SWG, LARGHE INTESE: PD-FORZA ITALIA VERSO L’INCIUCIO?

Le Larghe Intese: andiamo incontro a nuove elezioni per provare a superare gli ultimi 5 anni di “larghe” (non proprio sempre così larghe, ndr) intese e invece i sondaggi ci mostrano come davanti alla possibilità non proprio lontana di nuovo impasse istituzionale dopo le urne, gli elettori di Pd e Forza Italia non vedano così di cattivo occhio nuovi accordi bipartisan congiunti per formare una nuova maggioranza. Alla domanda, «se ci fosse una maggioranza per esprimere un governo e si dovesse fare un governo di larghe intese, per lei questa scelta sarebbe…», gli intervistati al sondaggio elettorale Swg si esprimono per il 41% totale con una generale accettazione della situazione di intese larghe, mentre il 28% la ritiene una scelta “amara ma necessaria”, il 23% la considera un inciucio, il 19% una disgrazia, il 13% una giusta soluzione per dare stabilità al Paese. Se però si entra nello specifico delle intenzioni degli elettori partito per partito, allora si scopre come i leghisti vedano solo per il 38% “giusto” una opzione del genere, meno ancora i grillini (32%), mentre il 52% di Forza Italia e il 64% del Pd sono consapevoli che l’unica possibilità per poter uscire da quel rischio di instabilità si chiami proprio “governo di scopo” o meglio di “larghe intese”. 



IPSOS, ELEZIONI LOMBARDIA: MARONI BATTE GORI, MA DI POCO

Il 2018 sarà l’anno delle elezioni, quelle importanti: i sondaggi iniziano a già a preparare le analisi e le intenzioni di voto, visto che tra Politiche Nazionali, Lombardia e Lazio le urne nei prossimi mesi saranno caldissime e con esiti per nulla già scritti. In un sondaggio apparso a Capodanno sul Corriere della Sera, redatto da Ipsos, si può osservare la situazione al momento per quanto riguarda il nuovo presidente della Regione Lombardia: centrodestra contro centrosinistra, con il Movimento 5 Stelle al momento senza speranza di vittoria finale. Giorgio Gori, renziano e attuale sindaco di Bergamo, si candida per il Pd e al momento otterrebbe il 37% dei consensi al primo turno, mentre Roberto Maroni per il suo secondo mandato a Palazzo Lombardia avrebbe ad oggi il 43% dei consensi su base regionale, sostenuto da Lega, Forza Italia e vari agglomerati del centrodestra. Per Dario Violi, candidato per il Movimento 5 Stelle, al momento il 20% lo esclude dalla lotta per il primo posto. Tanti ancora gli incerti (12%) e gli astenuti, al 25% fino a questo momento.

Leggi anche

Sondaggi politici 2024/ FdI sopra 30%, Lega prende voti persi FI. 2 anni Governo: Cdx top, manca la sinistraSPILLO/ “Giù le mani dalla Costituzione”, ma Schlein dimentica le riforme del Pd (e M5s)