“Meglio un governo pro-Ue”: la “tirata d’orecchie” arrivata dall’Unione Europea con il commissario Moscovici non ha ovviamente lasciato inerme il Movimento 5 Stelle che, già piuttosto anti-Bruxelles di sua natura, risponde nel merito con il leader attaccato dal Commissario per gli Affari Economici. «Chiedo un confronto pubblico a Moscovici, in quanto noi pensiamo che la ricetta di stare nei parametri non abbia funzionato, ma io non penso che debba aumentare il debito pubblico. Noi vogliamo fare investimenti in deficit ad alto moltiplicatore per ripagare il debito e, tra l’altro, Moscovici viene da una nazione che ha sforato il 3% per anni», ha detto Luigi Di Maio intervenendo al CorriereLive. Il candidato premier grillino ha poi aggiunto, «è un’ingerenza che un po’ dispiace. E’ successo sul referendum e non ha portato neanche bene». (agg. di Niccolò Magnani)



“MEGLIO LAVORARE CON GENTILONI E PADOAN”

Come si poteva immaginare non ha tardato ad arrivare la replica di Matteo Salvini alle parole di Pierre Moscovici, vicepresidente della Commissione europea e commissario Ue agli Affari economici, che da Parigi ha parlato di frasi “scandalose” in merito alle dichiarazioni sulla razza bianca pronunciate ieri da Attilio Fontana, candidato del centrodestra alla Regione Lombardia. Rispetto alle parole di Moscovici, che in un chiaro riferimento alla Lega ha detto che “i partiti illiberali, razzisti, estremisti, vanno combattuti sul terreno politico”, Salvini ha risposto in maniera evidentemente piccata. Queste le sue dichiarazioni, riportate dall’Ansa:”Inaccettabile intrusione di un burocrate europeo nelle elezioni italiane. Le politiche di immigrazione incontrollata e di sacrifici economici imposte dall’Europa sono state un disastro e verranno respinte dal libero voto degli italiani, i burocrati di Bruxelles stiano tranquilli”. (agg. di Dario D’Angelo)



DI MAIO BOCCIATO DALL’UE

Clamorosa bocciatura per Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento 5 stelle alle prossime elezioni politiche. Pierre Moscovici, vicepresidente della Commissione europea e commissario Ue agli Affari economici, ha parlato di “controsenso assoluto” in merito alla proposta dei pentastellati di sfondare il tetto del 3% nel rapporto tra deficit e Pil per far ripartire l’economia italiana. Queste le parole di Moscovici in conferenza stampa a Parigi, riportate da Il Corriere della Sera:”Sul piano economico questa riflessione non è pertinente: il tetto del 3% ha un senso molto preciso, quello di evitare che il debito non slitti ulteriormente. Ridurre il deficit – ha martellato il responsabile Ue – significa combattere il debito e combattere il debito significa rilanciare la crescita”. Moscovici, incalzato dai giornalisti, sulla situazione economica italiana ha detto:”L’Italia è come un gatto: cade sempre in piedi. Oggi la situazione economica sta migliorando, ci sono capacità creative, con un tessuto di pmi estremamente potente che esporta e che alcuni potrebbero anche invidiarle…“.



LE BORDATE CONTRO ATTILIO FONTANA

Non solo Luigi Di Maio è finito nel mirino del vicepresidente della Commissione europea, Pierre Moscovici. Una bordata niente male è stata riservata anche ad Attilio Fontana, da qualche giorno a questa parte candidato governatore della Regione Lombardia per il centrodestra dopo la rinuncia di Roberto Maroni. Le parole dell’ex sindaco di Varese, finito nel mirino per le frasi sulla razza bianca pronunciate a Radio Padania, sono state considerate “scandalose” da Moscovici. In conferenza stampa a Parigi, il commissario Ue agli affari economici ha aggiunto che “i partiti illiberali, razzisti, estremisti, vanno combattuti sul terreno politico. Siamo delle democrazie, bisogna lasciare i popoli votare. Anche se sono parole ovviamente scandalose”. La Lega, attraverso il suo leader Matteo Salvini, deciderà di rispondere a questo attacco da parte dell’establishment Ue?