta un dato: in vista delle prossime elezioni, siamo così certi che il popolo dem appoggi in tutto e per tutto il candidato-segretario Matteo Renzi? Stando infatti alle intenzioni di voto e ai sondaggi di questi ultimi tre mesi, il premier entrato dalla porta di servizio dopo la crisi politica del 4 dicembre, sembra sempre più in lizza per un ruolo di prestigio anche in futuro, è infatti il primo leader per preferenze e fiducia degli elettori. Questo potrebbe cambiare o meno qualcosa all’interno del Pd, stante la faticosa tenuta di Renzi a livello di democrazia interna del partito. I dati del sondaggio sono molto chiari: Gentiloni al 35%, Matteo Renzi al 27%, e gli altri tutti dietro, dimostrando come proprio il premier-amico sia il peggior “spauracchio” per le prossime elezioni in casa Renzi. Matteo Salvini al 24%, Luigi Di Maio al 21%, Berlusconi al 18%, Meloni al 16%, lo stesso gradimento per Beppe Grillo in caduta libera come semplice fiducia personale.