Silvio Berlusconi avanza l’ipotesi di Matteo Salvini al ministero degli Interni e lui risponde con la candidatura di Giulia Bongiorno nelle file della Lega. Perché la scelta di uno degli avvocati più bravi e noti del Paese è un segnale al leader di Forza Italia? Non va trascurato il fatto che quando era alla guida della commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno bloccò diverse leggi ad personam caldeggiate da Forza Italia e benviste dal Cavaliere. Come riportato dall’Agi, questa potrebbe essere dunque l’ennesima puntata del braccio di ferro tra i due alleati per la supremazia nel centrodestra. Ieri il leader del Carroccio ha ribadito che il suo programma propone l’abolizione della legge Fornero, mentre Forza Italia continua a parlare solo di una correzione. Oggi Berlusconi lo ha indicato come possibile ministro dell’Intero di un eventuale governo di coalizione, ma Salvini continua a puntare al ruolo di premier. Pubblicamente si scambiano parole lusinghiere, ma la contesa dietro le quinte prosegue. (agg. di Silvana Palazzo)
BERLUSCONI: “MATTEO SALVINI MINISTRO DELL’INTERNO”
Matteo Salvini potrebbe essere il ministro dell’Interno del prossimo governo, se il centrodestra vincesse le elezioni politiche. Lo ha annunciato Silvio Berlusconi, che ha parlato del ruolo previsto per il leader leghista nell’intervista a “L’aria che tira” su La7. «Matteo Salvini è un centravanti di sfondamento: lo vedrei bene come ministro dell’Interno», ha dichiarato il leader di Forza Italia ai microfoni di Myrta Merlino. «In televisione è molto aggressivo, ma al tavolo delle trattative è molto disponibile», ha assicurato Berlusconi. L’idea ovviamente non piace al Pd: «Avrei paura a pensare che la sicurezza dell’Italia venga data in mano a chi fa solo della pericolosa propaganda. In quel ruolo in particolare serve gente seria e preparata come ha dimostrato Marco Minniti in questo periodo», la replica del ministro e vicesegretario dem Maurizio Martina. Silvio Berlusconi ha rilanciato anche la sfida alla “setta” del Movimento 5 Stelle: «Mi sono sempre stancato della politica. Non mi è mai piaciuta e non mi piace neppure adesso, ma ho sempre sentito il dovere di essere in campo: nel ’94 per evitare che il Paese finisse nelle mani dei comunisti, e adesso perché non finisca nelle mani di una setta pericolosa che è il M5S che lo distruggerebbe».
BERLUSCONI APRE A SALVINI, MA NON SULL’EUROPA
Silvio Berlusconi ha parlato anche della sua possibile “riabilitazione” politica. «Se arrivasse da Strasburgo una sentenza che cassi la decisione del Senato non potrei tirarmi indietro e andrei a Palazzo Chigi. È poco probabile però perché conosco i tempi di Strasburgo», ha dichiarato il leader di Forza Italia nell’intervista a “L’aria che tira” su La7. E allora chi potrebbe essere il premier? Berlusconi continua a non fare nomi: «Se io non sarò al governo ci sarà un premier capace di dirimere i contrasti. Io ho anche un nome nel cassetto, ma ora non lo dirò assolutamente». Evasione fiscale? Nessun problema: «Pago il 73% di tasse e non evado nemmeno un euro». Esclusa l’ipotesi di un’uscita dall’Euro in caso di vittoria del centrodestra alle elezioni: «Non è possibile, anche Salvini lo sa. Penso che lui usi diplomaticamente questo strumento per far paura all’Europa. Se ci fosse un’altra uscita dopo Brexit, l’Europa sarebbe finita», ha chiarito Berlusconi.