Tra i vari sondaggi politici elettorali del momento è di grande interesse quello promosso dalla IPSOS S.R.L.. La domanda di questo interessante sondaggio era: ‘A suo parere servirebbe un leader che sia soprattutto…?’ con il chiaro intento di voler evidenziare quali qualità dovrebbe avere un leader politico. E quindi un Premier. La maggior parte degli intervistati, 51, ha detto ‘mediatore’, sottolineando forse l’aspetto principale che ogni buon politico dovrebbe avere. Leggermente dietro, la maggior parte delle persone (un campione di 45 persone) ha invece espresso la preferenza per un leader ‘dirompente’. Tra le due qualità è innegabile che ci sia un abisso, ma la popolazione è evidentemente divisa tra le due sfaccettature della politica: la mediazione e l’intraprendenza. Nei due aggettivi è sicuramente riscontrabile un accostamento con due esponenti importanti del PD: Paolo Gentiloni e Matteo Renzi. Sicuramente più politico e mediatore il primo e più dirompente il secondo, grazie anche alla sua dialettica-fiume. Gli italiani, quindi, sono ancora indecisi tra due diverse sfaccettature della stessa medaglia. (agg. Francesco Agostini)
PIEPOLI, M5S VS CENTROSINISTRA: MA CON CDX UNITO…
Nelle ultime intenzioni di voto dell’Istituto Piepoli si scopre che i sondaggi politici sulle prossime Elezioni Politiche hanno ancora due “leader” in campo e un outsider pronto a prenderne il posto. Movimento 5 Stelle e Pd infatti restano i duellanti, ma il centrodestra unito supera e non di poco il partito di Renzi che avrebbe bisogno a quel punto di riunire le molte anime del centrosinistra per poter battere sia i grillini che il tridente – come l’ha definito Giovanni Toti – di Berlusconi, Salvini e Meloni. Guardando i dati diviene tutto più semplice da capire: centrodestra al 34%, centrosinistra al 37% e M5s al 28,5%, Se poi si entra nell’agone, si scopre che Forza Italia è ancora al 12, Lega al 13,5% e Fratelli d’Italia al 5%, con l’aggiunta di Alternativa Popolare al 2,5% (ma sarà difficile che Alfano torni con Berlusconi e soprattutto con Salvini-Meloni, ndr). Per Renzi il rebus è ancora più complesso, visto che il suo Pd è al 29,5%, Mdp al 3,5%, Sinistra Italiana al 2,5%: pochi voti ma come sempre nella storia della sinistra necessari per andare al potere, dunque volti a convincere la leadership di compiere uno sforzo per una coalizione unica.
SONDAGGI DEMOPOLIS, LE PRIORITÀ DEL PAESE
L’Istituto di ricerche DEMOPOLIS ha rilevato un interessante sondaggio politico che fa comprendere al meglio cosa vogliono gli italiani e cosa credono che serva al Paese. La domanda in questione era ‘Quali sono, a suo avviso, oggi le priorità per il Governo del Paese? La risposta degli intervistati è stata molto chiara, dato che ben il 78% ha decretato Economia e Occupazione e, al secondo posto, al 63%, la gestione dell’immigrazione. In ultimo, al terzo posto, si colloca la pressione fiscale al 60%. Solamente il 2% degli intervistati ha dichiarato di non essere in grado di identificare una vera e propria priorità per l’Italia. Il quadro che emerge da questa indagine dell’Istituto di ricerche DEMOPOLIS è piuttosto chiara: l’occupazione e l’economia devono avere la priorità dato che sono il vero motore pulsante del Paese; per rinascere bisognerà primeggiare in questo campo. Solo in un secondo punto si colloca l’immigrazione che però, va detto, negli ultimi anni sta diventando un problema sempre più difficile da risolvere. (agg. Francesco Agostini)
SONDAGGI DEMOS, FIDUCIA LEADER: GENTILONI BATTE TUTTI
Una interessante rilevazione data dai sondaggi politici di Demos & Demetra mostra come il gradimento a livello generale dei principali leader politici italiani metta la figura di Matteo Renzi in ridimensionata posizione, mentre esalta la fiducia e stima nell’attuale premier Paolo Gentiloni. I dati sono infatti molto netti e proiettano dubbi e scenari oscuri nel futuro del Pd che si appresta a tentare la nuova scalata a Palazzo Chigi con ancora Renzi in sella. Il 49% mostra fiducia in Gentiloni, sopra tutti gli altri che lo seguono dietro: a sorpresa, la seconda piazza è occupata dalla storica leader radicale Emma Bonino (43%), mentre al terzo posto i due giovani leader “populisti” Salvini e Di Maio riflettono un 37% che supera le velleità del segretario Pd, relegato al quinto posto a pari merito con Giorgia Meloni (Fdi), al 35%. Dietro tutti gli altri, a cominciare dal ministro Minniti (32%), e dal trio Bersani-Berlusconi-Grillo fermi al 30% nell’indice di gradimento. Pisapia, leader designato della sinistra extra Pd ottiene il 29%, mentre Alfano (21%), Roberto Speranza (18%) e Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana al 12% non ottengono proprio un “bagno di fiducia” dall’elettorato intervistato.
TECNÈ, CALO M5S ED EXPLOIT BERLUSCONI
Gli ultimi sondaggi politici espressi da Tecnè per TgCom 24 mostrano due dati su tutti primari in questa ultima settimana di rilevazioni: il caso “primarie” M5s e i problemi della Lega Nord hanno di nuovo dato “linfa” ai maggiori partiti moderati come Forza Italia e Partito Democratico. In particolare, il Movimento 5 Stelle paga la gestione non esattamente perfetta della scelta del proprio candidato alle prossime Politiche, con Luigi Di Maio sempre più candidato “unico” senza grossi problemi di sfidanti “minori”: dal 27,6% di inizio settembre, si ritrova ora al 26,4% con un calo molto brusco per soli 7 giorni passati. Leggera salita per il Pd di Renzi che si trova ora al 25,9%, con terza forza del Paese a sorpresa di nuovo Forza Italia (15,6%), complice i problemi della Lega di Salvini appiedato dal blocco conti per la vicenda Belsito-Bossi (praticamente silurato dal segretario al raduno di Pontida, ndr). Salvini insegue al 15,2%, in leggero aumento rispetto al 6 settembre ma comunque in minor ascesa rispetto al “ritorno” di Berlusconi. Dietro tutti i minori: Fratelli d’Italia al 5%, Articolo 1-Mdp al 3,8%, Sinistra Italiana al 2%, Campo Progressista di Pisapia ad un assai basso 1%, nonostante sia ormai ufficiale il suo ruolo di leader della sinistra intera anti-Renzi.
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— Tgcom24 (@MediasetTgcom24) 18 settembre 2017