Il caos politico e organizzativo nel Movimento 5 Stelle prosegue dopo la pessima notizia per tutti i grillini siciliani della sospensione confermata delle Regionarie M5s: sul blog di Grillo qualche ora dopo la decisione del tribunale di Palermo, appare un post in cui viene ribadito che il candidato alla Regione Sicilia è e resta Giancarlo Cancelleri. «Cancelleri era, è e sarà il candidato presidente del MS5. Per indire nuove Regionarie siamo fuori tempo massimo. La scadenza per presentare il simbolo è questo sabato 23 settembre e dobbiamo inoltre raccogliere 3.600 firme per la presentazione della lista. Per questo motivo il M5S sarà presente alle regionali siciliane con il sottoscritto, Giancarlo Cancelleri, candidato alla Presidenza della Sicilia». Nel frattempo, il leader e fondatore Beppe Grillo non ha voluto aggiungere nessun commento nei pochi secondi di interviste fuori dall’Hotel Forum di Roma: anzi, si è riservato un attacco molto duro e dai tratti offensivi contro gli stessi giornalisti che riempivano di domande sulla vicenda Cancelleri e sulla votazione per Di Maio. «Questo è sequestro di persona, io vi mangerei soltanto per il gusto di vomitarvi, voi siete i principi del pettegolezzo, quindi non mi coinvolgerete più».



TRIBUNALE PALERMO ANNULLA LE REGIONARIE

La Sicilia per il Movimento 5 Stelle è sempre sul bilico tra il trionfo e il tonfo: due parole “onomatopeicamente” così simili eppure così evidentemente distanti nel significato. Oggi il Tribunale di Palermo ha confermato la sospensione del Tar Sicilia di una settimana fa, con le Regionarie M5s (che avevano visto vincere il candidato Governatore Giancarlo Cancelleri) annullate con stop per via cautelare dopo la riammissione e il ricorso vinto dell’attivista M5s Mauro Giulivi. La sospensione dunque della votazione online che ha portato Cancelleri ad essere il candidato del Movimento in Sicilia ora è confermata con il forte rischio che si debba tornare al voto tra l’imbarazzo e i rischi per lo stesso uomo forte di Di Maio nella regione. Nel 2013 ad un soffio dalla vittoria quando ancora i progetti nazionali dei grillini erano molto lontani, poi il caso firme false che fece un autentico repulisti “purgativo” nel M5s Sicilia: ora, nel 2017 tutto è pronto per vedere Cancelleri in pole position per vincere le Regionali, almeno in lotta fino all’ultimo con il candidato di centrodestra Musumeci, e di nuovo il rischio “tonfo”.



A presentare il ricorso era stato l’attivista Mauro Giulivi, che era stato escluso dalla lista dei candidati per non aver sottoscritto in tempo utile il codice etico dei 5 Stelle. Le parole del giudice sono chiare: «Il mero invito a fornire chiarimenti – scrive la giudice Claudia Spiga – non risulta preordinato a garantire il necessario diritto di difesa al destinatario, bensì, in assenza di alcuna esplicitazione, costituisce un semplice invito informale a chiarire la volontà in ordine all’invito alla sottoscrizione del cosiddetto codice etico, o ancora a fornire le eventuali motivazioni». In sostanza, Giulivi dopo il ricorso aveva ricevuto una mail che gli aveva sollecitato la mancanza di sottoscrizione al codice etico: «ma secondo il tribunale questa mail non instaura alcun procedimento disciplinare, non configura sanzioni o mancati adempimenti, e quindi in parole povere non sospende Giulivi», spiega La Stampa.



TRA GAFFE E NUOVE VOTAZIONI

E ora? Nuovo tonfo, o ostacolo per il prossimo trionfo? La partita è assai delicata per il Movimento 5 Stelle che da un lato vede le Regionarie vinte Cancelleri in forte bilico e dall’altro – nel momento in cui bisogna scegliere e votare il candidato premier in vista della Kermesse di Rimini “Italia a Cinque Stelle” – l’uomo forte di Di Maio, unico reale candidato alla vittoria tra i vertici del proprio partito, incappa nella grave difficoltà d’immagine. Il Movimento 5 Stelle ha sempre difeso il proprio candidato, assicurando che non c’è nessun rischio caos: il termine per la presentazione dei simboli è sabato 23 settembre, mentre il listino dei candidati alla presidenza dovrà essere depositato entro il 6 ottobre. Ma ora la “palla” passa alla gestione Grillo-Casaleggio, ancora una volta, con due strade possibili illustrate da Jacoboni sulla Stampa: «o tentare un difficile ricorso contro la decisione dei giudici, oppure rifare completamente le elezioni, cosa che paradossalmente potrebbe risultare fattibile, ma comporta un altro gravissimo danno d’immagine per i sostenitori delle regole, della trasparenza, della democrazia diretta». Cancelleri dovrebbe avere la forza necessaria per rivincere la sfida online, ma dimostrerebbe ancora una volta – assieme alle “primarie” per il premier candidato – che la gestione della democrazia diretta sul web è qualcosa di assai farraginoso e “controllato” da metodi non sempre “ortodossi”.