EUROMEDIA, REGIONALI LOMBARDIA: FONTANA RESTA AVANTI
Nonostante la “razza bianca”, nonostante Maroni convinca di più e nonostante un Giorgio Gori salito nei sondaggi, ad oggi sarebbe ancora Attilio Fontana a conquistare la vittoria alle prossime Elezioni Regionali in Lombardia. I dati arrivano dall’ultimo sondaggio di Euromedia con gli elettori lombardi che hanno espresso la loro intenzione di voto a poco più di due mesi dall’Election Day 2018. Guardando i numeri, Gori non va oltre il 36,5% (34,4% valore minimo, 38,6% valore massimo) nonostante l’appoggio serrato di Renzi, Martina e del sindaco di Milano Beppe Sala. Il candidato del centrodestra invece nonostante le critiche per lo scivolone sul fronte migranti, conquista il 45,5% su scala regionale (43,3% min, 47,7% max) e al momento ripetiamo vincerebbe la tornata di Regionali. Male il Movimento 5 Stelle che con Dario Violi non va oltre il 15%, ancora peggio la Sinistra di Pietro Grasso che con Liberi e Uguali in appoggio a Onorio Rosati non sfonda oltre il 3%, accusati da Gori di essere l’ago della bilancia che potrebbe portare il centrodestra di nuovo alla vittoria.
IZI, REGIONALI LAZIO: PIROZZI MEGLIO DI GASPARRI NEL CENTRODESTRA
Secondo il sondaggio prodotto da Izi sulle prossime Elezioni Regionali nel Lazio, la situazione aggiornata a quest’ultima settimana appena conclusa con l’accordo di partnership tra Liberi e Uguali e il candidato Governatore del Pd vede proprio Zingaretti in netto vantaggio sugli avversari, sia quelli certi che quelli ancora in “forse”. Roberta Lombardi, candidata M5s, rincorre il Presidente del Lazio con un 28% contro il 35% del fratello di “Montalbano”, mentre il centrodestra vive ancora di incertezza nell’accordo a meno di tre mesi dal voto. Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice e FdI o Maurizio Gasparri, Forza Italia? Gli elettori nel sondaggio hanno indicato la loro preferenza: con il 23% Pirozzi supera di gran lunga il senatore azzurro (con il 12%) che non convince per nulla l’elettorato moderato-destra.
EUROMEDIA, REGIONALI LAZIO: GASPARRI SUPER LA LOMBARDI
Nei sondaggi prodotti da Euromedia Research sulle prossime Regionali in Lazio il vantaggio di Nicola Zingaretti non solo si allarga ma vede un clamoroso, se confermato poi nei fatti il 4 marzo, cambio di “sfidante” per l’eventuale ballottaggio. Nonostante il centrodestra ad oggi non abbia ancora un candidato ufficiale per le prossime Regionali, i due “candidati” in lizza come Maurizio Gasparri e Sergio Pirozzi riscuotono ognuno un buon numero di voti che batterebbe di netto la candidata grillina Roberta Lombardi, data da tutti gli altri istituti di ricerca al secondo posto dietro Zingaretti. I numeri però parlano chiaro: per Gasparri il valore minimo è 24,1%, quello massimo 27,9% e il valore centrale di media da tenere in conto è 26%, molto di più del 195 della rivale di Virginia Raggi interna al Movimento (17,7% min e 21,1% max). Per il Governatore uscente invece la vittoria al momento sembra sempre più in pugno, dopo aver ottenuto anche l’appoggio della sinistra extra-Pd di Pietro Grasso: 44% come valore centrale (41,8% min, 46,2% max). Chiude la fila Sergio Pirozzi (forse candidato centrodestra, forse lista civica, attuale sindaco di Amatrice) con il’8%, davanti a Mauro Antonini di CasaPound che otterrebbe ad oggi il 2,6% su scala regionale.
FERRARI NASI, LEADER CENTRODESTRA: BERLUSCONI IL PIÙ CREDIBILE
Nei sondaggi prodotti dall’analisi di Ferrari Nasi sui principali leader del centrodestra, si prova ad indagare tra le maglie della coalizione che presumibilmente prenderà più voti alle prossime elezioni. E nello specifico, i sondaggi esposti provano a verificare tra gli elettori intervistati, quale leader tra Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini sia il più credibile, tenendo conto di promesse elettorale, esperienza politica pregressa e “impressione” personale dettata dal singolo elettore coinvolto nel sondaggio. Ebbene, per Berlusconi la palma della vittoria va con il 42% delle scelte, segue Salvini al 35% e Meloni al terzo posto come “persona credibile” (al 23%) all’interno della campagna elettorale appena iniziata. L’elettorato del centrodestra si evolverà nei prossimi mesi e di certo i valori potranno cambiare, ma di certo per ora resta un buon risultato per chi si ritiene il vero “federatore” e centro della coalizione: il vertice di Arcore, da questo punto di vista, è già un successo.