Pubblichiamo qui di seguito il Volantino integrale che la Compagnia delle Opere ha stilato per le prossime Elezioni Politiche e Regionali del 4 marzo 2018 (CLICCA QUI PER SCARICARE IL PDF)
Il 4 marzo il popolo italiano sarà chiamato a eleggere il nuovo Parlamento e i Consigli Regionali del Lazio e della Lombardia. Lo scenario sociale, economico e politico nel quale si svolgerà questa tornata elettorale è ambivalente. Numerosi indicatori mostrano una ripresa che sta consentendo all’Italia di lasciarsi alle spalle quasi dieci anni di crisi. Dall’altro lato, a troppe persone, soprattutto giovani, manca un lavoro dignitoso e troppe famiglie vivono al limite della povertà. In questo contesto, caratterizzato da tante eccellenze ma, al contempo, attraversato da lacerazioni profonde e da un disagio crescente, è bene ricordare lo straordinario impegno di tante famiglie, gruppi e organizzazioni – i corpi intermedi della società – che in modo gratuito e volontario hanno contribuito a garantire una stabilità sociale e una convivenza civile. A ciò si aggiunge il contributo decisivo di migliaia di imprese e opere sociali che sono state capaci di rinnovarsi, crescere o tornare a crescere. Tante esperienze documentano quanto impegnarsi per il bene di qualcun altro faccia crescere la vita sociale e contrasti la tentazione del risentimento, della rassegnazione o della ribellione.
Lavoriamo da molti anni insieme a tante altre realtà associative per un sistema educativo capace di valorizzare i desideri e i talenti dei giovani, per un welfare solidale e sostenibile e per una crescita economica orientata al bene comune. In questa esperienza si rivela, tuttavia, ogni giorno di nuovo la necessità di una politica che abbia come primo scopo il sostegno alle iniziative sociali, culturali ed economiche presenti nella società. Statalismo e assistenzialismo possono sembrare soluzioni efficaci nell’immediato, ma relativizzano inevitabilmente l’unica fonte di uno sviluppo reale e duraturo: l’iniziativa libera e responsabile della persona, vissuta in modo solidale all’interno di relazioni stabili.
Per queste ragioni vogliamo evidenziare alcune tra le principali urgenze sulle quali lavorare insieme con tutte le forze sociali e politiche del nostro Paese:
FAMIGLIA Di fronte al disagio di tante famiglie e a una denatalità sempre più preoccupante, si deve favorire, con strumenti fiscali e adeguate politiche di welfare, chi si assume la responsabilità di mettere al mondo dei figli e di educarli. Devono essere valorizzate le imprese che si stanno già impegnando in nuovi progetti anche di welfare aziendale per conciliare tempo della famiglia e tempo del lavoro, favorendo al contempo il benessere della persona e la produttività.
GIOVANI È troppo elevato il tasso di dispersione scolastica ed è troppo lunga la transizione tra la conclusione degli studi e l’inserimento nel mondo del lavoro. Occorre pertanto rafforzare e qualificare ulteriormente il metodo dell’alternanza scuola lavoro e diffondere le tipologie di apprendistato utili al conseguimento dei titoli di studio secondari e terziari durante il rapporto di lavoro (c.d. sistema duale). È necessario irrobustire i sistemi dell’Istruzione e Formazione Professionale (I&FP) e della formazione post-diploma come quella degli Istituti Tecnici Superiori (ITS), che sono in grado di dotare i giovani delle competenze richieste dalla trasformazione digitale e, più in generale, di quelle legate ai settori emergenti dell’economia globale.
EDUCAZIONE Per formare giovani capaci di affrontare i continui e radicali cambiamenti che caratterizzano la società odierna, è necessario, come nel resto d’Europa, garantire piena autonomia alle istituzioni statali e paritarie del sistema scolastico nazionale, al fine di potenziare e valorizzare la responsabilità di tutti i soggetti (dirigenti scolastici, docenti, famiglie, gestori) protagonisti della proposta formativa e consentire l’effettiva libertà di scelta delle famiglie. A tal fine, l’individuazione del costo standard per studente, il riconoscimento della quota capitaria per ciascuna istituzione scolastica e la completa detraibilità fiscale delle spese sostenute per l’istruzione dalle famiglie sono traguardi imprescindibili della prossima legislatura.
IMPRESA Il piano Industria 4.0 ha prodotto effetti positivi per le imprese, aumentando la loro capacità di creare nuova occupazione e di ottenere miglioramenti nella produttività. È un piano utile perché sostiene la competitività delle imprese italiane e la traiettoria verso i nuovi mercati che l’innovazione continua ad aprire. È un piano semplice e trasparente, che premia chi investe realmente rifuggendo dai contributi a pioggia. Questo metodo potrebbe essere applicato anche in altri settori, ad esempio nel turismo. Rimangono centrali ulteriori impegni per la semplificazione delle disposizioni fiscali e la velocizzazione delle procedure nel rapporto con la Pubblica Amministrazione per togliere pesi inutili alle imprese. Sostenere chi crea lavoro deve essere una priorità politica.
LAVORO Creare lavoro dignitoso è prima di tutto il compito delle imprese, ma non solo. La necessità di acquisire nuove competenze durante la vita professionale e di migliorare l’incontro fra domanda e offerta sul mercato del lavoro rendono urgente il completamento del Jobs Act sulle politiche attive: Stato e Regioni devono insieme impegnarsi perché chi cerca lavoro non sia lasciato solo, valorizzando le agenzie del lavoro. Inoltre, i fondi strutturali e i finanziamenti europei devono essere utilizzati con maggiore efficacia.
TERZO SETTORE Per non lasciare nell’incertezza migliaia di organizzazioni non profit è indispensabile che il futuro Governo si impegni a ultimare la riforma del Terzo Settore avviata nel 2017, continuando quel fruttuoso dialogo con le realtà che lo rappresentano, rivelatosi il metodo migliore per arrivare alla piena valorizzazione di questa grande ricchezza del Paese. L’emanazione di norme realmente orientate al bene delle persone e delle comunità potrà rappresentare il primo passo per una nuova spinta sussidiaria e solidale per tutte le altre politiche di welfare. In questo senso, sarà decisivo che lo Stato riconosca alle comunità e alle opere sociali una funzione centrale nell’identificazione dei bisogni e nella programmazione degli interventi, superando definitivamente una concezione che relega questi soggetti a un ruolo di esecutori a basso costo in cui spesso sono ancora confinate.
ACCOGLIENZA Nel recente messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, papa Francesco ha invitato ad articolare la risposta alla sfida dei movimenti migratori «attorno a quattro verbi fondati sui principi della dottrina della Chiesa: accogliere, proteggere, promuovere e integrare». Creare, insieme a tutte le realtà sociali, reali percorsi di integrazione e quindi anche di formazione per chi può e vuole rimanere nel nostro Paese è una necessità umana. Assieme all’Unione Europea bisogna limitare la tratta delle persone e promuovere una comune progettualità di pacificazione e di sviluppo nei Paesi di origine di chi fugge. Chi si è impegnato nell’accoglienza nel nostro Paese, chi lavora per lo sviluppo nei Paesi martoriati da violenza e estrema povertà testimonia che l’esperienza di condivisione e di aiuto supera barriere ideologiche, paure e diffidenze e, attraverso questa capacità di gratuità, arricchisce anche la propria vita.
Per un senso di responsabilità verso i giovani non è accettabile finanziare la crescita con un ulteriore indebitamento ma è, al contrario, decisivo lavorare per una sensibile riduzione della spesa pubblica. Chi assume la responsabilità di un impegno politico deve avere un realismo lungimirante e il coraggio di indicare e di motivare, dove necessario, anche passaggi faticosi e difficili per arrivare a soluzioni vere e durature per il bene di tutti. Abbiamo voluto accennare solo alcuni dei temi cardine della convivenza civile e delle condizioni per uno sviluppo sostenibile. Dal 1 febbraio proporremo su www.cdo.org approfondimenti specifici. Invitiamo con profonda convinzione tutti ad andare a votare, esprimendo così la propria partecipazione alla vita del Paese e rafforzando il senso democratico. Quanto più una situazione è difficile, tanto più è importante l’impegno di ognuno e il dialogo fra tutti. Così diventa possibile contribuire senza illusioni e senza rassegnazioni alla faticosa e affascinante costruzione di un futuro migliore per il nostro popolo all’interno della casa comune europea.
Cdo – Compagnia delle Opere
MILANO, 25 GENNAIO 2018