SONDAGGI POLITICI, IXÈ: SORPASSO PD SUL MOVIMENTO 5 STELLE
Le ultime intenzioni di voto inserite nei sondaggi Ixè di questa settimana consegnano una situazione elettorale, qualora si andasse al voto domani per le Politiche, leggermente modificata rispetto alle ultime settimane. Renzi ha recuperato e, stante forse le difficoltà dei grillini a Roma con il caos-Raggi, arriva al sorpasso sui rivali: Pd al 27,5% di nuovo prima lista in Italia, M5s a 27% subito dietro. Il problema resta la maggioranza visto che al momento nessuno, né Renzi né tantomeno Grillo hanno i numeri per andare a governare. Idem per il centrodestra che pure ha più numeri ad oggi dei rivali, ma con Forza Italia al 13,7%, Lega Nord al 14,6%, Fratelli d’Italia al 4,2% non si arriva comunque al tanto sospirato 40% nazionale. Seguono tutti gli altri, con Sinistra Italiana al 2,9%, Alternativa Popolare al 2,5% e Mdp di Bersani e Speranza al 3,6%.
EMG: LE ULTIME INTENZIONI DI VOTO CON M5S IN TESTA
Movimento 5 Stelle e Pd, sono sempre le due compagini rivali a contendersi le ultime intenzioni di voto dei sondaggi espressi da Emg Acqua per il tg La7 diretto da Enrico Mentana: Renzi e Grillo però vengono dati sempre più vicino nelle ultime settimane, con i due partiti che non “scoppiano” di salute e stanno subendo il forte ritorno del centrodestra, sempre più in forza con le tre – forse quattro con Alternativa Popolare di Alfano? – compagini compatte verso le nuove urne del prossimo 2018. Ebbene, con il 27,8% Di Maio e Grillo tengono davanti al Pd con il 26,2, con un Renzi in recupero ma impotente contro il ritorno di Berlusconi (13,1%) e soprattutto Salvini (Lega al 15,3%), sostenuti anche da Fratelli d’Italia di Meloni al 5,4%. I numeri ci sono tutti, manca solo il leader dietro cui spingere l’intera coalizione: per gli altri partito, tiene Articolo 1 Mdp al 3,5%, scende AP al 2,5% e male anche Sinistra Italiana al 2,1% nell’ultimo sondaggio dell’istituto Emg.
INDEX: LE PEGGIORI TASSE PER GLI ITALIANI
Spesso se ne parla così, en passant, nelle discussioni politiche dei vari talk o interviste, ma difficilmente viene chiesto nei sondaggi o in altre rilevazioni elettorali quali tasse o provvedimenti “cronici” dello Stato vengono considerate più o meno bene dagli italiani. In particolare modo, trattandosi di tassazione, quali sono considerate le più “odiose” dagli elettori e su quali dunque gli analisti dei vari partiti dovranno concentrarsi per provare ad ovviare nel momento in cui saliranno al potere nella prossima legislatura. Su tutte, come segnala il sondaggio di Index Research, le tasse sulla casa (prima o seconda, comunali o statali) sono le più detestate dal 35,1% degli italiani intervistati. Dopo anni di discussioni tra Ici, Imu, Tasi ecc. sia Renzi che Berlusconi avevano “intuito” bene cercando di intervenire proprio sulla tassazione per l’abitazione personale; la seconda tassa più odiata è anche quella più esigua, ma non da tutti accettata, ovvero quella del Canone Rai (26,9%). Dietro tutte le altre, con l’immancabile Iva al 14,8%, le varie accise su tabacchi, benzina e quant’altro non vengono “digerite” dall’8,4% degli italiani per finire con l’Irpef, al 5,6% non sopportata dall’elettorato.