MERKEL, FISCHI ALL’ULTIMO COMIZIO

La sua vittoria, alla vigilia delle Elezioni in Germania di domani, appare scontata eppure Angela Merkel non ha vissuto quello che si definirebbe “l’avvicinamento perfetto” al voto. Nell’ultimo comizio tenuto sulla Marienplatz di Monaco, infatti, la cancelliera è stata fischiata per la maggior parte del tempo. Un rapporto mai decollato quello tra la Merkel e la Baviera: troppo dell’est lei, troppo cattolici loro, come chiarisce La Stampa, secondo cui una parte di contestatori erano riconducibili ai neonazisti dell’Afd, altri a reduci dall’Oktoberfest non propriamente sobri, ma molti altri erano persone comuni, elettori in dissenso rispetto alla linea politica della leader della Cdu. La cancelliera ha dovuto utilizzare tutto il suo sangue freddo per cercare di venire fuori dalla contestazione ma non le è bastato neanche lusingare il pubblico del posto per ottenere degli applausi che silenziassero i fischi:”Chi meglio della Baviera sa quanto l’innovazione, lo sviluppo della tecnologia e la ricerca siano importanti?”. Alla fine Merkel, con aria rassegnata, gioca d’ironia:”Siamo tutti d’accordo su una cosa, coi fischi e con le urla non si può plasmare il futuro del Paese”. Una dichiarazione pragmatica, in pieno stile Merkel: che d’altra parte domani vincerà, pur non essendo amata da una Germania che di lei non sembra poter fare a meno. (agg. di Dario D’Angelo)



COME SI VOTA, INFO E ORARI: ANGELA MERKEL VS MARTIN SCHULZ

Angela Merkel, capitolo 4: le elezioni in Germania per questo 24 settembre 2017 somigliano sempre di più ad una conferma che quasi nessuno in Europa pensa di vedere disattesa nei risultati di domenica sera. La cancelliera cerca infatti la quarta riconferma alla carica più importante in Germania: passano gli anni, le emergenze e i rapporti con l’Europa e gli altri partiti tedeschi, ma per la Merkel la possibilità di rimanere alla guida di Berlino è cosa assai probabile, anche se forse non così in maniera netta esattamente come accaduto nella precedente elezione del 2013. I seggi resteranno aperti dalle 8 alle 18 per permettere al popolo tedesco di votare Parlamento e nuovo Governo: in Germania vige un sistema proporzionale (il famoso Tedesco, che per qualche giorno si pensava di utilizzare anche qui in Italia, poi non se ne fece nulla per la rottura dell’accordo fragilissimo Pd-M5s) dove per entrare in Parlamento bisogna superare la soglia di sbarramento del 5%. Vengono eletti con sistema proporzionale 598 seggi.



Possono poi essere eletti anche deputati “aggiuntivi” attraverso un sistema di bilanciamento che può portare fino a quota 631 massimo il numero di deputati eletti nel Bundestag. I principali candidati in campo per cercare di battere la leader Cdu in cerca del suo quarto mandato da Cancelliera, sono Martin Schulz – segretario dei socialdemocratici di Spd (ex Presidente dell’Europarlamento) – i liberali della Fdp guidati da Christian Lindner. Inoltre, partecipano anche la formazione di sinistra Die Linke che ha come leader Sahra Wagenknecht e Dietmar Bartsch; i Verdi, che hanno come leader Katrin Göring-Eckardt e Cem Özdemir e infine il partito di estrema destra Alternativa per la Germania (Afd), (con due capilista e non uno solo, cioè Alice Weidel e Alxander Gauland).



RISULTATI ELEZIONI GERMANIA: LE POSSIBILI COALIZIONI

Secondo il sistema elettorale attivo in Germania e osservando le ultime stagioni al potere a Berlino, anche per queste elezioni politiche 2017 è assai probabile che sarà una Grosse Koalition a sostenere il nuovo governo in formazione dopo i risultati elettorali di domenica sera: i numeri infatti anche degli ultimi sondaggi che qui sotto trovate indicano il vantaggio importante della Merkel senza però la possibilità di staccare nettamente gli avversari della Spd con i quali sono dunque pronti nuovi accordi per formare un governo Cdu-Spd, esattamente come in questi ultimi 4 anni. Al momento sono anche le uniche due compagini che potrebbero formare una maggioranza stabile in Parlamento, anche se ovviamente ogni calcolo e conteggio è riservato solo dopo l’esito delle Politiche 2017 dove saranno indicati i veri valori in campo e peso specifico dei vari partiti. Oltre ad una nuova Grande Coalizione tra Merkel e Schulz, l’alternativa si chiama Coalizione Giamaica – per via dell’accostamento cromatico dei partiti che potrebbero farne parte – con Cdu, liberali Fdp e Verdi. Tutte le altre possibili coalizioni – alleanza fra Cdu e liberali della Fdp; Cdu e Verdi; Spd, Linke e Verdi – non sembrano al momento in grado di avere i numeri e le propensioni all’accordo interno per poter formare un plausibile e probabile nuovo Governo. Ovviamente tutto potrebbe cambiare se la Merkel dovesse ricevere una batosta e un calo drastico di voti – al momento i sondaggi sembrano allontanare questa ipotesi, ma i casi di Brexit, Trump e Macron consigliano una cauta prudenza – e a quel punto allora il peso ricadrebbe sulla Spd di Schulz, al momento l’unica vera alternativa di potere in Germania.

GLI ULTIMI SONDAGGI

Secondo una media di sondaggi elettorali prodotti dal Financial Times fino a due giorni dalle Elezioni in Germania, danno una situazione alquanto “stantia” rispetto agli ultimi mesi: un Merkel non in formissima ma comunque in vantaggio con il 36% dei voti totali (nel 2013 vinse con il 41%, ndr) contro il 22% dei principali rivali, i socialdemocratici di Martin Schulz. Il terzo partito tedesco al momento, a sorpresa, sarebbero gli ultradestra di Afd (10% di media), mentre Fdp resta come per Linke tra l’8 e il 105. Di norma, come ben ricordano gli analisi politici europei, i sondaggi tedeschi si sono spesso mostrati molto affidabili e per questo motivo si ritiene che anche per queste elezioni alla fine sarà la Grande Coalizione a risolvere il rebus della maggioranza, ma come ogni volta ci vorrà un accordo e potrebbe non essere così facile con una Merkel che perde voti e uno Schulz che sembra più “ostruzionista” ad un accordo rispetto ai predecessori.