È nato a Milano il primo Partito Anti-islamizzazione: non ha potuto chiamarsi anti-Islam perché la Costituzione italiana lo vieta, ma ha preso un nome assai simile per esprimere l’intento di base per questo bizzarro nuovo movimento politico. «Non siamo contro l’Islam ma contro l’islamizzazione della società. Puntiamo al 20% dei consensi, magari in qualche anno», spiega a Il Giornale uno dei fondatori e nome più illustre del neo-partito, Alessandro Meluzzi psichiatra e prete ortodosso. Il vero fondatore è un altro però, si chiama Stefano Cassinelli ed è un giornalista lecchese: hanno tentato di fare la prima conferenza stampa allo spazio Cobianchi ma i gestori dello spazio hanno negato in un secondo momento l’accesso ai militanti, costringendoli all’aperto davanti a piazza Duomo. Il partito nasce come risposta a quanto sorto qualche settimana fa con il primo Partito Islamico Italiano, la prima ufficiale “lista” nata dall’idea degli ex Ucoii Hamza e Davide Piccardo: «La pagina di Piccardo manifesta l’esigenza di far partire un’assemblea costituente per un partito islamico, ritenendo inadeguato il percorso di 25 anni di dialogo con lo stato italiano, sia il patto che è appena stato firmato», ha spiegato un antropologa somala, Maryan Ismail Mohammed, al Foglio questa mattina.



Il partito che vi si oppone, si presenta così al pubblico: «Vorremmo che l’Islam, se è la ‘grande religione di pace’ di cui parla l’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, fosse in grado di riaffermare la supremazia della Costituzione sul Corano», parola di Sua Beatitudine Meluzzi, capo della Chiesa Ortodossa d’Italia. Un movimento più che un partito, spiega invece il fondatore Cassinelli che viene subito accusato di essere un razzista, «18 anni fa ho adottato un bambino ghanese, disabile». La sfida è però rivolta verso una seconda direttrice, ovvero quella stessa Lega nord e Fratelli d’Italia che combattono da anni le stesse battaglie: «Se si manterranno fermi su questo punto avranno il nostro appoggio. Il rischio che il Corano pieghi la nostra Costituzione nei prossimi anni è presente, siamo pronti a trasformarsi in un partito qualora gli schieramenti politici non siano all’altezza di tenere alta la bandiera della resistenza all’islamizzazione». La sfida di oggi per Meluzzi e compagni è lanciata, anche se la reazione degli elettori stando ai primissimi responsi è tutt’altro che calda.

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