I sondaggi politici elettorali sono fondamentali per monitorare lo “stato di salute” dei partiti italiani e dei loro esponenti. E così si scopre che dopo diverse settimane in vantaggio il Partito Democratico cede il passo (e il gradino più alto del podio) al Movimento 5 Stelle: stando alla MegaMedia sulle intenzioni di voto degli italiani realizzata in esclusiva per Palazzi&Potere, i dem sono al 27,9% contro il 28,1% dei grillini. Il distacco è marginale e al tempo stesso significativo, perché conferma l’incertezza degli italiani. Dall’analisi dei sondaggi di Demopolis, EMG, Index Research, Istituto Piepoli, Ixè e SWG, è emerso che a guadagnare consensi nelle ultime settimane è Alternativa Popolare, che tocca quota 3,7%, raccogliendo probabilmente consensi con la presa di posizione sullo Ius soli. Forza Italia invece guadagna quasi mezzo punto percentuale, quindi ora è al 13%. (agg. di Silvana Palazzo)



SONDAGGI TECNÈ, ROSATELLUM-BIS: GLI SCENARI

Quali potrebbero essere gli effetti del Rosatellum-bis? Le ipotesi che sono state svolte da Tecnè sono relative allo sbarramento al 3% e delineano in modo piuttosto chiaro quali potrebbero essere il numero dei seggi, sia fisicamente che in paercentuale. Al primo posto si piazza la coalizione di centro-destra (Forza Italia – Lega Nord – Fratelli d’Italia) con il 42,3% e un numero di seggi pari a 266. A seguire la coalizione Partito Democratico – Area Popolare, che incalza con il 27,6% e 174 seggi a disposizione. In terza posizione si piazza invece il MoVimento 5 stelle del novello leader Luigi Di Maio con un numero di seggi pari al 26,8%, ossia 169. Molto indietro rispetto a queste percentuali si assesta la coalizione Articolo Uno – Campo Progressista – Sinistra Italiana, che con il Rosatellum – bis avrebbe una percentuale di seggi pari al 2,7%, ossia 17. Gli altri partiti rimanenti, in misura complessiva, avrebbero lo 0,6% e quindi soltanto 4 seggi a disposizione. Il sondaggio è stato effettuato in data odierna e rappresenta una prima ipotesi effettiva riguardante gli effetti del Rosatellum-bis. (agg. Francesco Agostini)



PIEPOLI, INTENZIONI DI VOTO: IL CENTRODESTRA NON CRESCE

Nelle ultime intenzioni di voto prodotte dai sondaggi politici di Piepoli, pubblicati il 27 settembre 2017, il risultato emerso non convince appieno il centrodestra, dato il livello di mancata crescita sopratutto del partito di Silvio Berlusconi. La Lega non fa molto meglio, ma Salvini resta davanti al leader azzurro nei sondaggi e nella possibilità di essere il vero candidato premier per l’intera coalizione di centrodestra, qualora si faccia per davvero. In alto alla classifica invece, Pd e Movimento 5 Stelle restano appaiati con i renziani che raggiungono i grillini, sfruttando il momento non perfetto tra Regionarie e Primarie online che hanno evidenziato tutti i limiti di gestione del partito pentastellato. Sul fronte dei numeri, al 29% i due partiti più grandi del Paese, al 13,5% i leghisti e al 12% Forza Italia: dietro tutti gli altri, con Fratelli d’Italia al 5%, Mdp al 3,5% e Sinistra Italiana al 2,5%, allo stesso livello del partito di Angelino Alfano.



PIEPOLI, ELEZIONI SICILIA: FAVA E CANCELLERI “PARI”

Nei sondaggi prodotti e pubblicati dall’Istituto Piepoli sulla situazione delle Elezioni in Sicilia un dato è abbastanza chiaro: Nello Musumeci, candidato di centrodestra, è ad oggi il vero favorito per la vittoria finale dopo due mesi in cui l’operazione sorpasso sul grillino Cancelleri è avvenuto, pare, con pieno successo. Ora le intenzioni di voto incoronano l’ex rivale di Crocetta alle precedenti Elezioni Regionali del 2013, ma fino a poco tempo fa era il candidato di Di Maio e Grillo a sembrare il vero favorito. Il voto scioglierà ogni dubbio, ma intanto le ultime corse alla campagna elettorale incombono per cercare di spostare anche gli ultimi voti e consensi: per Musumeci si arriva al 42%, quasi doppiando Cancelleri e – sorpresa – anche Claudio Fava. Per il Movimento 5 Stelle dunque una doppia beffa, non solo perde terreno dal centrodestra ma vede salire e pareggiare anche il candidato della sinistra extra Pd riunita su Fava (25% pari per entrambi). Male Fabrizio Micari, con Pd e Alternativa Popolare che ad oggi prenderebbero una scoppola clamorosa dopo aver governato in Sicilia negli ultimi 5 anni.