Il Movimento 5 Stelle primo partito in Italia, ma in calo: questo il primo dato fornito dal sondaggio politico elettorale realizzato da Index Research per PiazzaPulita. Secondo l’istituto diretto da Natascia Turato i grillini sono al 27,5% con un distacco di poco più di due punti dal Partito Democratico, la cui ripresa è quasi impercettibile. I dem sono infatti al 25,4%, confermando le difficoltà a sinistra, dove Mdp è al 3%, la soglia di sbarramento per entrare in Parlamento, mentre Sinistra Italiana è al 2% circa. Il centrodestra unito invece è stabile nel suo primato: è al 33% delle preferenze. Il testa a testa tra Lega Nord e Forza Italia premia il partito di Matteo Salvini, che sfiora il 15%, mentre quello di Silvio Berlusconi è sotto il 14%. Sopra il 5% Fratelli d’Italia, mentre in crisi è Alternativa Popolare di Angelino Alfano. A preoccupare sono i dati sull’astensionismo, che resta sempre alto: il 38,3% dichiara di non voler recarsi alle urne alla prossima tornata elettorale. Gli indecisi invece sono al 17%.



DEMOS, PD: È ANCORA MATTEO RENZI IL CANDIDATO PREMIER?

Il centrosinistra alle prossime elezioni Politiche nel 2018 quale candidato premier porterà davanti alle urne? Per i sondaggi di Demos & Demetra il risultato è chiaro, anche se va sempre ricordato che la legge elettorale in Italia ufficialmente non mette davanti ai cittadini il nome del candidato premier, ma è frutto di un conciliabolo tra partito/coalizioni vincenti alle urne e il Presidente della Repubblica. Di fatto però un leader viene sempre posto davanti agli elettori come il simbolo del Partito che si presenta alle Elezioni per provare. Ebbene, chi di questi scelti dal sondaggio Demos sarà il candidato premier del centrosinistra secondo l’elettorato intervistato? Gentiloni al 10%, Pisapia al 5%, Bersani al 4%, Prodi al 3% e Matteo Renzi… al 41%, dunque ancora una volta scelto dagli italiani nella diatriba tra gli altri candidati più o meno plausibili. Va detto che nel sondaggio manca ad esempio il nome di Minniti che sempre di più nelle ultime settimane è entrato nelle grazie dell’elettorato italiano (anche a livello mediatico). Di certo, va registrato il netto divario tra Gentiloni e il suo segretario di partito, fino ad oggi dati molto più vicini di quanto invece risulta dall’ultima analisi di Demos.



DEMOS, MIGRANTI: CRESCE LA PAURA SULLO IUS SOLI

I dati forniti dai sondaggi politici pubblicati da Demos per l’Osservatorio Europeo della Sicurezza mostrano come sul tema dello Ius Soli, proprio nei giorni in cui sembra allontanarsi l’esame in Aula della legge messa a punto dal Governo, gli italiani sembrano sempre più spaventati. Se infatti si osservano i dati prodotti dal 2014 fino al settembre 2017, la paura per i migranti e l’immigrazione è innegabilmente salito e dunque la volontà di concedere la cittadinanza ai figli dei migranti nati in Italia è decisamente calata. Nel 2014 l’80% era favorevole ad una sorta di Ius Soli, nel 2015 è sceso al 72% e nel 2016 è leggermente salito fino al 73%. Ma da febbraio 2017 con le polemiche e la politica incentrata e non poco su questo tema, si cala decisamente: il 70% per lo Ius Soli, divenuto 57% nel giugno 2017 e addirittura 52% di oggi, in pochissimi mesi un calo netto del 20% sulla fiducia nella cittadinanza ai figli di immigrati.

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