L’ammiraglio Rinaldo Veri è già un caso: è stato il primo candidato presentato oggi in diretta da Di Maio ma è anche il primo ad esserci ritirato, praticamente due ore dopo. Il motivo lo trovate qui sotto, mentre il caso politico è appena cominciato: «Non sono un politico, mi sono candidato con il M5s perché amo l’Italia e credo che ogni cittadino abbia la necessità di vedere un Paese migliore. È un voto di protesta? E chissene frega», aveva detto l’ammiraglio, colpito e affondato però dal suo steso “chissene” qualche ora più tardi. Il regolamento infatti è chiaro e la sua candidatura ed elezione con una lista assimilata al Partito Democratico non permette a Veri di poter far parte delle liste grilline. Pd e centrodestra subito si sono scagliati con varie ironie contro il Movimento 5 Stelle, che a sua volta ha provato un contrattacco sulle altrui liste – specie quelle altrettanto caotiche uscite dal Nazareno. «Nel Pd hanno leccato il sedere di Renzi e approvato le sue schifezze e ora protestano. Chi è causa del suo mal pianga se stesso, ma tanto prenderanno tante di quelle sberle…Hanno fatto le leggi e detto “signorsì’ solo per essere rieletti», afferma Alessandro Di Battista provando a ribaltare le accuse dagli altri partiti. (agg. di Niccolò Magnani)
I PRIMI RITIRI
Una squadra di “super competenti” per sfidare il potere di centrodestra e centrosinistra: Luigi Di Maio ha presentato tutti i nuovi candidati delle liste M5s vanti al Tempio di Adriano a Roma. «Oggi inizia una nuova era con il meglio dell’Italia: voglio vedere chi ci considerare ancora incompetenti», si toglie qualche sassolino dalla scarpa il giovane leader post-Grillo. I nomi sono tanti, anche se già arrivato i primi ritiro: l’ammiraglio Veri ha annunciato che la sua candidatura è durata poco più di due ore. Motivo? «La mia carica di consigliere comunale nel comune di Ortona con una lista civica (appartentata al Pd, ndr) è incompatibile con quella di candidato nelle liste del Movimento 5 stelle», ammette l’ammiraglio escluso dalla squadra M5s perché non aveva compreso alla lettera il regolamento Rousseau. Non proprio una grande figura per chi avrebbe dovuto controllare le liste e oggi ha fatto presentare a Di Maio la candidatura dell’ammiraglio, salvo poi il dietrofront qualche ora dopo… «Imprenditori, professori, campioni dello sport e del sociale, medici, rappresentanti di associazioni, militari, giornalisti, ricercatori, siamo pronti per prenderci l’Italia», aggiunge Di Maio davanti ala platea di giornalisti accorsi per valutare i primi nomi delle liste Cinque Stelle. Intanto nel collegio Uninominale Campania 1-03 alla Camera vedrà sfida diretta tra Di Maio e Vittorio Sgarbi: in quel settore infatti è compreso anche Pomigliano d’Arco, città natale del giovane leader del Movimento. (agg. di Niccolò Magnani)
ANCHE VIP E SPORTIVI IN SQUADRA
Sportivi, giornalisti, vip, big del passato e anche un ammiraglio: la lista dei candidati M5s ai collegi uninominali, presentati in queste ore da Luigi Di Maio a Roma vede già qualche sorpresa tra i primi nomi comunicati. I cosiddetti candidati “esterni-super competenti” (cit. Di Maio) vedono la presenza autorevole dell’ammiraglio in congedo Rinaldo Veri il quale spiega ai grillini, «Non sono un politico mi sono candidato con il M5S perché amo l’Italia e credo che ogni cittadino ha necessità di vedere un Paese migliore. È un voto di protesta? E chissenefrega». Assieme a lui anche personalità come l’ex presidente dell’Unicef Vincenzo Spadafora (il candidato a Casoria per la Camera, fedelissimo di Di Maio), la ricercatrice del Cnr presso l’istituto di endocrinologia di Napoli Maria Domenica Castellone o anche Vincenzo Zoccano, presidente del Forum italiano Disabilità. Fronte sportivi, la presenza nelle liste M5s di Andrea Mura – ex velista – è una novità dell’ultim’ora, si presenterà in Sardegna per poter sfidare i candidati di Forza Italia e Partio Democratico, Ugo Cappellacci e Luciano Uras. Novità anche per Domenico Fioravanti, ex campione olimpico del Nuovo e storico volto della nazionale italiana, che si candiderà a Torino 2 per la Camera. I big del partito ci sono tutti, da Di Maio a Fico passando per Sibilia, Castelli, Ruocco e Grillo (Giulia, ndr): manca Di Battista, ma questa non è una novità. (agg. di Niccolò Magnani)
“CONOSCONO I PROBLEMI DELL’ITALIA”
Il Movimento 5 Stelle presenta i suoi candidati “esterni” ai collegi uninominali in vista delle Elezioni 2018. Al Tempio di Adriano di Roma c’è la squadra che ha risposto alla chiamata del candidato premier Luigi Di Maio. «Il nostro obiettivo è dare all’Italia il miglior gruppo parlamentare che abbia mai avuto. Oggi vi presento un gruppo di supercompetenti che incarnano testa e cuore», ha dichiarato sul palco dove si stanno susseguendo i candidati. C’è chi ha vinto una medaglia d’oro alle Olimpiadi, ci sono presidenti di ordini professionali, un ammiraglio, un capitano dell’esercito, docenti universitari, imprenditori, ricercatori e il presidente del Potenza Calcio. «I collegi uninominali li abbiamo messi a disposizione per tutti quelli che volevano mettersi in gioco con noi», ha ribadito Di Maio, che ha riservato una frecciata agli avversari: «Per gli altri la composizione delle liste è stata un’esperienza devastante, e cito Matteo Renzi. Per noi è stata un’esperienza entusiasmante che ci ha permesso di portare a bordo del M5S tanta gente nuova, di cui dobbiamo essere orgogliosi della cui disponibilità siamo onorati».
CANDIDATI M5S AI COLLEGI UNINOMINALI: DI MAIO PRESENTA LA SQUADRA
Luigi Di Maio chiama sul palco con orgoglio e soddisfazione la squadra dei candidati “esterni” ai collegi uninominali per le elezioni politiche. Lo aveva già fatto in un post pubblicato sul Blog delle Stelle. «Sono cittadini che hanno una storia, che hanno portato avanti delle battaglie per il loro territorio. Sono professionisti, imprenditori, professori, campioni dello sport e del sociale, medici, rappresentanti di associazioni, militari, giornalisti, ricercatori. Il meglio dell’Italia. La rappresentano nella sua interezza», ha scritto il candidato premier del Movimento 5 Stelle. «Sono persone che troppo spesso e troppo a lungo sono state tenute ai margini della cosa pubblica – ha proseguito Di Maio – perché i partiti si sono presi tutto e hanno sempre riempito tutti i posti con i loro uomini d’apparato. Questo tempo è finito». L’obiettivo è chiaro e lo espone senza giri di parole: «È andare al governo con una squadra di persone che conoscono i problemi degli italiani».