Alle ore 19 è stata pubblicato sulla homepage del Blog di Beppe Grillo la lista degli 8 candidati Premier M5s dopo la consultazione chiusa oggi alle ore 12: come da previsione, non ci sono nomi “big” oltre a Luigi Di Maio che sembra sempre di più il candidato in “pectore” per le prossime Elezioni Politiche tra le file del Movimento 5 Stelle. La boutade di Saviano si è rivelata tale – come avevamo previsto poco fa – e non figura tra i nominativi iscritti ufficialmente: Beppe Grillo però ha scritto che «Oggi alle 12 si è conclusa la fase di accettazione delle candidature come stabilito nelle Regole pubblicate il 15 settembre. Ringraziamo tutti coloro che hanno accettato la candidatura e hanno deciso di partecipare a questo importante momento della vita del MoVimento 5 Stelle. Dopo le opportune verifiche, la lista provvisoria dei candidati che sarà sottoposta alla votazione degli iscritti è la seguente». Sono Vincenzo Chiccetti, Luigi Di Maio, Elena Fattori, Davide Andrea Frallicciardi, Domenico Ispirato, Gianmarco Novi, Nadia Piseddu, Marco Zordan; la lista è ancora provvisoria perché, come spiega il Blog, « Coloro che hanno sottoposto tempestivamente una candidatura ritenuta priva di tutti i requisiti richiesti, potranno formulare osservazioni o fornire elementi integrativi a prova della sussistenza di detti requisiti entro le ore 15.00 di domani 19/9/2017». C’è dunque ancora tempo per “definire” gli ultimi dettagli, con  possibili sorprese di qualche big che dunque fino a domani potrebbe teoricamente avere ancora lo spazio per candidarsi contro il super-iper favorito vicepresidente della Camera. Per ora gli altri 7 sono tutti sfidanti minori, con poco curriculum politico – Ferrari è senatrice, alcuni sono ex consiglieri di Monza e Verona – e con praticamente lo 0% di possibilità di vincere le primarie M5s. CLICCA QUI PER BIO, CARRIERE E INFO SUGLI 8 CANDIDATI PREMIER MSS



LA “CANDIDATURA” DI ROBERTO SAVIANO

Sorpresa delle sorprese: mentre ancora nessun candidato Premier M5s, oltre a Luigi Di Maio unico uscito allo scoperto, pochi minuti fa Roberto Saviano ha scritto un post su Facebook in cui annunciare di essersi candidato anche lui alla corsa verso Palazzo Chigi tra le file del MoVimento 5 Stelle. «Questa mattina mi sono svegliato con il desiderio di omaggiare Marco Pannella e la sua eterna capacità di sorprendere e sparigliare le polverose strutture della politica tradizionale. Nel 2007 si candidò alle primarie del PD ma fu escluso perché non soddisfaceva i requisiti richiesti dal neonato Partito democratico. Ebbene, approfitto di questa sede per ufficializzare la mia candidatura a premier per il M5S», scrive lo scrittore di Gomorra, più volte in passato non distante da tematiche e battaglie del Movimento. Con questa provocazione Saviano – che ricordiamo, non essendo iscritto al M5s non dovrebbe essere riuscito a iscriversi regolarmente, o almeno così dovrebbe essere – prova a togliere i vertici grillini dall’impaccio di una situazione alquanto imbarazzante che vede Di Maio unico candidato della “democrazia diretta”. «Lo faccio anche per trarre il MoVimento dall’impaccio di una situazione patetica per non dire bulgara. Per spezzare una lancia in mio favore, ammetto di non essere iscritto al MoVimento, ma condivido con Luigi Di Maio lo status di indagato per diffamazione (incidenti del mestiere). Votatemi!». 



L’ATTACCO DEL PD

Rousseau, Blog Grillo, Casaleggio e Associati: alle 12 sono scaduti i termini di presentazione dei candidati premier M5s e ancora adesso nessuno dei tre canali ufficiali del Movimento hanno scritto/pubblicato alcun risultato sulla chiamata “in campo” dei grillini in vista delle prossime Elezioni 2018. Mentre si attende che lo stesso Beppe Grillo parli in proposito – i tempi stringono, entro mercoledì Grillo lascerà Roma e da venerdì inizia la convention di Rimini dove sarà proclamato il candidato premier, in mezzo ci dovrà essere la votazione dello stesso – tutti i big si sono sfilati ufficialmente o hanno “nicchiato”, come Nicola Morra e Barbara Lezzi. Il Pd e tutte le opposizioni vanno a questo punto all’attacco ironizzando sui “due candidati M5s”, ovvero “Luigi e Di Maio”. «democrazia diretta con un solo candidato, primarie M5s come le elezioni in Corea del Nord», ironizzando i dem Marcucci e Portas. Nelle prossime ore si attendono novità a riguardo, con i nomi dei candidati iscritti che dovranno essere resi noti per iniziare le votazioni, sempre che ve ne siano altri oltre a Luigi DI Maio.



SCADUTI I TERMINI PER ISCRIZIONE CANDIDATI

Alle ore 12 di questa mattina sono scaduti i termini per presentare su Rousseau la candidatura a Premier per il Movimento 5 Stelle: tre giorni di tempo, un regolamento uscito il 15 settembre con scadenza ad oggi, per di più con il “permesso” di candidature di indagati e con l’assicurazione che il vincitore sarà non solo candidato premier alle prossime Elezioni Politiche per il Movimento ma anche il nuovo capo politico. Insomma, una “grillinaria” aperta ufficialmente ma cucita apparentemente su misura per Luigi Di Maio: la base non ha gradito, i “puristi” della prima ora nemmeno, il futuro del M5s è dunque incerto anche perché ancora non si sanno se vi sono altri candidati big oltre al vicepresidente della Camera, l’unico che finora ha confermato la propria candidatura. È certamente il superfavorito per essere eletto sabato prossimo – ricordiamo che la proclamazione avverrà nella convention Italia a Cinque Stelle in programma a Rimini dal 22 al 24 settembre – ma proprio questa “fretta” tutta in 10 giorni tra candidature, votazioni degli eletti e proclamazione sta mettendo i vertici del Movimento 5 Stelle sotto una luce non propriamente “limpida e chiara”.

FICO E DI BATTISTA OUT, CHI ANCORA IN CAMPO?

Si sono sfilati tutti e l’unico in campo, almeno a livello pubblico, Luigi Di Maio potrebbe a questo punto – come ampiamente previsto – essere il candidato premier del Movimento 5 Stelle, nonché il nuovo capo politico dei grillini. «Tra poco si inizierà a votare e invito alla massima partecipazione. A colui che sarà candidato faccio un grande in bocca al lupo ricordandogli che avrà un compito meraviglioso: quello di portare avanti il programma votato da migliaia di iscritti. Ringrazio tutte le persone che in queste ore mi hanno scritto chiedendomi di candidarmi. È meraviglioso avere tutto questo sostegno. Allo stesso tempo sono sicuro che la mia scelta sia quella giusta. A riveder le stelle»: con queste parole Alessandro Di Battista, l’unico forse in grado a livello mediatico di battere il collega di Movimento, si è sfilato rimandando alla convention riminese la spiegazione di questo gesto. Come lui, ma in maniera molto più polemica, si è sfilato anche Roberto Fico rappresentante dell’ala ortodossa del Movimento: l’intenzione, pare, sia quella di far risultare evidente l’inadeguatezza della gestione comunicativa e gestionale delle votazioni. Non solo, se davvero non vi saranno rivali a Di Maio, a questo punto bisognerà capire se ci siano altri candidati e se abbia senso aprire il voto su Rousseau. Come Fico e Di Battista, anche gli altri big si sono chiamati tutti ufficialmente fuori: Sibilia, Lombardi, Raggi & Appendino e Davide Casaleggio. Ovviamente non è escluso che qualcuno abbia presentato la sua candidatura senza dirlo ufficialmente, ma l’impressione che Di Maio si “stato lasciato solo” nella candidatura si avvicina molto alla realtà. Una democrazia diretta… da qualcuno verso qualcuno, lamentano i polemisti M5s, con Beppe Grillo e Luigi Di Maio principali “indiziati”.