Nella convention del Movimento 5 Stelle a Rimini, mentre si attende la chiusura con la “chiosa” di Beppe Grillo, Luigi Di Maio è sicuramente il protagonista principale ma in queste ore ha pesato paradossalmente di più “l’assenza” di Roberto Fico che non le prime parole da giovane leader non più in pectore del Movimento 5 Stelle. La lite a distanza con l’ala ortodossa dei Pentastellati, ha fatto scendere in campo Davide Casaleggio, che dal palco di Italia 5 Stelle ha dato tutto il suo appoggio al nominato dal voto sulla “sua” piattaforma Rousseau. «In bocca al lupo a Di Maio. Lo dovremo aiutare tutti assieme perché dobbiamo essere una squadra di volontari ignoti. Dobbiamo aiutare il M5S a cambiare l’Italia senza cercare qualcosa subito ma per cercare di cambiare questa nazione, e creare una smart nation», spiega con l’assist a Di Maio “contro” quel Roberto Fico che solo poche ore fa ha ripetuto ai media, «Di Maio non è il capo politico del MoVimento». (agg. di Niccolò Magnani) CLICCA QUI PER LA DIRETTA STREAMING VIDEO DELL’ULTIMO GIORNO DI ITALIA 5 STELLE



TRA SICILIA E PROGRAMMA

Luigi Di Maio, Giancarlo Cancelleri e Davide Casaleggio: questi tre sono i protagonisti del pomeriggio di chiusura a Italia 5 Stelle, con ovviamente le parole del candidato presidente M5s a rappresentare il centro-politico nonché il programma dei prossimi mesi di campagna elettorale. «Il 3% deficit/Pil non è un dogma, così potremo ridurre il debito pubblico. Se non facciamo nuovi investimenti, anche un po’ in deficit, il debito non lo ridurremo mai», afferma il candidato premier toccando più punti del possibile programma di governo M5s. Non solo economia, anche un passaggio sulla legge elettorale – «Il Rosatellum bis è un attacco alla democrazia. Noi faremo di tutto per fermarla» – e ovviamente le imminenti elezioni in Sicilia dove Cancelleri rappresenta la speranza pentastellata nonostante i guai giudiziari sulle Regionarie (e non c’è stata per ora una risposta diretta alle decisioni del Tribunale di Palermo). «Possiamo liberare la Sicilia dai vecchi partiti, diamo il massimo sostegno a Cancelleri. Non dobbiamo utilizzare le elezioni in Sicilia per grandi dinamiche nazionali, sono importanti per i siciliani. In Sicilia abbiamo tutti partiti contro ma tutta la gente onesta è con noi». Inutile dire che, nonostante non sia salito sul palco dell’Italia 5 Stelle, Roberto Fico rappresenta il vero protagonista assieme a Di Maio in quella che si pregusta già come la vera “correre” interna al MoVimento, con frecciate e mini-attacchi che potete già leggere qui sotto. (agg. di Niccolò Magnani)



FICO VS DI MAIO, “NON È IL CAPO POLITICO DEL M5S”

Contrordine compagni, anzi “cittadini”: il silenzio e la tregua nel Movimento 5 Stelle tra Luigi Di Maio e Roberto Fico dura praticamente solo una mattina. In attesa della chiusura della convention Italia 5 Stelle – alle 14 il candidato premier affronterà le domande di giornalisti e affiliati grillini sempre da Rimini – la tregua del leader degli “ortodossi” è praticamente già finita: in una intervista all’Agi, Fico spiega che Di Maio non è il capo politico del MoVimento 5 Stelle. «Condivido le dichiarazioni che ho letto oggi rilasciate anche da Beppe e altri colleghi sul fatto che il candidato premier sarà capo della forza politica prevista dalla legge elettorale e non capo di tutta la vita generale a tutti i livelli del movimento», spiega Fico mandando già le prime “frecciate” al suo nuovo capo e candidato premier. «Un eventuale candidato premier e, allo stesso tempo, capo del movimento ha rappresentato elemento di dibattito e attrito all’interno del Movimento», ha aggiunto ancora Fico con l’Agi, «questa è una grande distinzione perchè sono due funzioni divise. Il candidato premier presenterà programma e simbolo, non riguarda il regolamento del Movimento 5 stelle». Conferma che non ci sono “ministeri” in palio per lui e nessun coinvolgimento nell’eventuale squadra di governo M5s, «Quando mettiamo dei punti di discussione non sono mai posizioni di poltrone o di potere ma è solo per la tenuta e il bene assoluto del Movimento 5 stelle. Ho sempre detto che non andrà mai una persona al governo o il ministro in se stesso ma il Movimento con tutte le sue idee, tutte le persone e tutta la partecipazione». (agg. di Niccolò Magnani)



LA SQUADRA DI GOVERNO E I “TECNICI”

L’Italia a 5 Stelle ha dato il via alla costituzione della possibile squadra di governo del Movimento 5 Stelle nel momento in cui dovessero vincere alle prossime Elezioni nel 2018: intanto è chiarito chi sarà il vertice alto, con Luigi Di Maio che dirigerà anche il Movimento 5 Stelle, non senza polemiche interne per questa decisione adottata da Grillo e Casaleggio (senza alcuna consultazione online). Il resto della squadra, la ho iniziato a spiegare ieri lo stesso vincitore delle primarie online, verrà organizzato nei prossimi mesi e votato su Rousseau, in modo da avere forse già Natale la lista dei nomi. Ma chi saranno? «Saranno persone capaci, né di destra né di sinistra»: in questo modo pare aver aperto la strada all’utilizzo e lo schieramento di alcune figure di “tecnici”, anche se il lessico M5s non lo permette. Assieme ai big del partito – Fico avrà un incarico per il suo “silenzio” senza contestare il nuovo capo politico nel giorno della sua incoronazione? – potrebbero dunque esserci nomi fuori dalla politica che accettino di giocarsi la carta del governo grillino. La certezza non c’è, ma la possibilità che Di Maio possa convincere dei big di economica, cultura e finanza potrebbe non essere così lontana. (agg. di Niccolò Magnani)

FICO, “NO A CORRENTI”

Era il dubbio più grande alla vigilia di questa convention M5s a Rimini e la conferma è arrivata due sere fa con una “mossa” poco simpatica fatta all’ultimo momento: ad Italia 5 Stelle il leader dell’ala più ortodossa, Roberto Fico, non parlerà dal palco centrale come invece previsto in un primo momento fino di fatto all’apertura dei cancelli. Dopo i rumors degli ultimi giorni che davano il leader e fondatore M5s imbufalito contro l’ex membro del Direttorio per non essersi presentato alle Primarie grilline per il candidato premier contro Luigi Di Maio (la presenza di Fico avrebbe dato un senso più legittimo di battaglia politica e dialettica interna, cosa per nulla avvenuta con le votazioni praticamente già decise prima di cominciarle), la triste conferma per Fico è giunta venerdì sera: dalla scaletta di Italia 5 Stelle sia per ieri che per la chiusura di oggi è stato cancellato il suo spazio dal palco dove avrebbe dovuto parlare di comunicazione, in quanto presidente della Commissione di Vigilanza Rai. L’ultimo schiaffo politico dato contro Fico potrebbe presagire una possibile e clamorosa fuoriuscita del più osteggiante la salita al potere di Di Maio, non tante per diversità “personali” ma per i forti dubbi che Fico ha sempre espresso rispetto alla sovrapposizione non positiva tra candidato premier e capo della forza politica. Un esempio in più di come la leadership di Di Maio sia stata blindata ulteriormente in questi tre giorni di kermesse nazionale (e mediatica) del MoVimento: nessuna “dissidenza” viene permessa, con Grillo che continua di fatto ad essere ancora il vertice ultimo e decisionale dell’intera compagine, nonostante l’incoronazione dl giovane vicepresidente della Camera di ieri sera. Il diretto interessato, in silenzio ieri giù dal palco, ha raccontato brevemente ai giornalisti mentre usciva dalla kermesse, «Non ci sono correnti quindi non ci possono essere accordi. Non ci sono spaccature e non lascio il Movimento. Il silenzio talvolta è utile, serve a riflettere». (agg. di Niccolò Magnani)

L’ULTIMO GIORNO DI KERMESSE

Sarà una giornata conclusiva di Italia 5 Stelle, la kermesse di Rimini organizzata dal MoVimento fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, dedicata pressoché interamente a Luigi Di Maio. Proprio lui, il candidato uscito vincitore dalle primarie svolte sulla piattaforma online Rousseau, forte dei 30.937 voti raccolti tra gli attivisti pentastellati, è da qualche ora il premier in pectore del M5s in caso di vittoria alle prossime Elezioni Politiche. Il dato più importante in prospettiva, però, sembra essere un altro: quello che incorona Di Maio come nuovo capo politico del Movimento 5 Stelle. Un passaggio di consegne ideale ed ufficiale, quello andato in scena ieri a Rimini tra Beppe Grillo e l’avellinese, che quest’oggi alle 14 incarnerà il piatto forte della domenica di Italia 5 Stelle rispondendo alle domande degli iscritti e della stampa sul presente e sull’immediato futuro del Movimento. Da ieri, dunque, chi vuole conoscere la linea dei pentastellati non deve più sbirciare sul blog di Grillo, piuttosto ascoltare le parole di Di Maio: da tutti i punti di vista una differenza notevole.

ITALIA 5 STELLE, DI MAIO CANDIDATO PREMIER: “GRAZIE A TUTTI”

Una volta comunicata l’ufficialità della vittoria di Luigi Di Maio su Rousseau, il titolare della premiership del M5s è salito sul palco per ringraziare le migliaia di persone recatesi a Rimini per Italia 5 Stelle. Queste le prime parole pronunciate da nuovo capo politico del MoVimento:”Io vi assicuro che porterò avanti il mio compito con disciplina e onore, come prevede la Costituzione che abbiamo salvato a dicembre con il referendum costituzionale. Nei prossimi mesi l’Italia deve scegliere se continuare a sopravvivere o iniziare a vivere. E se vuole farlo dovrà scegliere un governo del MoVimento 5 Stelle, che sarà il Governo della riscossa degli italiani. Da domani sarò impegnato a coinvolgere le migliori competenze ed energie di questo Paese per metterle al servizio di questo progetto. Io vi prometto che formeremo una squadra di Governo di cui essere orgogliosi per la prima volta nella storia. Un grande grazie a Beppe Grillo e a Gianroberto Casaleggio per quello che hanno iniziato anni fa. Loro hanno dato inizio ad un sogno, voi sarete quelli che realizzeranno questo sogno portando il MoVimento 5 Stelle al governo di questo Paese. È solo questione di mesi. Grazie a tutti!”.