Di Battista vs Boldrini, un nuovo atto. Ecco, non è certo quello che intendiamo quando ci capita di osservare che alla politica (e in realtà alla società intera) manca una sana e urgente educazione: “lei non è la maestra della Camera e del Parlamento, non faccia la maestra e neanche la mamma”… Sono le parole di Alfonso Bonafede, altro deputato M5s a riaccendere la vicenda avvenuta questo pomeriggio alla Camera dei Deputati, tutto originato da un intervento del giovane leader a Cinque Stelle che gli è costata l’espulsione dall’aula dopo un grosso battibecco con la Presidente della Camera, Laura Boldrini. Riavvolgiamo il nastro e proviamo a spiegare quanto potete già vedere qui sotto nel video: Di Battista prende parole e attacca la maggioranza sulla questione dei vitalizi, dopo il rinvio del Senato a dopo l’estate del testo da discutere in Aula. I toni si alzano perché la Boldrini annuncia come “inammissibili” le proposte di modifiche al bilancio fatte dal Movimento 5 Stelle, oltre a ricordare che è il Senato ora che si occuperà della legge sui vitalizi. «Cosa ne sa che verrà approvata al Senato? E che non sarà modificata, non sarà annacquata? Lei si può prendere questa responsabilità?», inizia il litigio, con la Presidente della Camera che ricorda come vi sia un’iter in corso e che quello di Di Battista «non è un richiamo al regolamento. Lei sta facendo un intervento nel merito, quindi ha finito di parlare». Di Battista però prosegue, e i toni si alzano ancora di più: si sente più volte dal banco della Presidenza “la richiamo all’ordine” più volte, fino a che al punto in cui «”La richiamo all’ordine, lei non può parlare adesso. La smetta, la smetta. Il suo non era un richiamo al regolamento, si attenga alle regole. La smetta, lei ha già parlato». L’esito è la cacciata dalla Camera, “lei ora esca dall’aula, si allontani, toni inaccettabili”.



LITE BOLRINI-DI BATTISTA (ESPULSO) ALLA CAMERA: ECCO COSA È SUCCESSO

BUONAFEDE (M5S), “NON È SUA MADRE O LA MAESTRA!“

Voi direte, si fermerà qui lo “show” messo in atto nell’ennesimo capitolo M5s vs resto del Parlamento… e invece no. Rullo di tamburi, arriva la difesa del deputato grillino Alfonso Bonafede, che si scaglia ancora con più forza contro l’intervento di Laura Boldrini che aveva appena cacciato il collega dai banchi dell’opposizione. «Lei non è una maestra né la mamma dei deputati…» con la Boldrini che interviene immediatamente, «se lei non si rende conto che offende, questo è un problema serio». Lo scambio dura ancora qualche altro minuto, con la Camera completamente bloccata dagli attacchi grillini alla presidenza (e dalle successive risposte): «presidente della Camera non si comprende in base a quale dinamiche tra l’altro..» e qui la Boldrini sbotta gridando, «”Ma lei come si permette? Sono stata votata! Questo è altamente irrispettoso della presidenza. Se non si rende conto che offende è un problema serio». Le offese da una parte, i “toni” dall’altra: i campi di battaglia politica non escono che da questi binari: «Ma come pensa di dare una ‘tonalita a cui attenermi? Se dice che il mio ‘tono’ non le piace, le rispondo che lo giudica la maestra a scuola non la presidente della Camera. Lei, rispetto ai deputati non è la mamma nè la maestra. Si scusi».



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