IPSOS, GIOVANI AL VOTO: M5S E LEGA IN TESTA
È stato chiesto ad un campione di elettori giovani, nati tra il 1982 e il 1997, verso quali partiti si sentono più “rappresentati”: i sondaggi di Ipsos sul voto in base all’età vede da un lato la conferma di una generale disaffezione molto forte alla “cosa pubblica” e ancor meno ai partiti, dall’altro fa emergere una sempre più forte “tensione” verso i movimenti più populisti e di “protesta”. Spopola il Movimento 5 Stelle, via molto bene la Lega e gli altri partiti sono invece più in flessione: i dati del sondaggio mostrano dunque un 30% di giovani pronti a votare Di Maio e i Cinque Stelle, mentre il 20,4% si sente più vicino alle battaglie della Lega di Salvini. Pd al 19,6%, Forza Italia al 15,5%, Fratelli d’Italia al 13% e altri di sinistra (LeU e Radicali) attorno al 13,6%. Per quanto riguarda invece altri movimenti di destra (da Forza Nuova a Casapound) un’alta percentuale dell’11% va sottolineata, tanto quanto la crescita netta dei populismi “dilaganti” tra i più giovani (almeno quelli che dicono di voler votare, ndr).
PIEPOLI, COALIZIONI: CENTRODESTRA AL 35% IN CALO
È il primo dato che vede un netto calo del centrodestra in un percorso che finora l’aveva portato ad una crescita costante col crescere della campagna elettorale: i sondaggi prodotti da Piepoli del 22 gennaio mostrano come in una sola settimana Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno perso come coalizione l’1% e sono scesi fino al 35,5% su base nazionale. Restano davanti e non di poco ai diretti rivali, ma queste ultime intenzioni di voto dimostrano come la partita elettorale sia tutt’altro che decisa e la mattina del 5 marzo le sorprese potrebbero non essere poche. Per il centrosinistra invece, il calcolo sulla coalizione vede Renzi e i suoi alleati portarsi fino al 29% nazionale, con una crescita “lenta” dello 0,5%; più o meno la stessa crescita del Movimento 5 Stelle che però rimane da solo, senza coalizione, al 27,5%. I grillini come prima lista sfondano ma soffrono dell’endemico problema degli alleati, finora rifiutati in lungo e in largo da Grillo (con Di Maio le cose cambieranno?, ndr). Chiude la coalizione di Liberi e Uguali con Pietro Grasso che non raccoglie più del 7% nazionale, ancora troppo poco per spostare gli equilibri della partita finale verso il Governo.
EMG, INTENZIONI DI VOTO: CENTRODESTRA AL 37% MA CALA SALVINI
Sale il centrodestra ma scende Salvini: i dati sui sondaggi Emg pubblicati per La7 mostrano un andamento comunque buono come coalizione per il triumvirato con l’appoggio di Nci-Udc, anche se il leader leghista non sta in questo momento “sfondando” nel primo scorcio di campagna elettorale verso le prossime Elezioni. I numeri infatti vedono Forza Italia al 16%, Fratelli d’Italia al 5,1%, la Quarta Gamba al 2,7% e appunto il partito di Matteo Salvini scendere fino al 13,9%. Il 37,7% totale al momento rassicura il “gruppo” ma le tensioni interne e le spaccature su principali contenuti del programma potrebbe riservare altre “sorprese” in termini elettorali nei prossimi mesi: intanto, il centrosinistra vede risalire leggermente Matteo Renzi fino al 23,7% con un dato totale attorno al 28%, complice l’1,6% di Insieme (Verdi, Civici e Socialisti), l’1,4% della lista Bonino +Europa e l’1% di Civica Popolare con Lorenzin. Il Movimento 5 Stelle invece, in piena guida Di Maio, arriva fino al 27% ma non riesce a sfondare quota 30% al momento: situazione simile, ma tutti altri numeri, per Liberi e Uguali con Pietro Grasso che non va oltre il 6,1% su scala nazionale.