E’ scontro tra Matteo Salvini e Beatrice Lorenzin sul tema vaccini. Il primo dice sì alle vaccinazioni ma rifiuta l’obbligo, come annunciato via social, innescando inevitabilmente una serie di reazioni da destra a sinistra, senza tralasciare il M5S. Paola Taverna, senatrice del Movimento 5 Stelle, ha commentato la diatriba, come riporta Corriere.it: “Nonostante il tentativo di screditarci a colpi di bufale, sul tema dei vaccini la nostra posizione è assolutamente chiara, scritta nero su bianco da tempo e l’abbiamo ribadita ovunque”. La Taverna si è detta favorevole ai vaccini ma contraria al decreto Lorenzin, “che impone l’obbligo in luogo della raccomandazione”. E mentre va in scena la polemica che chiama in prima linea molti esponenti politici, interviene anche l’Ue che commenta: “Vogliamo sottolineare l’importanza dei programmi di vaccinazione nella protezione della salute pubblica. Ad oggi, la copertura vaccinale rimane elevata nell’Ue, tuttavia, siamo molto preoccupati per l’aumento dello scetticismo sui vaccini”. A pronunciare queste parole cariche di timori, è stata la portavoce della Commissione Ue per la Salute, Anca Paduraru all’Ansa, pur non commentando direttamente la posizione di Matteo Salvini. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MATTEO SALVINI INSISTE SULLA SUA POSIZIONE
Vaccini, via l’obbligo? La battaglia politica tocca anche il tema dei vaccini, con la legge di Beatrice Lorenzin che trova l’opposizione di diverse fazioni, a partire dalla Lega di Matteo Salvini. Il leader del carroccio ha annunciato di voler abolire la suddetta norma e, tramite la propria pagina personale di Facebook, ha sottolineato: “Da papà che ha scelto e, non per obbligo, ha vaccinato i suoi figli e che ben conosce le utilità, ma anche i rischi, legati a questa scelta, consiglio (in particolare a tanti chiacchieroni che parlano senza sapere) la lettura di questo testo, assolutamente scientifico e documentato, del prof. Paolo Bellavite: “Vaccini sì, obblighi no””, un consiglio per la lettura utile per affrontare un tema delicato e che riguarda da vicino milioni di bambini. La Lorenzin, che alle prossime elezioni politiche del 4 marzo 2018 farà parte dell’allenza di centrosinistra, nelle scorse ore ha attaccato duramente il segretario leghista. (Agg. Massimo Balsamo)
SALVINI CONTRO LA LORENZIN
La fiera delle promesse elettorali è giunta ad un nuovo capitolo, dopo Fornero, Job’s Act, ora sono i vaccini ad entrare di diritto nella diatriba elettorale soprattuto nel centrodestra. Protagonista è ancora una volta Matteo Salvini che tenta l’azzardo di superare il rivale interno Berlusconi in termini di risultati e consensi verso le Elezioni: «Cancelleremo norme Lorenzin. Vaccini sì obbligo no. E via la tassa assurda sulle sigarette elettroniche», scrive il segretario della Lega su Twitter, suscitando nel giro di qualche minuto le immediate risposte degli avversari politici e degli stessi alleati della coalizione di centrodestra. Su tutte, la diretta interessata e fresca leader di Civica Popolare, Beatrice Lorenzin (attuale Ministro della Salute) replica sempre su Twitter: «L’Italia va vaccinata dagli incompetenti. La Lega sui vaccini mostra di essere peggio che populista. Ma di perseverare nell’estremismo dell’incompetenza». Con una nota più specifica diffusa poco dopo, la politica ex Alternativa Popolare spiega meglio nel dettaglio: «La posizione di Salvini e di altri massimi esponenti della Lega che oggi dichiarano come primo provvedimento di voler abolire l’obbligatorietà vaccinale è uguale a quella del Movimento 5 Stelle. La Lega gioca, per qualche voto in più, sulla salute degli italiani, sulla salute dei nostri figli, rischiando di continuare a perorare una causa no vax che mette seriamente a rischio le campagne di informazione scientifiche e sanitarie. L’Italia va vaccinata dagli incompetenti», conclude la Lorenzin.
#Salvini: cancelleremo norme Lorenzin. Vaccini sí, obbligo no. E via la tassa assurda sulle sigarette elettroniche. #nonstopnews
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 10 gennaio 2018
MA IL VERO DUELLO È CON FORZA ITALIA
Ma è con gli alleati interni alla coalizione che Salvini deve vedersela prima di tutto: in fase di formazione dei programmi elettorali, molti restano i punti con forti distanze tra i partiti. La legge pensioni della Fornero – per Salvini da abolire, per Berlusconi da togliere “solo le misure inique”, poi la legge sul lavoro del governo Renzi – la Lega, «al governo aboliamo il Job’s Act», Forza Italia invece, «lo aboliamo ma non tornando al regime pre-legge, correggendo invece gli aspetti negativi e distorsivi della legge». E ora i vaccini, con la primissima reazione di Paolo Romani – presidente dei senatori di Forza Italia – che tira dritto contro le “proposta” salviniana, «Non penso proprio, io sono favorevole all’obbligo e noi abbiamo votato convintamente». Eh già, perché la famosa legge promossa dal ministro Lorenzin e approvata nei mesi scorsi aveva visto il voto favorevole di Forza Italia con il Pd, Fratelli d’Italia si era astenuta e la Lega aveva votato decisamente contro. Insomma, un bel rebus (l’ennesimo) in casa centrodestra a pochi mesi dalle elezioni e mentre si decidono i programmi e i consensi elettorali davanti ai cittadini: commento alquanto “sardonico” per il medico più noto che combatte tutti i giorni i no-Vax Roberto Burioni, «Ditemi pure di non entrare in politica, ma non mi dite che “tutti sono uguali”. Non sono tutti uguali». Chiusura finale per il segretario Pd Matteo Renzi che già in passato si era scagliato contro i grillini per le posizioni “ambigue” sul tema vaccini: «Berlusconi torna indietro sul lavoro. Salvini torna indietro sui vaccini. La destra italiana di oggi è questa qui. Noi vogliamo andare #avanti. Per l’Italia, senza paura».
Con abolizione obbligo #vaccini, #Salvini mette a rischio salute dei nostri figli. #vaccinocontroincompetenti
— Beatrice Lorenzin (@BeaLorenzin) 10 gennaio 2018