Stando alle ultime rilevazioni e intenzioni di voto dei sondaggi Demos si scorgono come i due “nuclei” di interesse di questi ultimi mesi – il duello a distanza M5s e Pd e il duello “interno” al centrodestra tra Berlusconi e Salvini – proseguono ancora su tutta la linea, a vantaggio questa volta di grillini e azzurri. Con ordine, ecco i risultati degli ultimi sondaggi elettorali: M5s primo partito d’Italia con il 28,1%, Pd insegue distaccato al 26,8%, ancora nessuno comunque ottiene il tanto sperato 40% per la maggioranza (e neanche vi si avvicina col lanternino). Dietro il centrodestra vede il calo della Lega nord e la lenta risalita di Berlusconi che quasi raggiunge Salvini: 13,6% per il leghista, 13,2% per l’ex Cav. Per i “piccoli” partiti invece la situazione vede Fratelli d’Italia al 4,8%, Sinistra Italiana al 2,4%, Mdp al 3,8% in buona risalita, Campo Progressista al 2% e Alternativa Popolare allo stesso livello.
EMG ACQUA, FUTURO PREMIER: RENZI SORPASSA DI MAIO
I sondaggi politici espressi da Emg Acqua sul futuro Presidente del Consiglio hanno dato una novità improvvisa in questi primi giorni di settembre: abbiamo visto lungo l’estate come Luigi Di Maio avesse in mano le redini dei consensi, almeno sul fronte premier, mentre ora si registra un ritorno “di fiamma” degli elettori per Renzi, o meglio, un calo netto del leader grillino. Il segretario del Pd infatti ottiene il 24% della fiducia per la scelta di Premier alle prossime elezioni 2018, mentre il rivale diretto del Movimento 5 Stelle non va oltre il 23%, scavalcato improvvisamente da Renzi esattamente come a livello nazionale Pd e M5s proseguono nel tira e molla dei sorpassi. Il terzo incomodo, l’altro Matteo (Salvini) invece no va oltre il 14,7% dei consensi dimostrando di pagare ancora l’estremismo sui tanti temi cruciali nel nostro Paese, che pagano con una buona fetta di elettorato ma allontanano quello diciamo così più “moderato”.
LISTA MUSUMECI, SICILIA: COMANDA BERLUSCONI NEL CENTRODESTRA
Nei sondaggi prodotti dalla lista di Nello Musumeci “Diventerà bellissima” in vista delle Elezioni Regionali in Sicilia, un dato su tutti salta all’occhio: Forza Italia, partita in ritardo e con un candidato diverso da quello poi oggettivamente scelto – Berlusconi ha puntato tutto su Armao, leader degli Indignati, ma si è visto poi “costretto” a stringere un ticket con il forte candidato moderato Nello Musumeci, caldeggiato da Salvini e Meloni – ora si attesta come prima lista del centrodestra in tutta la Sicilia (e con buoni numeri anche rispetto a M5s e Pd). Insomma, per Berlusconi la scelta “tardiva” sembra non aver comunque spostato gli equilibri contro la sua lista, anzi, li ha quasi guadagnati; nel sondaggio si legge come FI sia tra il 17 e il 20%, mentre la lista civica di Musumeci si attesta sul 10%. Salvini e Meloni insieme ottengono non più del 6%, mentre il 4% riguarda i senatori di Ap che hanno “strappato” con Alfano sempre più orientato a scendere in campo con il Pd anche in Sicilia.
RENZI HA PERSO IL “TOCCO MAGICO”?
È Matteo Renzi a rispecchiare una sorta di trade union tra i sondaggi politici degli ultimi tre anni e quelli in corso ora, a pochi mesi dall’appuntamento con le nuove Elezioni Politiche. Diciamo che il segretario Pd, guardando i dati prodotti da Piepoli, è tutt’altro che nel suo periodo migliore, o almeno così indicano i sondaggi sulla fiducia personale. L’ex premier è passato da un 36% di inizio 2016, fino ad una progressiva discesa che arriva all’attuale 27% di fiducia personale: in mezzo, la sconfitta al Referendum (con vistoso calo fino al 31%), poi la vittoria alle Primarie che aveva fatto risalire Renzi nei sondaggi (33-34%) e poi il nuovo crollo con la crescita dei grillini e l’ottima conduzione del governo per il collega e amico Paolo Gentiloni. Ora in poco meno di un mese si scende dal 31% al 27%: urge per il segretario Pd, se vuole sperare di tornare a Palazzo Chigi, un nuovo tocco magico che finora, pare abbia perso inesorabilmente.