Mentre Silvio Berlusconi si rigenera nel centro benessere di Merano in vista della campagna elettorale per le regionali siciliane e le politiche 2018, la coalizione di centrodestra vola davanti a tutti nelle intenzioni di voto. Gli ultimi sondaggi elettorali sorridono all’ex Cavaliere che, dopo aver raggiunto l’accordo per un centrodestra unito per le regionali siciliane, punta ad una coalizione anche per le politiche. Guardando le percentuali degli ultimi sondaggi non c’è storia… Per Index il Pd è al 25,5%, il Movimento 5 Stelle al 28,3% e invece il centrodestra compattato (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia) al 33,1%. Secondo l’analisi di Emg il Pd è al 26,7%, i grillini al 28% e il centrodestra al 33,3%. Ipr indica invece il Pd al 24%, M5S al 28% e il centrodestra al 30%. Secondo Swg il Pd viaggia al 27%, i grillini al 27,7% e il centrodestra al 32,7%. Tocca poi a Ixè: il Pd è al 27,5%, M5S al 27,1% e il centrodestra al 32,7%. Ora Ipsos: il Pd sta al 26,9%, i pentastellati al 27,6% e il centrodestra al 35,1%. Invece Piepoli mette il Pd al 28,8%, M5S al 28% e il centrodestra al 31,7%. E quindi in sette sondaggi su sette il centrodestra è avanti a tutti con un buon margine di vantaggio. (agg. di Silvana Palazzo)
FIDUCIA LEADER: UNA SORPRESA IN VETTA
In una intervista esclusiva sulle nostre pagine del Sussidiario.net in questi giorni, Nicola Piepoli illustra tra gli altri sondaggi pubblicati dal suo istituto di sondaggistica uno molto interessante sulla fiducia personale dei principali leader politici. Gentiloni e Minniti, i veri rivali per Renzi arrivano da dentro il Pd e vedono il premier e il ministro degli Interni sempre più stimati dall’elettorato intervistato dall’Istituto Piepoli. «Gentiloni è intorno al 45%, Renzi al 35, mentre per Minniti l’indice è alto, intorno al 50%, tra il 45 e il 50 per usare una forchetta». Politica sui migranti, accordi in Europa e gestione dell’ordine pubblico: i due leader più in vista in questi mesi continuano a salire, con Minniti addirittura meglio di Gentiloni. E gli altri? Grillo cala al 28%, Berlusconi e Salvini invece non superano il 30%, con dati molto vicini tra loro.
PIEPOLI: SICILIA NON DECISIVA PER LE ELEZIONI 2018
Il voto in Sicilia sta prendendo largo giustamente nelle analisi dei sondaggi politici italiani, anche se per Nicola Piepoli, sondaggista dell’Istituto Piepoli, la sfida delle Regionali in Sicilia non sarà decisiva come si pensa verso le Politiche del 2018. Sia nell’intervista rilasciata giorni fa sulle nostre pagine e sia in un’altra intervista a Libero, il sondaggista si dice sicuro: «l’appuntamento elettorale siciliano non influenzerà quello nazionale del prossimo anno». I dati vedono il Movimento 5 Stelle e il centrodestra in netto vantaggio rispetto al Pd e al centrosinistra, che pagano il governo uscente di Crocetta, ma al momento il laboratorio siciliano non dovrebbe essere decisivo per la sfida elettorale della prossima Primavera. Pd e M5s infatti restano in testa al 28% nelle intenzioni di voto, con la salita netta di Forza Italia attorno al 14-15% raggiungendo di fatto la Lega di Salvini in stallo dopo i mesi positivi post-Amministrative. Secondo Piepoli infine, «il Centro sarà importante alle prossime elezioni, ma non decisivo. O almeno fino a che non decideranno se andare con Berlusconi o con il Pd».