Nei sondaggi politici espressi da Piepoli le intenzioni di voto prodotte mostrano un nuovo sorpasso del Pd: un +0,3% rispetto a due settimane fa, anche se non bastevole per arrivare al 30% (appena sfiorato). I dati del sondaggio mostrano come il partito di Renzi sia in buon recupero rispetto agli scorsi mesi difficili e si proietta come primo sfidante del Movimento 5 Stelle, in leggero calo al 29% (contro il 29,5%) di Renzi. Seguono i partiti del centrodestra con Berlusconi in buona forma che fa salire Forza Italia al 12,5%, vicini ormai alla Lega di Salvini in stato con il 13,5% dopo il buon exploit dopo le scorse Amministrative. Dietro poi tutti gli altri: Fratelli d’Italia al 4,5%, Mdp al 3,5%, Sinistra Italiana con il 2,5% e il Partito di Alfano allo stesso livello nelle intenzioni di voto. (agg. di Niccolò Magnani)



IPR MARKETING, FIDUCIA LEADER: MINNITI È IL VERO ANTI-RENZI

È Marco Minniti certamente l’uomo “nuovo” della politica italiana in questi mesi, almeno stando a vedere i sondaggi politici elettorali stilati questo turno da Ipr Marketing. Non solo il ministro degli Interni si “candida” ad essere il vero anti-Renzi, un rivale interno al centrosinistra che potrà creare non pochi grattacapi al segretario Pd che nutre per lui stima e fiducia ma che non intende mollare lo “scettro” in vista delle prossime Elezioni 2018. Dicevamo non solo tutto questo, con Renzi che cala nella fiducia politica al 28% – con Gentiloni al 34% e Minniti al 37% – il ministro che è succeduto ad Alfano al Viminale ha una fiducia praticamente bipartisan, con stima sia dagli elettori di centrosinistra che da quelli salviniani e berlusconiani. Sempre secondo il sondaggio Ipr, Minniti piace nel suo 37% con un 18% di elettori centrosinistra e un 15% di centrodestra. Che sia davvero lui un candidato papabile per la prossima poltrona a Palazzo Chigi? E da parte di quale coalizione? (agg. di Niccolò Magnani)



IPSOS, INTENZIONI DI VOTO: M5S E PD IN FLESSIONE

Arrivano i primi sondaggi politici elettorali dopo la pausa estiva: da quello di Ipsos emerge una leggera flessione per Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, ma certifica la crescita del centrodestra, che compatto potrebbe salire al governo. Il primato tra le forze politiche se lo contendono dem e grillini: questi ultimi sono al 26,6%, PD al 26,5%. Nel frattempo però si sta consolidando il consenso accordato al centrodestra: Forza Italia è al 15,6%, allungando sulla Lega Nord che invece è al 15%, mentre secondo l’istituto di Nando Pagnoncelli il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, è al 5%. Il centrodestra, dunque, viaggia 35,6%: unito potrebbe vanificare il duello tra Partito Democratico e pentastellati. L’ipotesi di una lista unica dei tre partiti intriga l’elettorato: per il 35% degli italiani in generale è una strada percorribile, mentre la percentuale sale al 65% se si interrogano solo gli elettori del centrodestra.



IPSOS, IPOTESI “LISTONE”: L’ANALISI PER IL CENTRODESTRA

Secondo le stime Ipsos, se il centrodestra si presentasse con una lista unitaria non mancherebbero le defezioni, soprattutto tra gli elettori di Forza Italia e Lega Nord, ma sarebbero comunque compensate dall’afflusso di voti provenienti dall’area degli indecisi e degli astensionisti. I più scettici nel centrodestra comunque sono i leghisti, ma nelle loro file aumenta nettamente l’ottimismo, sebbene un terzo di loro sia convinto che le differenze tra i tre partiti siano così tante da impedire la realizzazione di un programma comune. In caso di “listone” un italiano su due si augura che prevalga la linea “moderata” di Forza Italia, mentre solo uno su tre vorrebbe che a prevalere fossa la linea più “radicale” di Lega Nord e Fratelli d’Italia. L’istituto di Nando Pagnoncelli ha anche ristretto il campo all’elettorato di centrodestra: il 55% si dichiara pro linea “sovranista”. Per quanto riguarda invece la leadership, Silvio Berlusconi (39%) è in vantaggio su Matteo Salvini (32%).