Nel vertice ad Arcore di sicuro Matteo Salvini e Giorgia Meloni avranno commentato – e forse anche contestato – il nuovo simbolo di Forza Italia: già in passato il leader leghista aveva contestato “timidamente” la leadership di Berlusconi all’interno del centrodestra, ma poi ha sempre “risolto” la promessa-patto fatta tra i vari membri di questa “nuova” coalizione. Chi prenderà più voti alle Elezioni sarà automaticamente il leader (o almeno così si dicono concordi prima del 4 marzo, sul dopo chissà!): ebbene, se da un lato la leadership resta un punto piuttosto importante per le dinamiche futuro del centrodestra, il vertice in corso oggi dovrà stabilire anche le decisive candidature in Lazio e soprattutto in Lombardia. Chi saranno infatti i candidati Governatori per il centrodestra, nel maxi election day del 4 marzo prossimo? Se dalle parti di Roma nulla si muove per ora, pareva che Roberto Maroni fosse in pole per una seconda elezione, ma il “sogno” di un ministero resta alquanto allettante per l’attuale Presidente lombardo. Ebbene, secondo La Stampa, l’ipotesi-svolta sarebbe dietro l’angolo: Maroni a Roma per un ministero e Maria Stella Gelmini, coordinatrice regionale di Forza Italia in Lombardia, sarebbe la candidata del centrodestra alle Regionali. Salvini e Meloni però si diranno concordi? La Lega gradirebbe lo stesso un candidato “non suo”? E soprattutto, se Maroni è dato in vantaggio nei sondaggi, la Gelmini garantirebbe la stessa “prestazione”? (agg. di Niccolò Magnani)



IL NUOVO SIMBOLO FA GIÀ DISCUTERE

A poco meno di 2 mesi dalle elezioni politiche del prossimo 4 marzo, Silvio Berlusconi presenta su Twitter il nuovo simbolo di Forza Italia. Il logo non cambia in maniera trascendentale, resta lo storico tricolore, ma ad occupare buona parte dello stemma è la scritta “Berlusconi presidente”. La conferma che il leader azzurro – forte dei sondaggi che nelle ultime settimane lo danno in forte ascesa – punta forte sul suo brand. Una scelta non scontata, se è vero che nelle ultime tornate elettorali qualcuno aveva addirittura ipotizzato di eliminare il nome Berlusconi dal simbolo, quasi il fondatore del partito fosse diventato un elemento di imbarazzo e di ostacolo per cercare di attrarre a Forza Italia il popolo moderato e di centrodestra. Il vento, evidentemente, è cambiato di nuovo. Merito anche del rinnovato attivismo di Berlusconi, che negli ultimi tempi sta anche solcando il mare dei social. E guarda caso su Twitter – con tanto di ironia condita da vari hashtag- è arrivata la presentazione del nuovo simbolo:”Oggi vi auguro #BuonaDomenica mostrandovi in anteprima il nostro simbolo per le #elezioni del 4 marzo. Anche con questa nuova legge elettorale votare è molto facile: basta barrare il logo di Forza Italia!”.



https://twitter.com/berlusconi/status/949927792891846656/photo/1

DA TAJANI A GALLITELLI, NESSUN DELFINO

Ma per un uomo che del marketing ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia non può passare inosservata la decisione di inserire nel nuovo simbolo di Forza Italia la scritta “Berlusconi Presidente”. Un binomio che, ad oggi, a meno di accelerazioni da parte della commissione di giudici della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che a Strasburgo sta esaminando il suo ricorso, difficilmente potrà verificarsi. In ragione della legge Severino, infatti, Silvio Berlusconi risulta al momento incandidabile. In caso di vittoria del centrodestra, dunque, Berlusconi – ad oggi – non potrebbe essere il Presidente del Consiglio della coalizione. Perché allora inserire Berlusconi Presidente nel simbolo? I motivi sono diversi. Può darsi che le indicazioni provenienti da Strasburgo siano positive sull’arrivo nelle prossime settimane di una sentenza favorevole a Berlusconi, o che il leader forzista abbia deciso di lanciare un messaggio “rassicurante” al suo elettorato storico sulla sua presenza nel prossimo esecutivo. Di fatto, però, il logo è una bocciatura definitiva ai delfini, o presunti tali, designati come possibili successori del leader. No a Tajani, no al generale Gallitelli, no a Luca Zaia. Nel nuovo simbolo di Forza Italia c’è una sola cosa che non cambia: il dominus, Silvio Berlusconi.