È una furia da un lato, contro populismi di ogni colore sul fronte migranti, e una lieta disponibilità dall’altro nei confronti della strategia adottata dal ministro Minniti. Milena Gabanelli, da molti indicata come in pole position per un prossimo futuro con “calata” in politica, in una lunga intervista al programma radiofonico ECG su Radio Cusano Campus ha detto la sua sul fronte migranti e sull’emergenza che da anni ormai devasta l’Italia e l’Europa intera. «Il dato certo è che gli sbarchi sono diminuiti. Le ragioni le sappiamo: da una parte il nastro trasportatore un po’ si è rallentato perché sono state introdotte delle regole, dall’altra c’è questo freno che proviene dall’accordo fatto con la guardia costiera libica. A questo accordo non c’era alternativa, il mio sostegno al Ministro Minniti è totale», confessa apertamente l’ex conduttrice e ideatrice del programma “Report”. Il caso di Roma dello sgombero a Piazza Indipendenza, la linea dettata dalla Gabanelli è assai netta e sottolinea il “dettaglio” non indifferente dei veri proprietari di quello stabile: «Quello era un edificio presidiato, perché gli uffici che occupavano quello stabile si erano trasferiti. In attesa di trovare nuovi inquilini era stata messa una organizzazione di security a presidiare l’edificio», spiega la Gabanelli, che poi conclude, «E’ arrivato un gruppo di energumeni a dire ‘o sloggiate voi o vi facciamo sloggiare con la forza’. Ma quello stabile è di Idea Fimit, la più grossa SGR italiana. Bisogna organizzarsi per rendere sempre produttivo quello stabile, perché al valore di quello stabile è legata la mia pensione, il più grande azionista di quella SGR è l’Inps».



“STOP A POPULISMI DI DESTRA E SINISTRA”

Le ventate populiste vengono rigettate, tanto da Minniti quanto dalla Gabanelli che nella sua invettiva a Radio Cusano Campus contro Lega e M5s (ma non solo) sostiene; «limitiamo il problema, stiamo arrivando alle elezioni, meglio non avere ventate populiste. Il vento in Italia è cambiato perché è arrivata una persona, Minniti, che sa cosa voglia dire gestire situazioni complesse», spiega ancora la conduttrice ex Report. Secondo Milena Gabanelli il lavoro del ministro Minniti non solo è da lodare ma da sostenere appieno, come unico argine alle derive populiste: «La legalità è come il lavoro, è neutro, non può essere di destra o di sinistra», esclama la conduttrice, prima di sottolineare come «ci sono le derive populiste, che invece sono sia di destra che di sinistra. Da una parte i muscolari che dicono di chiudere le frontiere ma non hanno mai fatto nulla di tutto questo, perché non sono in grado di farlo, e le anime belle che parlano di frontiere aperte, ignorando che la frontiera aperta significa fine del sistema del welfare. E’ questo che vogliamo?», domanda provocatoriamente Milena Gabanelli a ECG. La gestione deve rimanere derubricata allo Stato, secondo la conduttrice, che in questo modo conferma una visione “mediana” sulla vicenda migranti né schierata con la totale chiusura delle frontiere e nemmeno con l’accoglienza “tout court”. Che la “discesa in campo politico” sia davvero più vicino per la Gabanelli? 

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