SONDAGGI POLITICI, INDEX: I MOTIVI DI UNA FUGA ALL’ESTERO
Dal prossimo Esecutivo si attende un cambio di passo verso l’uscita definitiva dalla crisi: i sondaggi politici prodotti da Index hanno tentato di dare un’ottica delle problematiche profonde esistenti nel nostro Paese che troppo poco spesso vengono prese in considerazione dalla classe politica come veri temi di rilancio per le riforme strutturali. È stato chiesto agli intervistati per quali motivi sarebbero disposti ad andare via dall’Italia, e la risposte arrivate sono indice del tempo e problematica attuale: il 42,9% se ne andrebbe in un posto dove si pagano meno tasse, mentre il 36,8% degli elettori la fuga all’estero la farebbero per trovare un lavoro migliore o almeno meglio retribuito di quanto non sia in Italia. Il 12,$ vuole invece nuove esperienze, mentre per il 9,4% la scelta va verso un nuovo Paese dove risiedere con servizi più efficienti. Più rade le altre risposte, con il 6,8% che non sopporta la burocrazia mastodontica del nostro Paese, mentre il 6,2% vorrebbe vivere in un Paese più pulito e ordinato.
EMG ACQUA: EXPLOIT DI SALVINI
Negli ultimi sondaggi pubblicati oggi da Emg Acqua si conferma il trend in crescita per la Lega Nord con il segretario Matteo Salvini che dopo la vittoria nelle Amministrative non sta sbagliando un colpo, a livello comunicativo-elettorale. Vicenda migranti, ius soli e vitalizi: il populismo ormai ex lombardo al momento paga nei sondaggi, con la Lega salita fino al 15,2%. Se si aggiunge il 12,8% di Forza Italia e il 5,3% del partito di Giorgia Meloni, si attesta un centrodestra compatto e più in forze dei rivali Partito Democratico a Movimento 5 Stelle. Renzi nonostante la crisi interna e i dissidi con la Sinistra resiste al secondo posto con il 26,7% mentre i grillini si confermano prima forza del Paese, con il 28%, ma con ancora in bilico il “caso-Raggi” pronto a scoppiare nei prossimi mesi con il processo che potrebbe arrivare in piena campagna elettorale nazionale.
IXÈ: IL VERO LEADER DEL CENTRODESTRA È…
Tra i sondaggi politici prodotti dall’Istituto Ixè, il centrodestra e il suo ultimo momento “di forma” vengono osservati e analizzati dalle intenzioni di voto riguardo la leadership e il possibile ruolo di candidato premier alle prossime elezioni politiche previste per il 2018. Secondo i dati raccolti, gli elettori del centrodestra vedono ormai Matteo Salvini come il vero leader in pectore della coalizione che sembra sempre più probabile che si presenti compatta alle prossime urne; al 32% il leader della Lega convince, anche se sale ancora il consenso per l’intramontabile Silvio Berlusconi, leader per il 29% degli elettori (nonostante la permanente incandidabilità a Palazzo Chigi). Giorgia Meloni al 10% e un mister X (papa straniero) al 19% rendono ancora più acceso lo “scontro” al vertice della coalizione, tra Salvini e Berlusconi si gioca molto del prossimo futuro del centrodestra e dei complessi equilibri del nuovo Parlamento in “costruzione” per la primavera del 2018.