Sono destinate a fare discutere le dichiarazioni di Sergio Marchionne, l’amministratore delegato di FCA intervenuto al salone dell’auto di Detroit. Il manager di Chieti, come riportato da Il Corriere della Sera, ha di fatto scaricato Matteo Renzi, il segretario del Pd che soltanto 4 anni fa veniva indicato come “uno che fa” e che “deve andare avanti senza lasciarsi intimidire”. A quanto pare la luna di miele tra l’imprenditore naturalizzato canadese e l’ex Presidente del Consiglio è acqua passata. Un sentore che qualcosa tra i due si fosse incrinato era emerso a novembre, quando Marchionne aveva detto:”Certamente se guardiamo ai risultati delle varie elezioni, dopo quelle europee, Renzi ha dimostrato che c’era una difficoltà di comprensione tra lui e il Paese. Renzi ha avuto coraggio ma per fare lo statista, dalle buone intenzioni si deve passare ai fatti“. Oggi invece, dagli Usa, Marchionne ha aumentato la distanza fra sé e il leader del Pd:”Renzi mi è sempre piaciuto come persona. Quello che è successo a Renzi non lo capisco. Quel Renzi che appoggiavo non l’ho visto da un po’ di tempo“.
SUPERCAR ELETTRICA: FERRARI PRIMA DI TUTTI
Dal salone dell’auto di Detroit, Sergio Marchionne ha parlato anche in qualità di presidente della Ferrari. Il numero uno del Cavallino ha manifestato l’intenzione di sfornare a breve, inserendola magari nel prossimo piano industriale, la supercar elettrica. Queste le sue intenzioni a proposito:”La supercar elettrica? Se c’è qualcuno che la deve fare è la Ferrari. Non mi importa se poi la vendiamo ma la dobbiamo fare noi per primi. Non possiamo lasciare spazio agli altri“. Una sfida anche alla tesla di Elon Musk, che sta per lanciare sul mercato la Roadster, la macchina che supera i 400 orari e scatta da 0 a 100 in 1,9 secondi. Apertura definitiva anche nei confronti del Suv Ferrari: secondo Marchionne arriverà sicuramente entro il 2020. Il mondo cambia, anche quello dei motori, ma la Ferrari non vuole rinunciare alla sua supremazia.